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 Oggetto del messaggio: Plastico centotreni?Dov'e' andato ha finire?
MessaggioInviato: mercoledì 15 marzo 2006, 16:54 
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Iscritto il: lunedì 27 febbraio 2006, 18:00
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Nella stazione di Roma Termini c'era un plastico esposto molti anni fa sembra che si chiamava plastico centotreni realizzato da un macchinista del deposito di Bologna S.D. in pensione autocostruendosi integralmente il tutto.Riproduceva una parte della stazione di Firenze S.M.N. con deposito e officine di Firenze Romito e scalo merci di Bologna.Dov'e' finito questo stupendo plastico?Non sarebbe il caso di un recupero esponendolo in qualche luogo molto comune magari facendo conoscere ancora di piu questo nostro affascinande mondo. :idea:


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MessaggioInviato: mercoledì 15 marzo 2006, 17:40 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 13:02
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Località: ROMA
Si chiamava TRECENTOTRENI e ultimamente e' stato accantonato visto che negli ultimi anni ne ha passate di tutti i colori!Al giorno d'oggi non so' che fine abbia fatto; mi ricordo quando fu' portato ad Ostiense per essere rimesso in funzione;ma poi da li' il declino con numerosi furti e danni allo stesso.


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MessaggioInviato: mercoledì 15 marzo 2006, 17:51 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:05
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Località: Roma
So' che e' (era) in corso una risistemazione (mi pare sempre ad Ostiense o a Termini, purtroppo la memoria mi fa difetto ora...). Non so' se e' terminata ed i risultati ottenuti (qualcosa gia' rifunzionava un mese fa, notizia avuta da persona al lavoro sul progetto)...


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MessaggioInviato: mercoledì 15 marzo 2006, 18:23 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 21:55
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E' stato rimesso a posto alla bene e meglio,messo in mostra a Rm smistamento in occasione di una ricorrenza dove sono stati invitati solo dirigenti e giornalisti,dopodiche sembra sia di nuovo stato messo in "cantina"sembra in una altra città forse Firenze o Bologna.Saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 15 marzo 2006, 18:49 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Sarà la ventesima volta che ripeto 'sta storia del Trecentotreni ma tant'è...
Allora:dopo anni di abbandono e diversi danni causati dal tempo e dall'incuria il gruppo FS ha deciso di effettuarne il restauro affidandolo al nostro Gruppo Modellistico e trasferendolo presso la nostra sede a Roma Termini.Improvvisamente nel corso dell'anno scorso sopravveniva,da parte del proprietario l'esigenza di avere il plastico pronto per settembre non era conciliabile con la nostra tempistica di lavorazione che è,ovviamente,su base volontaria e non retribuita.Così è stato deciso di affidarlo in appalto ad una ditta esterna che lo ha riconseegnato a fine settembre 2005,ed è stato esposto a Roma Smistamento in occasione della premiazione dei ferrovieri con 35 anni di servizio,con la presenza(non so se gradita o meno)del Ministro dei Trasporti Lunardi.
Non credo se sia stata ancora decisa la definitiva collocazione del plastico Brunetti anche se la più probabile appare il Museo di Pietrarsa.


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MessaggioInviato: mercoledì 15 marzo 2006, 21:37 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
...così è la volta che non lo vedremo più, perché tra museo chiuso e umidità, farà una brutta fine.
Ah, povera italia!


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MessaggioInviato: giovedì 16 marzo 2006, 20:47 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 13:02
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Località: ROMA
Il povero BRUNETTI si starà rivoltando nella tomba...... :(


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MessaggioInviato: venerdì 17 marzo 2006, 13:07 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Il plastico così come è stato costruito da Brunetti non può essere mantenuto in condizioni operative,i binari infatti erano stati costruiti(con l'ausilio di una ingegnosa macchinetta autocostruita che sfornava il profilato)ricavandole dalle latte di conserva.Dalle prove che abbiamo svolto quando il platico era da noi,dopo una accurata smerigliatura del binario,tempo una settimana sulla superficie era già presente l'ossidazione.Altro problema era la captazione del secondo polo(le rotaie erano unite elettricamente tra loro)che veniva prelevata dal filo(di tipo tramviario)della linea aerea con tutte le problematiche connesse a ciò in un impianto così grande.Questi enormi vincoli che ho esposto sono quelli che hanno decretato la fine dell'esposizione a Termini negli anni 80;il plastico era perennemente"fuori servizio"nonstante ci fossero due ferrovieri(cosa improponibile,oggi)che si occupavano a tempo pieno della sua manutenzione.
Per concludere:se non si voleva stravolgere tutto il lavoro di Brunetti con la sosituzione del binario(almeno nel cappio di circolazione),era possibile solo un restauro conservativo del manufatto,e credo che questo sia stato fatto.


