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rele' https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=21&t=2648 |
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Autore: | Gery [ mercoledì 29 marzo 2006, 19:14 ] |
Oggetto del messaggio: | rele' |
mi servono rele tipo Roco 10019. (con l'impulso dato a uno scambio vorrei in parallelo deviare uno o due contatti) in germania euro 10; da noi anche 17. possibile che non si rimedi una cosa equivalente ad un prezzo decente? mi sapete indicare un negozio di materiale elettronico a roma o torino dove acquistarli, e cosa chiedere? (marca modello) ciao gery |
Autore: | carthago [ mercoledì 29 marzo 2006, 22:57 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Caro Gery: vai in un qualunque negozio di materiale elettrico ben fornito, e chiedi un catalogo dei relais FINDER: mi sembra di capire che, nel tuo caso, hai necessità di un relais che si ecciti in una posizione contestualmente all'azionamento della bobina di uno scambio e in quella opposta azionando lo scambio in posizione contraria. Hai quindi necessità di un relais bistabile, ( quindi a due bobine, come per esempio quei vecchi Rivarossi o Fleischmann) che certamente trovi nel catalogo FINDER ede a prezzi sicuramente più accettabili di quelli che hai esposto. Ciao Stefano |
Autore: | gian [ mercoledì 29 marzo 2006, 23:40 ] |
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Carthago ciao, scusa se ne approfitto anch'io, sul catalogo online della Finder ce ne sono diversi, con quali caratteristiche tecniche bisognerebbe prenderli per un uso fermodellistico. Grazie e scusa, ma di elettr.....ne mastico lo stretto indispensabile. ![]() |
Autore: | Alessandro FAV [ giovedì 30 marzo 2006, 9:20 ] |
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sfatiamo questo alone di "precisione" richiesta nella scelta per uso fermodellistico di un relè: i dati da considerare sono 1- i volt di funzionamento, 2- il modo di funzionamento cioè se astabile, bistabile o passo-passo, 3- la portata in corrente dei contatti, 4- il numero dei contatti necessari. Spiegando punto per punto : 1- i volt con cui funzionano i relè per i nostri usi sono o 12 o 15, indifferente se alimentati in continua o in alternata, è possibile anche usare i 12 volt alimentati a 15, chiaramente potranno scaldare un pò, ma se la durata dell'impulso è breve, non ci sono problemi; 2- l'astabile cambia posizione quando viene alimentato e ritorna alla posizione di riposo appena togli la tensione, il bistabile cambia di posizione alimentandolo da una o dall'altra bobina che comanda le due posizioni possibili mantenendole stabilmente una volta tolta la tensione ( ed è quello che serve normalmente nei nostri plastici ); il passo passo si comanda con una sola bobina ed assume due posizioni diverse a ciclo continuo, cioè una volta avremo per es. il contatto aperto, una volta chiuso, una volta aperto, ecc. ad ogni impulso di comando il relè assumera una nuova posizione opposta alla precedente; 3; la portata in corrente dei contatti ci indica il carico massimo che potremo far fluire attraverso di loro, se dovete tagliare l'alimentazione ad un treno in corsa usate relè con contatti abbastanza grossi, altrimenti cesseranno di funzionare regolarmente dopo poche centinaia di scatti perchè l'arco elettrico ( scintilla ) che si forma sui contatti li rovinerà impedendo ad un certo punto il passaggio della corrente, se viceversa utilizzate i relè per accendere spie o semafori, potete usare i relè più piccoli, tipo da circuito stampato, e funzioneranno sempre perfettamente; 4- i contatti sono da considerare con attenzione perchè dobbiamo sciegliere se ci serve un interruttore o un deviatore, diciamo che per non sbagliare si può sempre usare il deviatore che può essere usato come semplice interruttore, altra cosa da valutare nella scelta è di quanti contatti abbiamo bisogno contemporaneamente, ad es. se dobbiamo invertire la tensione in una bretella di ritorno dobbiamo usare un doppio deviatore, cioè un deviatore a due vie, in modo che quando scatta il relè questo comandi simultaneamente due deviatori in esso contenuti. Spero di essere stato abbastanza esaustivo per guidarvi nella scelta, e lasciate perdere i prodotti " di marca", costano tanto e non danno presatzioni superiori ai relè industriali, l'unica differenza sta nella piedinatura, cioè che nei prodotti "di marca" avremo indicati chiaramente i punti dove collegare i vari fili di alimentazione, di comando e di utilizzo, diversamente nei prodotti industriali bisogna farsi dare lo schema di collegamento per capire come vanno collegati; ma tenete presente che funzionano allo stesso modo, fanno lo stesso lavoro, solo che i terminali di collegamento sono a saldare e bisogna avere lo schemino davanti per capire come collegarli. Aggiungo in ultimo che si possono anche montare utilizzando appositi connettori ( detti "zoccoli") che permettono di collegare i fili con morsetti a vite e la sostituzione rapidissima del relè in caso di guasto. |
Autore: | 626.001 [ giovedì 30 marzo 2006, 11:38 ] |
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Probabilmente farò una domanda che la maggior parte di voi penserà stupida, e ve ne domando scusa ,ma sono un "novellino" . Ho quasi terminato un plastico alimentato in CC digitale per quanto riguarda la sola trazione, gli scambi non analogicic Peco con motori Pl10 . Volevo usare dei segnali BFC il treno e volevo che alcuni funzionassero insieme ad alcuni scambi. Mi chiedo a questi segnali devo accoppiare dei relè , ma quali? Grazie e scusate per le imprecisioni. Roberto |
