Il filetto di Centu sui container mi ha fatto venire in mente un episodio accaduto a Parma due o tre anni fa:tra le 20 e le 22 ben tre merci con i famosi container marittimi arrivano a Parma(credo da Ravenna)e proseguono verso La Spezia via Pontremolese e quindi vengono ricevuti al binario 1 per facilitare l'istradamento successivo.Quella sera dietro ad una 636 piuttosto rattoppata c'era una bestia di treno che forse anche per la limitata lunghezza del binario non liberava di coda.Completato,velocemente, il cambio del pdm e firmati tutti i moduli uno dei due macchinisti,con un sasso della massicciata,cercava di aprire il coperchio di un fanale anteriore spento mentre il segnale si disponeva a via libera,il collega che nel frattempo era sul locomotore lo chiama"Franco,il segnale è aperto!"Ma Franco niente,continua imperterrito a cercare di far accendere la lampadina,continuando a trafficare con il solito sassetto.Passa qualche altro minuto e squilla il cellulare di servizio del macchinista sopra il loc.breve conciliabolo ed il collega urla"Franco è la cabina,dobbiamo liberare di coda c'è un 500 da 7 minuti fermo al segnale!Franco lascia perdere il fanale,peraltro ancora spento,sale sul locomotore,si piazza al banco,si pulisce le mani e finalmente dà la prima tacca sul maniglione.La vecchia 636 comincia a muoversi lentamente ronzando con i suoi caratteristici motori.
Da quella sera,tra noi,gli intermodali "marittimi" sono chiamati,appunto,i treni di Franco!
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