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sella di lancio
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Autore:  LDe500 [ lunedì 5 giugno 2006, 16:26 ]
Oggetto del messaggio:  sella di lancio

Qualcuno di voi mi sa dire cortesemente qual'è la pendenza di una sella di lancio, o dove posso reperire informazioni, per la costruzione di un plastico dove inserirla?
Grazie

Autore:  Stefano (Li) [ lunedì 5 giugno 2006, 16:58 ]
Oggetto del messaggio: 

Leggo su una vecchia pubblicazione che nella sella di lancio i fasci di arrivo e di direzione sono in piano (o con una lieve pendenza del fascio di direzione), ma il binario di collegamento tra i due fasci viene fatto passare su un rilievo che può essere sopraelevato anche di 6 metri rispetto ai binari di direzione.

Ciao

Autore:  DavideBG [ lunedì 5 giugno 2006, 17:11 ]
Oggetto del messaggio: 

Penso che se vuoi realizzarlo non devi partire dalla pendenza reale, ma trovare quella "funzionale" mediante prove e test.. altrimenti dovresti avere un plastico di dimensioni notevolissime...

Davide

Autore:  Libli [ lunedì 5 giugno 2006, 18:22 ]
Oggetto del messaggio: 

Salve
Le poche selle di lancio presenti in Italia sono inserite in quei grandi impianti che ricevono decine di treni giornalmente da varie località ,che devono essere scomposti ,per poi essere ricomposti con sezioni provenienti da altri treni (località)che hanno destinazione comune.
Non puoi mettere una sella di lancio in uno scalo merci,per quanto grande esso sia.

Oggi sono attive nei seguenti impianti:

Torino Orbassano
Alessandria
Cervignano
Marcianise
Milano Smistamento
Roma Smistamento
Bologna S.Donato

In passato c'erano anche a:

Mestre
Firenze Rifredi

Se qualcuno può allungare la lista è il benvenuto

ciao Giancarlo

Autore:  Alessandro FAV [ lunedì 5 giugno 2006, 19:14 ]
Oggetto del messaggio: 

Nel plastico del club di Landshut ( germania ) hanno una sella di lancio che si alza dal piano di 5-6 cm, sulla sommità c'è uno sganciatore e dal binario si apre una serie di deviatoi che confluiscono su un piano con i vari binari di scalo che è stato leggermente incurvato al lato opposto della sella per formare una sorta di "freno" alla discesa dei carri, in pratica i binari terminano con una leggera contropendenza. Sul plastico del museo dei trasporti di Norimberga invece hanno istallato una sorta di freno su ogni binario che non sono riuscito a capire esattamente come funzionasse, ma sembrava una striscia di feltro accostata al binario in modo da frenare la ruota nella rotazione. C'era una sella di lancio anche sul plastico del castello di Brescia, ma era chiaramente adatta a materiale d'epoca ben poco scorrevole: la cima della sella credo si aggirasse attorno alla ventina di cm. se non ricordo male...

Autore:  Massimo di Vico [ lunedì 5 giugno 2006, 22:49 ]
Oggetto del messaggio: 

Come non ricordare la sella di lancio automatizzata del plastico Brunetti (o dei "centro treni") esposto per anni al salone presidenziale al primo binario di roma Termini.
Salutoni a tutti.
Massimo

Autore:  Pizza [ martedì 6 giugno 2006, 0:13 ]
Oggetto del messaggio: 

Massimo di Vico ha scritto:
plastico Brunetti (o dei "centro treni") Salutoni
Massimo


Perdonami se ti correggo Massimo: Plastico "Trecentotreni".
Ho aperto un filetto tempo fà con tutte le nozioni tecniche.

http://forum.duegieditrice.it/viewtopic ... 5a03#22171

Un saluto.
Alex

Autore:  moreno suzzi [ martedì 6 giugno 2006, 8:47 ]
Oggetto del messaggio: 

La vedo impegnativa. Innanzi tutto, come già detto, sella è sinonimo di grandi impianti per cui grandi spazi a disposizione per gestione di lunghi convogli. Nella realtà le selle mi pare abbiano dei sistemi automatici di rallentamento-frenatura dei carri lanciati per posizionarli con precisione nei fasci. Modellisticamente la difficoltà potrebbe essere far fermare il primo carro nel posto giusto, ma, considerando che i nostri carri sono molto diversi per peso e per caratteristiche di scorrimento, temo che una pendenza che vada bene per un carro sia eccessiva o insufficiente per un'altro. Detto questo, bisognerebbe studiare un sistema di frenatura realistico che non blocchi il carro come fa mia moglie con l'auto al semaforo.
Ciao e buon lavoro.

