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Autore: | Sin [ lunedì 13 febbraio 2006, 22:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Cosa preferite? |
Se doveste scegliere tra una macchina dall'ottima meccanica, da plastico, ma con errori nella colorazione e lo stesso tipo di macchina esteticamente perfetta, da vetrina, ma dalla meccanica fragile e poco soddisfacente, quale scegliereste? |
Autore: | marioscd [ lunedì 13 febbraio 2006, 22:54 ] |
Oggetto del messaggio: | |
quella con la meccanica perfetta, senza alcun dubbio.... ciao! |
Autore: | luigirob [ lunedì 13 febbraio 2006, 23:09 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Anche io preferirei sicuramente una macchina dalla meccanica perfetta ma con qualche lacuna estetica. Sopratutto perche alle ultime si puo porre quasi sempre rimedio (spesso in modo economico) mentre per rimediare ad una scarsa motorizzazzione e/o meccanica (sempre che sia possibile) ci vogliono spesso molti €uri. Penso che chiunque, come me, abbia un plastico la pensi allo stesso modo. Per i collezzionisti penso sia esattamente l'opposto. Saluti Luigi Ischia |
Autore: | moreno suzzi [ martedì 14 febbraio 2006, 8:16 ] |
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Visto che il modellismo ferroviario ha la peculiarità di essere dinamico e non statico, visto che la scala HO (ed ancor più la N) talvolta impongono compromessi dimensionali, direi che va certamente privilegiata la meccanica rispetto alla perfezione dell'estetica. |
Autore: | cortez [ martedì 14 febbraio 2006, 8:34 ] |
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visto i prezzi che girano,quasi quasi pretenderei che fossero buone entrambe.....Oh no? ![]() |
Autore: | Roberto Fainelli [ martedì 14 febbraio 2006, 8:49 ] |
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concordo con cortez |
Autore: | Benedetto.Sabatini [ martedì 14 febbraio 2006, 9:30 ] |
Oggetto del messaggio: | |
la meccanica affidabile è per me condizione NECESSARIA, ma NON SUFFICIENTE per l'acquisto di un modello. Ci sono dei paletti: un fanalino da ritoccare, beh, mi arrangio, un tergi da sostituire, un pantografo non bellissimo... OK, lo cambio. Un carrello lucido lo posso sporcare o verniciare in opaco. Ma se una loco è grigia e me la trovo verde, e ha tutte le scritte sbagliate, può anche andare benissimo, ma non la prendo. |
Autore: | andrea.vanzetto [ martedì 14 febbraio 2006, 9:30 ] |
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Un commento di metodo, per il peccato e il conquistador. La botte piena e la moglie ubriaca la desiderano tutti... Ma la domanda era ben precisa ed imponendo una scelta implicitamente vi chiede a cosa si è disposti a rinunciare. Quindi tecnicamente parlando non avete risposto... Se poi volete sapere come la penso, ritengo che le Trix "economiche" e le Piko rapprestnino l'approccio giusto per chi con i treni si diverte ancora. Buone meccaniche, estetica più che accettabile (bastano pochi ritocchi) e niente aggiuntivi che se ne vanno in giro... Peccato siano di Epoca V! Andrea |
Autore: | Benedetto.Sabatini [ martedì 14 febbraio 2006, 10:08 ] |
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andra, tu hai inserito un terzo parametro. Io tenevo fermo "prezzo = 170-200 euro" Per quella cifra, io non pretendo la botte piena e la moglie ubriaca, ma almeno la botte a tre quarti e la moglie alticcia. E poi le Piko Hobby sono semplificate, ma NON sbagliate. E' diverso! |
Autore: | Mario e656 [ martedì 14 febbraio 2006, 10:19 ] |
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Non avendo una conoscenza approfondita (ma forse è meglio dire avendo una scarsa conoscenza...) dei dettagli, per me è più importante la funzionalità sul plastico. Una macchina o una carrozza che mi crea continuamente problemi di circolabilità mi fa solo incaz....zare, mentre se c'è scritto deposito di Milano anzichè Firenze non me ne può fregà de meno perchè non so se quella specifica macchina con quel numero di serie è davvero di Firenze o no. Anche una ghiera, un predellino, una scritta con caratteri diversi da quelle FS, il colore poi non ne parliamo (essendo io daltonico per certe tonalità ) non saprei identificarne la differenza con il reale. Quindi.... viva le macchine da plastico Saluti Mario e656[/i] |
