Si vede che siete giovani o/e conoscete poco dellla storia del fermodellismo.
Detto ciò.
Il doppio motore già era utlizzato nel secolo scorso da diversi produttori, al momento mi vi vengono: Liliput, Piko e Roco.
Oggi è utilizzato da OsKar, e non so da chi altri, ovviamente con riferimento al mercato europeo, sorvolo sui lunghi e pesanti elettrotreni dove di fatto diventa obbligatorio.
Ovviamente le trazioni multiple di locomotive sono una cosa diversa.
Ma il doppio motore ha tanti problemi:
- in motori così piccoli le tollanze di produzione sono un problema con il comando in parallo con il digitale
- se si vuole la riroduzione degli interni la loro potenza legata alle dimensioni è spesso appena sufficiente per un veicolo in piano o quasi
- se si guasta un motore o/e una tasmissione il modello è comuque fermo **
- il comando in digitale è difficoltoso, che poi il funzionamento soddisfi il modellista è un'altro discorso che per il produttore non fa testo
- nelle locomotive bisogna quasi sempre scordarsi la riproduzione delle cabine, non tutte sono delle 428.
Il discorso si può fare con motori lenti: 2000/3000 giri contro 10000/14000 di qualli attuali.
Ma per avere la stessa coppia motrice il motore è almeno grande il doppio e assorbe 3 volte la corrente, le leggi della fisica e dell'elettrotecnica quelle sono e quelle restano.
Già con 1 A di corrente (quindi 3A di picco) assorbita in continuo un decoder diventa grande il doppio e spesso abbisogna del dissipatore: guardate i decoder per le scale grandi.
Di fatto il comando in digitale attraverso le rotaie è molto difficoltoso e non garantito, quindi bisogna passare al radiocomando.
Lasciamo perdere i motori in corrente alternata a bassa velocità, lì siamo appunto in corrente alternata è il discorso motore è completamente diverso.
Ma oggi in digitale siamo sempre in corrente continua.
**
Le viti senza fine così piccole non sono reversibili, anche la trasmissione tipo Lima G è troppo demoltiplicata per essere trascinata, infine i magneti permanenti dei motori sono un grande freno.