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Help catenaria https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=21&t=3223 |
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Autore: | Asvel [ martedì 18 aprile 2006, 7:58 ] |
Oggetto del messaggio: | Help catenaria |
Ciao a tutti, ho un problema... sto posando la catenaria o meglio autocostruendo... per ora ho fatto solo una prova ma non ha dato il risultato sperato, quando passa una loco elettrica, al centro della campata invece che abbassarsi il pantografo si alza la catenaria. Per ora ho fatto due campate da 35 cm l'una circa.. se volete posto una foto (sempre che si veda bene). ho usato un tondino di ottone da 0.4mm per la linea di contatto e per i pendini e un filo d'acciaio da 0.3 per la fune.... help help help |
Autore: | Asvel [ martedì 18 aprile 2006, 10:47 ] |
Oggetto del messaggio: | |
nessuno ![]() |
Autore: | Giacomo [ martedì 18 aprile 2006, 11:39 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Asvel ha scritto: nessuno
![]() l'importante è che sia ben tesa. Meglio non utilizzare spezzoni palo-palo ma un filo lungo (come linea di contatto) mentre la fune portante la costruisci dopo in spezzoni da palo a palo. |
Autore: | Asvel [ martedì 18 aprile 2006, 15:51 ] |
Oggetto del messaggio: | |
io la teso ma ogni volta mi la fune si porta su la linea di contatto, forse l'ho fatta troppo ad U la campanta? |
Autore: | Riccardo Giangualano [ mercoledì 19 aprile 2006, 9:30 ] |
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Da ignorante in materia, non sara' l'ottone a non essere adatto per questo impiego ? Ricordo un plastico dove la catenaria (il vero e proprio filo di contatto) era di acciaio armonico se non sbaglio, ed i pendini ed anche la fune di sostegno viceversa erano di un metallo piu' "morbido"... |
Autore: | Asvel [ mercoledì 19 aprile 2006, 9:46 ] |
Oggetto del messaggio: | |
ma l'acciaio non si flette di piu dell'ottone? AHAHAHAHH nu ghe capisciu ciu' ninte .............. traduzione non ci capisco piu niente |
Autore: | Andrea Brogi [ mercoledì 19 aprile 2006, 10:44 ] |
Oggetto del messaggio: | |
![]() dunque, l'acciaio armonico è elastico e perciò si "carica" sotto la spinta del pantografo cedendo solo un po' (la catenaria della lima era fatta così e il contatto era migliorato da una ramatura superficiale)ma se troppo sottile occorre trazionarlo; l'ottone è fantastico per la facilità di saldaura e di lavorazione ma, a meno di diametri improponibili, va trazionato; al pari dell'ottone il filo di rame. Ora passiampo alle note tecniche: rame e ottone si prestano bene a piegatura e saldatura perciò rendono facile una autocostruzione della catenaria anche con accorgimenti che ne facilitino il funzionamento. La trazione si applica al filo di contatto tramite molle (o pesi-pulegge) mentre la fune portante, insieme ai pendini, svolge la sua funzione estetica. I pendini devono essere fissati al filo di contatto in modo da non ostacolare il pantografo, ![]() ![]() mentre il loro fissaggio alla fune portante non è problematico se non per il realismo... ![]() ![]() |
Autore: | Asvel [ mercoledì 19 aprile 2006, 11:10 ] |
Oggetto del messaggio: | |
quindi cosa mi consigliate di fare contando che a disposizione ho ottone da 0.45mm acciao da 0.3mm e che il modulo e' fatto con tre pali e le campate sono da 35 cm l'una circa...... posso utilizzare quello che ho oppure devo prendere dell'altro? |
Autore: | superverde [ mercoledì 19 aprile 2006, 11:28 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Il miglior materiale in assoluto per realizzare la linea aerea è il bronzo fosforoso (per una catenaria in scala dovrebbe essere da 0,3 mm); è il migliore per conducibilità , per la facilità di saldarlo, per il suo aspetto estremamente realistico (ramato) e per l' ottima resistenza meccanica. |
Autore: | Andrea Brogi [ mercoledì 19 aprile 2006, 11:31 ] |
Oggetto del messaggio: | |