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MessaggioInviato: venerdì 17 marzo 2006, 13:20 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 12:48
Messaggi: 1372
Località: Alatri (FR)
Posso ritenermi fortunato allora perchè sono riuscito a vederlo in funzione :) Ricordo, infatti, che c'erano due addetti e uno di loro passò un po' di carta vetrata fine sui binari con un curioso attrezzo studiato appositamente.
La cosa che mi preoccupa di più, se verrà posizionato nel museo, sarà la cannibalizzazione da parte di ladri e ladruncoli vari, visto che il personale addetto alla sorvegliana scarseggia o per lo meno scarseggiava allora quando ci andai. :?


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MessaggioInviato: venerdì 17 marzo 2006, 14:11 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:25
Messaggi: 571
Località: Roma
Salve a tutti,
è certa la prossima riattivazione del plastico in questione che sarà sistemato presso la ex Sala Presidenziale di Roma Ostiense. Successivamente,appena sarà inaugurata l'area interessata (shopping e conference) la collocazione definitiva sarà presso la stazione Tiburtina.
Tutto ciò a meno di soliti rimpasti, notizie di una settimana fa.
Saluti!


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MessaggioInviato: venerdì 17 marzo 2006, 19:21 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Nell'ex sala presidenziale di Roma Ostiense era stato,già otto anni fa, preparato tutto per accogliere il plastico poi...come hai detto bene ci sono stati dei rimpasti.


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MessaggioInviato: domenica 19 marzo 2006, 15:49 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Si sa come funziona: i modelli dei traghetti FS (ve lo ricordate il "Gallura", proprio nella sala del plastico) e quelli in 1/20 di qualche rotabile in casa dei dirigenti, il plastico buttato da qualche parte e saccheggiato di tutto quello che le "manine" possono ritenere interessante.
Manutenzione difficile? Sicuramente, ma le due volte che sono stato a vederlo, nell'86 e nel '90, funzionava tutto.
Mi pare di ricordare che, oltre a un po' di materiale artigianale costruito forse dallo stesso Brunetti, ci fossero anche diverse cose di Lima e RR.


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MessaggioInviato: domenica 19 marzo 2006, 19:10 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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Le volte che funzionava era a caro prezzo(il lauto stipendio dei due ferrovieri destinati alla pulizia del binario ed alla manutenzione).
Il materiale rotabile(come ho scritto nell'altro filetto,poi perchè aprirne due?) era un pò Rivarossi 1/80,un 450 Lima,tre elettroteni di produzione artigianale,oltre cento carri merci costruiti da Brunetti in scala più abbondante ancora della 80.
Ignoro se tutto il materiale si sia salvato,ciò che era rimasto in custodia al nostro gruppo per tutti questi anni(gli elettrotreni)loabbiamo riconsegnato al propietario(le Fs) l'anno passato.


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MessaggioInviato: lunedì 20 marzo 2006, 2:09 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
A caro prezzo due ferrovieri a occuparsi del plastico? Con quello che costano le coop. delle pulizie (che poi regolarmente non puliscono), i mega-dirigenti d'oro, le pubblicità con piccioni annessi, due "operatori modellistici" non influiranno certo sulla massa di sprechi di Prendi-Taglia.
O no?


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MessaggioInviato: lunedì 20 marzo 2006, 12:33 
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Iscritto il: giovedì 12 gennaio 2006, 9:37
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In generale il tuo discorso non fà una piega.Se è per questo ci sono anche tanti ferrovieri(come in molte altre aziende)che bighellonano nei marciapiedi delle stazioni senza fare nulla e che potrebbero essere impiegati nella manutenzione di centinaia di plastici.Ma questo in generale,poi se vai sullo specifico la vedo dura,allo stato attuale,che vengano investite risorse per tenere in piedi un plastico,ammenochè qualcuno non ne capisca l'impatto di pubblicità nei confronti del "treno";ma questa è un altra storia.Forse quando capiranno questo non ti chiederanno 50 €.per un viaggio su un treno d'epoca,come purtroppo avviene,attualmente, a Roma.


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