Autore: | Alberto Rossetto [ giovedì 30 marzo 2006, 13:04 ] |
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Per i relè guardate qui, http://www.findernet.com/ poi si trovano dai grossisti di materiale elettrico. _______ Ciao, Al |
Autore: | carthago [ giovedì 30 marzo 2006, 14:47 ] |
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per Gery: mi pare che ti abbia risposto in modo più che esauriente Alessandro FAV, facendo quasi un trattato sui tipi di relais oggi disponibili. Concordo con lui su tutto quanto detto, tranne che sulla necessità di grossi contatti. Tutti i relais oggi in commercio, e quindi anche i Finder, hanno contatti con "puntine platinate" e pertanto sostengono un carico anche di 10 Ampere, ben lontano dalle nostre necessità . Il problema della scintilla si pone comunque indipendentemente dal tipo di contatto, per cui dopo alcune ore di funzionamento ( e intendo ore reali di"attacca e stacca"), è opportuna una piccola pulizia dei contatti stessi con lubrificante spray per contatti elettrici. Nel nostro campo si usano comunemente i bistabili ( quelli a doppia bobina), mentre raramente ci vengono utili i monostabili e decisamante mai i "passo-passo", quelli, per intenderci, che si usano nei condomìni collegati ai pulsanti di accensione delle luci scale: con lo stesso pulsante infatti accendi la luce o la spegni, facendo capo ad una unica bobina che ad ogni eccitazione muove una ancoretta chiudendo o aprendo il contatto. Infine concordo pienamente sul consiglio di NON scegliere quelli "di marca" e non solo per il costo eccessivo!! Ciao Stefano |
Autore: | gian [ giovedì 30 marzo 2006, 16:10 ] |
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Grazie per la consulenza e la precisione, ciao Giancarlo. |
Autore: | topolino [ giovedì 30 marzo 2006, 19:54 ] |
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Scusate io ho provato a chiedere in giro, ma di bistabili non ne ho trovati. Qualcuno, se ci è riuscito, mi può dare notizie su dove trovarli e come contattarli? Grazie |
Autore: | Roncola [ giovedì 30 marzo 2006, 21:26 ] |
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topolino ha scritto: Scusate io ho provato a chiedere in giro, ma di bistabili non ne ho trovati. Qualcuno, se ci è riuscito, mi può dare notizie su dove trovarli e come contattarli?
Grazie Interesserebbe molto anche a me. |
Autore: | Riccardo Giangualano [ giovedì 30 marzo 2006, 21:46 ] |
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Ad esempio questi (c'e' pure chi li fa 1 Euro l'uno...): http://cgi.ebay.de/Siemens-Relais-bista ... dZViewItem (anche se sono a 5V, ho letto che con una resistenza da 220 Ohm si possono alimentare a 12V) Il prezzo e' buono ? |
Autore: | Alessandro FAV [ giovedì 30 marzo 2006, 22:26 ] |
Oggetto del messaggio: | |
E' possibile alimentare un relais con una resistenza, solo che bisogna sapere quanto esso assorbe alla tensione nominale di funzionamento, calcolare la caduta di tensione che si vuole ottenere e applicare la legge di OHM R= V/I dove R è in OHM, V in volt ed I in Ampère. La potenza dissipata e perciò minima che deve avere la resistenza sarà pari a VxI cioè pari alla caduta di tensione voluta x l'intensità di corrente circolante. Esempio pratico: il relais funziona a 5 volt e consuma supponiamo 100 mA ( milliampère ) pari a 0,1 A ( Ampère ). La caduta di tensione che vogliamo ottenere, disponendo del classico trasformatore per servizi da 15 volts, sarà di 15-5=10 volts. La resistenza necessaria sarà pari a 10/0,1=100 Ohm e dovrà avere una potenza minima di 10x0,1=1W ( Watt ). Tutto si potrebbe risolvere più semplicemente usando tensione di alimentazione in continua e al posto della resistenza inserire uno diodo zener da 10 Volts, così la tensione che arriverà al nostro relè sarà esattamente di 15-10=5 volt. |
Autore: | marioscd [ giovedì 30 marzo 2006, 22:33 ] |
Oggetto del messaggio: | |
topolino ha scritto: Scusate io ho provato a chiedere in giro, ma di bistabili non ne ho trovati. Qualcuno, se ci è riuscito, mi può dare notizie su dove trovarli e come contattarli?
Grazie con un minimo di elettronica si può trasformare facilmente un comunissimo relè monostabile (molto più economico e facilmente reperibile) in relè bistabile. Uno schemino semplice semplice è disponibile su www.trenoincasa.it nella sezione "come fare". Scusate per la piccola pubblicità , spero che il buon Saba non me ne voglia... ciao |
Autore: | Alessandro FAV [ giovedì 30 marzo 2006, 22:35 ] |
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Aggiungo rispondendo a Carthago che si i contatti sono platinati e sopportano un carico notevole, ma l'elemento distruttivo dei contatti è pricipalmente l'arco elettrico che si forma nel momento della loro chiusura e apertura. Non voglio assolutamente fare il "saputello ", lugi da me, ma porto qui le mie esperienze fatte in trent'anni di plastici. Tanto per riportare l'ultima, una settimana fa ho sostituito il primo relè dalle schede di controllo del plastico FAV di Schio perchè un contatto non funzionava più a dovere, e in esso circolava la sola tensione di comando di un circuito elettronico ( pilota la base di un transistor ) perciò con un pasaggio di corrente di qualche mA. E' durato 15 anni, ma è sintomatico della possibilità di guasto dei contatti malgrado siano progettati per correnti decisamente più elevate. Termino avvisando che quando cominci a pulire i contatti, da quel momento in poi il relè comincia a perdere di affidabilità perchè le "puntine" non chiuderanno sempre perfettamente causando problemi random. |
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