Lamps ha scritto:
Visto che molti tipi di carrozze vengono semplicemente definite RIC Am, Bm e cosi' via, avete qualche altro nome o soprannome per differenziarle (come ad es. i ns. Tipo1921, Tipo1959) ?
Purtroppo a parte le classi di unificate non c’e’ una definizione ufficiale di facile memorizzazione...
La famiglia Am, ABm, Bm e Bcm (quelli Liliput) é detta ‘tipo UIC’, quelle degli anni 77-80 climatizzate sono ‘tipo UIC Z1’ (, ma hanno tipi di tetto e di carrelli diversi per 1 e 2 classe), quelle bigrige degli anni 1989/90 sono EC.
Solo dalla colorazione attuale non é possibile distinguere le ultime 2 (UIC Z1 e EC), le UIC Z1 Am sono riconoscibili per la presa d’aria a metà cassa, sotto le finestre.
Am UIC tipo Z1 del 1977:
http://www.railfaneurope.net/pix/ch/SBB ... -Am_09.jpgEC:
http://www.railfaneurope.net/pix/ch/SBB ... 518-mt.jpg giuseppiniello ha scritto:
Le carrozze identificate dalla foto 2 hanno svolto anche servizio internazionale in Italia?
Le RIC Schlieren: di sicuro negli anni 1955/60-anni 70... poi probabilmente sempre meno, man mano che comparivano vagoni più recenti. Fine anni ottanta, quando ero studente non mi sembra di averne più viste.
paolo1954 ha scritto:
La Fleischmann, sul finire degli anni 80 (sono infatti presenti nel catalogo 1989/1990), ha prodotto le carrozze tipo AB art. 5138 mista di 1° e 2° CL., tipo B art. 5139 2° CL., diverse ma molto simili da quelle di foto 2, in quanto riproducono chiaramente le ritirate al centro delle carrozze e non alle estremità come è d'uso.
Dette carrozze sono definite tipo pesante/convertibile.
Chiedo ai più esperti se trattasi di riproduzione al vero o di modello giocattolesco
Per essere precisi sono ‘Umbau’, che vuol dire ricostruite. Le ‘pesanti’ sono un altro modello (quello Metrop o Roco, per intenderci).
Si tratta di vecchi telai di carrozze in legno /parzialmente in legno ricostruite con cassa metallica negli anni 1955-1965.
Impiegate solo per il servizio interno, ma ce n'earno di altre simili anche impiegate x treni internazionali.
Se sono riproduzione al vero o di modello giocattolesco: chiaro che é un giocattolo, quelle vere pesano 31 t e sono lunghe 21.4 m! Non saprei dove metterle...
A parte la polemica: quale é il tuo crucio? Di carrozze con toeletta al centro ce ne sono state parecchie, specialmente una volta.
La scala di riproduzione dovrebbe esserci, ho letto qualche parte che solo il bagagliaio corrispondente é un po alto sui carrelli. Puoi controllare le dimensioni sul modello:
nel vero: lunghezza: 21.4 m, altezza 3.900 (senza gli aeratori).
E per finire
Lamps ha scritto:
Oso chiedere di piu': non e' che a questo punto ci puoi anche riassumere le date di cambio loghi e livree ?
Questa é una domanda che a rispondere bene richiede un libro!
Specialmente perchè le modifiche di livree, tranne eccezioni, sono sempre molto lente: in ca 20 anni non é ancora terminato il passaggio delle locomotive dal verde al rosso (mi ricordo aver comperato la prima Re 6/6 rossa per la mia maturità, ed era il 1987, e di loco verdi ne ho viste ancora ieri, e non é cosa rara!).
Grosso modo e tralasciando casi particolari (letti/cucette, ristoranti) o legati al traffico regionale:
tutto verde e logo con croce svizzera fino all’introduzione delle EW4.
Sole eccezioni le UIC X e Z in color arancio Eurofima (ca 90 veicoli) e le EWIII, legate però alla tratta Zurigo-Ginevra in compo bloccata.
Forse il verde degli anni 1960 era più scuro di quello degli 80s (oppure le diapositive si sono alterate).
Poi alla comparsa delle EW IV (nel 1981) si iniziò ad apporre il logo come sulle EW4 (doppia freccia bianca su sfondo rosso) anche sulle EW1+2 e UIC (colore sempre ancora verde).
Quando le EW 1+2 ricevettero un programma di refitting (nuovi sedili, in parte desonorizzazioni, ecc) prima erano marcate con la striscia verde azzurrino orizzontale ‘Konfort’, più tardi comparvero colorazioni fantasiose (tra i ferroamatori ‘Papagai= pappagallo) come la foto 4 sopra (anni 90).
Ma nessuna colorazione si diffuse mai su tutte le serie, che in parte vennero eliminate ancora in verde originale. Un buon numero di EW I & II venne poi modificata per l’impiego con i Colibri (ora si chiamano RBDe560, sono i treni regionali reversibili, quelli proposti da Liliput con le carrozze intemedie Lima e Roco in bianco/blu).
Anni 1985-95s: buona parte delle UIC-X vennero ammodernate in Bpm a salone, prendendo la colorazione delle EW IV (e linee supplementare sulla cassa), vedi sopra foto 5. Sparirono così anche quelle con la colorazione Eurofima non climatizzate (in fretta, furono tra le prime ad essere riammodernate).
All’acquisto delle EC (anni 1990s) con la nuova colorazione grigia (che fu ripresa dal Rae TEE trasformati in EC) anche le UIC-Z (climatizzate, ex colorazione Eurofima ) divennero bigrige. Tra l'altro una colorazione molto simile alle Corail francesi....
Con l’introduzione dei treni inclinabili SBB venne introdotta anche la colorazione bianco/nera, che si sta diffondendo anche se molto lentamente (iniziato ca 2001) sul parco EW IV e su parte delle EC/UIC-Z.
Ma carrozze EW IV in colorazione originale sono sempre ancora alquanto frequenti, anche se ormai non più sufficienti a formare composizioni omogenee. Forse ultimamente c’e’ stata un' accellerazione nella ridecorazione.
Più o meno con l’introduzione del servizio reversibile con le carrozze comando Bt, si é introdotta tutta la serie di simboli (pallini, triangoli, quadratini etc in vari colori) posti sugli spigoli delle cassa e che indicano varie particolaritâ tecniche della carrozza (atta al servizio di spinta, atta alla nuova tratta in tunnel tra berna e Olten, atta al transito sotto il nuovo tunnel del loetschberg e chissa cosa ancora). Questo chiaramente é avvenuto molto in fretta su tutto il parco.
Poi sono comparsi le composizioni trainate della cisalpino (dal 2005?), e credo che sotto il foglio autocollante c’e’ anche un qualche vagone SBB, ma non so quali.
Tranne forse la Cisalpino (che mi sembra riuscì molto in fretta ad avere composizioni in livrea omodenea o quasi) tutti questi cambiamenti non sono stati rapidi.... dalla presentazione ufficiale del primo prototipo in nuova livrea alla fine dell’operazione possono passare anni e anni, anche più di 10.
Spero che questo vi da un idea...
sebastiano