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| Autore: | licio [ giovedì 6 novembre 2008, 12:04 ] |
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Belli entrambi: complimenti ! Gusto personale: metterei quello di sinistra ma con il vecchio cartello del nome nero |
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| Autore: | stinky58 [ giovedì 6 novembre 2008, 12:04 ] |
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Bella e dettagliata quella di destra ma ho l'impressione che sia un po"minima" come stazione a meno che non venga collocata su una linea secondaria e di scarso traffico, quella di destra anche se meno "viva" la ritengo più adatta. In ogni caso complimenti per entrambe. Ciao Loris |
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| Autore: | stinky58 [ giovedì 6 novembre 2008, 12:15 ] |
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Mi sono sbagliato, volevo dire che utilizzerei quella di sinistra (più grande)anche se quella di destra è piu accattivante riciao loris |
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| Autore: | saltobravo [ giovedì 6 novembre 2008, 13:00 ] |
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Personalmente apprezzo parecchio la più piccola (a dx). Esprime a mio avviso la capillarità del servizio FS di una volta, quando il treno era un bene sociale e collettivo, oltre che protagonista di un epoca con più speranza, più tempo, più verde e meno rumore. Scusate lo sfogo... Comunque bell entrambe |
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| Autore: | mario di treviglio [ giovedì 6 novembre 2008, 13:17 ] |
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sicuramente quella di destra è molto , molto più vissuta !!! SalutoNi Mario |
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| Autore: | marco_58 [ giovedì 6 novembre 2008, 14:34 ] |
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A parte i sentimenti, direi che per dare un valido suggerimento dovremmo sapere cosa rappresenta il diorama. Ipotizzo Semplice fermata su linea ad un binario = quello di destra è il suo. Stazione minima e con piccolo scalo merci, sia su linea ad un binario con binario di raddoppio, sia su linea a doppio binario = quella di sinistra. Poi i colori di fabbricati e cartelli in base all'epoca di ambientazione. Se poi magari ti fai un giro lungo qualche linea vedi e valuti le differenze. Saluti Marco Fornaciari |
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| Autore: | marco_58 [ giovedì 6 novembre 2008, 16:45 ] |
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Direi proprio che dalle foto ti sei già risposto da solo. E' il secondo caso che ti ho esposto. Saluti Marco Fornaciari |
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| Autore: | upacific [ giovedì 6 novembre 2008, 19:41 ] |
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Entrambi molto belli ma per il dioramino visto che c'è anche il magazzino merci ci vedo bene quello di sx Parere personale... ciao |
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| Autore: | marco_58 [ giovedì 6 novembre 2008, 21:51 ] |
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Vedendo le foto con più tempo, mi permetto anche di suggerirti di verificare il serbatoio dell'acqua, mi sembra di dimensioni eccessive per il tipo di impianto. Poi, se in posizione definitiva, non è corretta la dislocazione della colonna idrica: deve essere tra i due binari della stazione in modo da poter rifornire locomotive su entrambi i percorsi e sufficientemente lontano dagli scambi in base alla locomotiva a vapore più lunga circolante. Volendo potrebbero essere due, una per lato della stazione. In ultimo se metti la linea aerea non mi sembra coerente la posizione della sagoma limite, al reale la fulminazione dell'addetto alla manovra è quasi garantita. In ogni caso e nel complesso ottimo inizio ... buon proseguimento. Saluti Marco Fornaciari |
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| Autore: | AXEL [ venerdì 7 novembre 2008, 5:49 ] |
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marco_58 ha scritto: Vedendo le foto con più tempo, mi permetto anche di suggerirti di verificare il serbatoio dell'acqua, mi sembra di dimensioni eccessive per il tipo di impianto.
Poi, se in posizione definitiva, non è corretta la dislocazione della colonna idrica: deve essere tra i due binari della stazione in modo da poter rifornire locomotive su entrambi i percorsi e sufficientemente lontano dagli scambi in base alla locomotiva a vapore più lunga circolante. Volendo potrebbero essere due, una per lato della stazione. In ultimo se metti la linea aerea non mi sembra coerente la posizione della sagoma limite, al reale la fulminazione dell'addetto alla manovra è quasi garantita. In ogni caso e nel complesso ottimo inizio ... buon proseguimento. Saluti Marco Fornaciari Grazie Marco Grazie in anticipo. Cordiali saluti Alex |
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| Autore: | marco_58 [ venerdì 7 novembre 2008, 16:22 ] |
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Mi sono accorto di un pezzo sparito durante l'invio lo aggiungo ore 20,51. Aggiunto due parole = Due libri AXEL, si la colonna idrica tra i due binari nelle stazioni è la norma. Per le due colonne dipende: dal tipo di linea, dal traffico, dal tipo di locomotive previste per l'esercizio. Delle foto in rete di realtà dei tempi passati ve ne sono, devi cercare le stazioni o le linee. Due libri prettamente fotografici sono usciti anche di recente, e se la tua età lo permette potrai risentire il profumo di ferrovia. Sotto la linea elettrica di norma, e per evidenti motivi di sicurezza, non ci deve essere niente che possa essere toccato da persone, animali, cose. La sagoma limite per svolgere il suo lavoro deve avvininarsi troppo alla catenaria, anche farla di legno o altro materiale isolante non serve per via dell'umidità ambiente e delle cariche elettrostatiche che comunque si possono creare. Se guardi una configurazione al reale simile a quella da te riprodotta vedrai che normalmente la catenaria sul binario del magazzino cè solo se di fatto non sono presenti marciapiede o/e piattaforma di carico. In pratica puoi affacciare solamente la porta dei carri chiusi alla porta del magazzino. Il mio suggerimento, se vuoi mantenere la sagoma limite, è quello di eliminare la catenaria dal binario del magazzino. Oppure utilizzare la tratta solo per ancorare la catenaria del binario di raddoppio, ma in questo caso immediatamente dopo lo scambio devi prevedere il tratto isolato di sicurezza. Vanno isolati sia il filo di contatto sia la fune portante. In rete trovi sicuramente foto del reale ed esempi nel modellismo. Magari sapendo la tua zona di residenza qualcuno ti può indicare dove puoi trovare qualche esempio al reale, per fortuna ogni tanto RFI si dimentica di smantellare (leggi gli costa troppo). Ciao Marco Fornaciari |
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| Autore: | marco_58 [ sabato 8 novembre 2008, 22:08 ] |
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Ok AXEL, obiettivo centrato. Dimenticavo, la stessa configurazione va bene anche per molte linee concesse, unica differenza i cartelli con i noni delle stazioni; normalmente non ci sono, il nome è dipinto direttamente su fabbricato o ci sono lettere sporgenti murate. Quindi se il cartello fosse ammovibile avresti due stazioni in una. Ciao Marco Fornaciari |
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