Autore: | Andrea Brogi [ martedì 14 febbraio 2006, 10:52 ] |
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Se si tratta di una scritta, si rimedia con una decal, se si vuole. Ma se si tratta di ricolorare completamente un modello il discorso cambia completamente. Io posso anche acquistare una loco con buona meccanica e un buono stampo ma da ricolorare a condizione che il prezzo non sia esuberante: la prendo se costa il giusto(100€?) non se la devo pagare 180€ come se non avesse tanti e tali errori. (prezzi di esempio) |
Autore: | lucab [ martedì 14 febbraio 2006, 12:42 ] |
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Il mio pensiero è che sopra una buona meccanica, in primis, ci dev'essere qualcosa che mi fa pensare alla macchina vera. Il tutto va rapportato al prezzo, ma io preferisco che l'impatto visivo sia giusto, per cui il deposito da fastidio ma non pregiuduca la bellezza di un modello, ma, esempio, i vetri frontali della 402 HR e la sua fascia nera per me sono inguardabili. Della Cargo Piko, per esempio, faccio fatica a digerire i supporti cilindrici dei pantografi... ma almeno costa (rispetto alla media) poco! Poi penso che su modelli che costano (150-250€ non sono brustoline) le ricoloriture e sostituire loghi, numerazioni, targhe, pantografi non dovrebbe esser una necessità ma una volontà solo per gl'incontentabili! Esempio Tartaruga, la targa "dimenticata" è inguardabile, se era con qualsiasi scritta o non c'era proprio, il colpo d'occhio era migliore... Esempio Caimano, se avessero sbagliato le scritte mi avrebbe dato meno fastidio, ma sapere che hanno uttilizzato quello che avevano nel cassetto (fretta? risparmio?) mi fa proprio incavolare. |
Autore: | cortez [ martedì 14 febbraio 2006, 14:06 ] |
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Assolutamente non volevo nè la moglie piena o ..la botte ubriaca. Ho preso come base il prezzo medio di una loco a carrelli(non parliamo del vapore) e personalmente per prezzi che partono da 400.000 lire PRETENDO che la meccanica sia a posto e fluida e che il dettaglio sia abbastanza spinto e che non vi siano errori di progettazione.Per fare nomi e cognomi: ACME tutte le loco le ho lasciate sullo scaffale(sebbene tutti i modelli mi interessassero).Troppi errori, difficilmente rimediabili, e soprattutto TUTTE con l'aspetto delle cicogne:troppo alte sui carrelli.Lo potevo accettare dalle LIMA con motore G, tanto costavano poco....ma non da modelli che costano 150-180,00 euro. Poi anch'io lascio perdere il deposito sbagliato o la scritta errata, i il fanalino da ripassare...il resto no! Ormai sono categorico,ho imparato a lasciare il modello sullo scaffale.tanto poi fanno sempre una seconda serie che corregge gli errori precedenti. |
Autore: | andrea.vanzetto [ martedì 14 febbraio 2006, 14:16 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Benedetto, ho spostato la mira perché ritengo che "perfezione" e plastico stiano sempre più diventando incompatibili. Concordo che se dovessi spendere 185 Euro (media tra 170 e 200) su una macchina, pretenderei un impatto visivo adeguato al livello di prezzo del modello (quindi colori "giusti" e particolari montati correttamente) comunque accompagnato da una ottima meccanica. Quindi a questo punto per me è meglio se separiamo la due cose: macchine "semplificate", ma che comunque restituiscono bene il "senso" del prototipo, con una meccanica impeccabile e a prezzi più bassi (poi chi vuole ci smanetta per migliorarle) e macchine "top" per i collezionisti con tutto (ma proprio tutto) al posto giusto (e prive di motore così hanno anche i bordini in scala e la riproduzione corretta degli interni). Queste ultime non devono essere necessariamente in metallo (Brawa docet) ma il prezzo sarà decisamente superiore alle prime. La situazione attuale infatti è una sorta di "stare nel guado" che alla lunga (ma non tanto) secondo me è controproducente: prima o poi la piena arriva (con l'Arno ne sappiamo qualcosa) e si porta via tutto (o quasi)... Andrea |
Autore: | SAFF [ martedì 14 febbraio 2006, 15:01 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Meccanica buona, è la migliore!!! ![]() |
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