![]() ![]() io farei acciaio armonico di 0,5mm sia di contatto che di portante con qualche pendino solidale ad essa, per aumentarne la robustezza, e il tutto ben scurito, tranne che sulla parte di contatto. Potresti fare una prova con lo 0,5mm solo per la portante e lo 0,3 per il filo di contatto. ![]() |
Autore: | enzocarbone [ mercoledì 19 aprile 2006, 11:43 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Una soluzione al problema potrebbe essere quella di fare in modo che i pantografi abbiano un' estensione controllata, mi spiego meglio, incollando tra lo strisciante e la sua base, in modo perpendicolare, un sottilissimo filo di nylon (lenza per pescatori) della misura opportuna, se ne trova anche di spessore minimo (anche meno di 1/10 di mm) si fà in modo che lo strisciante si blocchi proprio quando è a contatto con il filo di contatto così da non esercitare alcuna pressione sullo stesso. Il filo di nylon ti assicuro sarà invisibile e farà il suo dovere. Unica accortenza e quella di una posa molto precisa della catenaria per quanto riguarda l' altezza anche se ciò in pratica non è poi così difficile. ![]() |
Autore: | FC [ sabato 22 aprile 2006, 0:29 ] |
Oggetto del messaggio: | |
E' evidente che l'editoria modellistica è sprecata, se tanti continuano a domandare di argomenti trattati nelle riviste del settore, tra le quali anche TT e TTm. La differenza fondamentale nel sistema linea aerea reale e quella modellistica sta nell'archittettura strtturale: al reale è il peso stesso della catenaria (complesso filo di contatto in rame + corda portante in acciaio + pendini che sorreggono la prima alla seconda) a garantire, insieme alla sua tesatura, una "naturale" linea di appoggio per i pantografi. Nel modellismo il peso della catenaria (anche quando rigida e costruita a priori) è trascurabile rispetto alla forza impressa dalle molle dei pantografi dei modelli, per cui è necessario ricorrere alla sola tesatura del filo per garantire una costante altezza sul p.d.f. insieme ad un suo attento ancoraggio ai pali di contatto. Aiuta, certo, che il filo sia rigidamente ancorato per mezzo dei pendini alla corda portante in modo da costituire un complesso sufficientemente rigido: per questo, al contrario del reale, i pendini devono essere saldati sia sul filo di contatto che sulla corda portante. Alla rigidezza e robustezza del sistema modellistico concorre la natura e struttura dei pali di sostegno. Per rimanere alla l.a. FS, in questo senso non teme confronti il sistema Sommerfeld rispetto ai più realistici (ma più deboli) sistemi de Il Treno e di Linea Model. Altro elemento di fondamentale importanza è la progettazione "a tavolino" dell'elettrificazione, dal momento che sono da evitare campate troppo lunghe in relazione alle caratteristiche geometriche del tracciato e al tipo di convogli destinati a transitarvi. Dimentichiamoci di poter riprodurre in scala le campate lunghe che si vedono nella relatà e anche una di "soli" 35 cm può risultare eccessiva, se messa in relazione a certi pantografi molto spingenti. |
Autore: | marco [ sabato 22 aprile 2006, 10:36 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Talvolta cercare il realismo assoluto puo dare risultati non soddisfacenti,occorre trovare un compromesso,io sul mio plastico ho deciso si di fare una splendida e realistica linea aerea,ma seguendo un articolo apparso qualche anno fa su un'altra rivista del settore ho deciso di fissare l'altezza dei pantografi di tutte le macchine elettriche in mio possesso , in modo che lo strisciante sfiori la linea di contatto,per fare questo dovrò fissare l'altezza del pantografo con un sottilissimo filo di nylon di quelli per la pesca il quale per la sua trasparenza e sottigliezza risulta quasi invisibile cosi non ho problemi di sorta,anzi in questo modo posso progettare una linea aerea molto più sofisticata e priva di compromessi funzionali ![]() ![]() ciao Marco Longobardi |
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