Autore:  luca [ martedì 6 giugno 2006, 8:54 ]
Oggetto del messaggio: 

moreno suzzi ha scritto:
bisognerebbe studiare un sistema di frenatura realistico che non blocchi il carro come fa mia moglie con l'auto al semaforo.

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Starò attento quando passo per Trieste

Autore:  Massimo di Vico [ martedì 6 giugno 2006, 9:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Sembrava anche a me che i treni fossero trecento, ma che vuoi ... sono per la moderazione ed il senso della misura :D
Ciao.
Massimo
PS Se non ci si corregge tra di noi ....

Autore:  max5726 [ martedì 6 giugno 2006, 12:01 ]
Oggetto del messaggio: 

Credo che la realizzazione di una sella di lancio su plastico debba avere solo effetto scenico: tempo fa provai a farla sul mio vecchio plastico, con risultati insoddisfacenti, principalmente perchè l'attrito che gli assi fanno sui coni è in propozione molto più elevato che nei treni veri, per cui il carro si ferma molto presto, probabilmente prima di aver lasciato il fascio di scambi normalmente presente a valle di una sella di lancio. Inoltre è da considerare anche l'enorme attrito dei bordini sulle rotaie quando impegnano i tratti deviati degli scambi!

Ricordo molto bene la sella di lancio di Firenze Rifredi, era posta ad ovest del fascio binari (se non ricordo male 8...) da cui dipartivano 2 raccordi che servivano 2 grosse aziende della zona (in una ci lavoro io), la sua altezza (a mente) era attorno a 1,5 metri, piuttosto corta, negli anni 70 ricordo molto bene il duro lavoro delle 835.....

Saluti

Max

Autore:  Libli [ martedì 6 giugno 2006, 17:23 ]
Oggetto del messaggio: 

Ricordo molto bene la sella di lancio di Firenze Rifredi, era posta ad ovest del fascio binari (se non ricordo male 8...) da cui dipartivano 2 raccordi che servivano 2 grosse aziende della zona (in una ci lavoro io), la sua altezza (a mente) era attorno a 1,5 metri, piuttosto corta, negli anni 70 ricordo molto bene il duro lavoro delle 835.....

Saluti

Max[/quote]

Si,anche io mi ricordo le 835 alla sella di Rifredi,entravo da un vecchio passaggio a livello in disuso,tra la stazione e l'Istituto Farmaceutico Militare (mi sembra di ricordare)e mi godevo lo spettacolo dall'altro lato ,tra l'altro,i binari del fascio ,in leggera pendenza(tra il 3 ed il 5 per mille) mi sembra fossero senza frenatura per cui gli accosti erano fatti a freno a mano e calzatoie e mi raccontava un ferroviere lì addetto che i carri più rognosi erano i pianali vuoti accostati alle colonne di altri carri,quando venivano urtati troppo violentemente dal carro successivo , il telaio si "imbarcava"e poi istantaneamente ed elasticamente si "ridistendeva"facendo letteralmente schizzare fuori un asse dalle rotaie.
Andavo a scuola all'Istituto Tecnico Professionale con la macchina fotografica e nell'intervallo correvo davanti alla stazione,a fotograre le 835 ma la sella non l'ho mai fotografata,anche se è stata demolita non tanti anni fà,le foto ferroviarie sono come le donne...ogni lasciata è persa..

ciao Giancarlo

Autore:  trenus [ martedì 6 giugno 2006, 18:53 ]
Oggetto del messaggio: 

Volendo verificare la scorrevolezza ed il comportamento del materiale rotabile ho realizzato questa semplice discesa sperimentale:

http://digilander.libero.it/trenus/Scor ... lezza.html

Da un' idea immediata del comportamento di ogni rotabile anche in un'eventuale sella di lancio, almeno per i tratti rettilinei.
Si realizza in 5 minuti e si evita di realizzare qualcosa che poi non funza..... :idea:
trenus

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