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Paesaggio Semplice (52)
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Autore:  Fiskiotto Kid [ domenica 18 giugno 2006, 8:05 ]
Oggetto del messaggio:  Paesaggio Semplice (52)

Recinzioni Urbane, le Ringhiere Lineari

Continuiamo il racconto, sulle Ringhiere Metalliche e Lineari che vogliamo nel nostro plastico; riprendiamo in mano questo "coso" tipo millepiedi, vediamo come organizzarsi per ri-tagliare, ri-filare queste "zampe lunghe", in maniere precisa e corretta alle barre "portanti" della ringhiera.

- Ritaglio dei ferri verticali, preparazione.

Per primo, dobbiamo decidere le "varianti" del taglio dei ferrini: tipo "basso", cioè al pari delle barre; tipo "alto", lasciando spuntare i ferri sopra e sotto le barre; e taglio "artistico", con i ferri superiori, tagliati ad "arco", a "onda", ecc. ... decidete voi.
Visto e considerato, che è difficile "segnare" ogni micro-ferrino uno per uno perchè troppo fini e delicati, dobbiamo rifarci su carta, un disegno in scala esatta, delle due "barre" e del taglio da fare, ( diritto o artistico ) che ci servirà come guida per il taglio.

Adesso sdraiamo a "zampe in aria" la ringhiera, proviamoci per verifica e dentro alle "zampe", il nostro disegno in maniera che, i segni "coincidano" con le barre orrizzontali; se nel fare questa prova, le "zampone" vi danno noia, tagliate pure via la parte più lunga che "rompe", cioè "sgrossatele", ma non buttate via gli avanzi. ( ... Fiskiottooo, quando li taglio, i ferrini "schizzano" da tutte le parti, come faccio ? )
Per raccogliere i ferrini che schizzano via durante il taglio, prendete un sacchetto di carta di misura media, apritelo per bene, e fate l'operazione di taglio stando "dentro" al sacchetto, così resteranno tutti lì.

- Ritaglio dei ferri verticali, esecuzione.

Fatta questa sgrossatura, passiamo una mano di vinavil, su questa carta disegnata e la ri-posizioniamo per benino; così abbiamo ottenuto, il fissaggio dei "ferrini" per il taglio, e anche trasferito e riportato, il "segno" preciso, di "dove" tagliarli.
Quando sarà asciutto, spostiamo il tutto verso il bordo del tavolo, ( così le forbici non hanno "inciampi" ), ma per tagliare questi ferrini "delicati", dobbiamo evitare di usare le forbici troppo "aperte", perchè si crea l'effetto "sguscio", che piegherà malamente le "puntine".

- Ritaglio senza l'effetto "sguscio".

Vi spego brevemente cosa è l'effetto "sguscio"; immaginate di dover tagliare, con piccole forbici, una grossa penna biro rotonda; voi spalancate le forbici, ci mettete la penna e provate a tagliarla ... visto ? la penna scorre, si muove, vuole "sgusciare via" dalle lame.
Se rifacciamo l'esperimento con forbici "lunghe", e mettiamo la penna vicino alle punte, questa forza di "sgusciamento" è meno forte; sicuramente NON taglierete la penna, ma neanche la penna, avrà voglia di "sgusciare" e resterà lì, "strizzata" fra le punte della forbiciona.
Questo metodo delle forbici che "stringono" sulla punta, viene usato spesso, in mancanza di "pinzette", per "raccattare" quei piccoli oggetti, che si sono infilati in posti "scomodi", dove non si entra con le dita. ( ... ma non divaghiamo troppo, e andiamo avanti )

Adesso che sapete cosa è il taglio anti-sguscio, con calma e tranquillità, tagliate i ferrini assieme alla carta, pochi per volta e usando solo le "punte" delle forbici "lunghe".
Una raccomandazione, se lo fate "artistico", il disegno sulla carta, deve essere "preciso" anche in lunghezza, allo "spazio" che deve riempire la ringhiera. ( ... non potrete, ri-scorciarla dopo )
A taglio fatto, per staccare la carta-dyma del disegno, e senza toccare i ferrini, vi basta una "immersione" di pochi minuti, nell'acqua calda e sapone; se volete anche sgrassare la ringhiera, questo è il momento di farlo con del liquido adatto per la verniciatura ... e la ringhiera è fatta.

- Variante di Ringhiera, la Curvatura.

Una variante "originale" è "curvare" la ringhiera, del tipo; curvarla "tutta", per quei casi di muretto "tutto" in curva; oppure solo una parte, per quei casi di vicinanza al cancello, quando questo, è messo un pò "in dentro", rispetto alla strada. ( ... pensateci, quando fate il muretto )
Per piegarla bene, senza toccare i "ferrini" delicati, la mettiamo fra due striscie di cartoncino, e poi pieghiamo tutto assieme, finchè non si arriva alla curvatura giusta; per evitare delle "svergolature", cerchiamo di farlo sopra ad un oggetto cilindrico dal diametro simile, del tipo: manico di scopa, accendino, penna biro, barattolo di tinta. ( il barattolo ... è meglio che sia CHIUSO ! ).

- Variante di Ringhiera, la Salita.

Altra variante "particolare" e difficile da vedere sui Plastici è quella per i muretti in "salita"; del tipo a "scala", con il muretto a "gradoni" ed i "pannelli" orrizzontali, ma la più "terribile" di tutte, è quella con i muretti e la ringhiera, "tutti" in salita continua, cioè; ferrini verticali, ma barre in pendenza. ( ... per grandi ville, lungo le strade di collina )
Questa "inclinazione", sembra impossibile e difficile da fare, ma non è così; ci è sufficiente "sbagliare", di qualche "dentino", la partenza di avvolgimento del filo di metallo sulla rastrelliera.
Questo "sbaglio" di avvio, lascierà i ferrini tutti paralleli, ma "obliqui", e di conseguenza, usciranno dalla dyma, "inclinati" della misura, che ci serve per la nostra "pendenza-salita". ( ... più dentini "sbagliati", equivale a ferrini più inclinati e quindi più salita )

Adesso facciamo una pausa. Ci sono domande ? Come dite ? Siete diventati talmente bravi, che le ringhiere troppo "semplici" e lineari non vi piacciono abbastanza ? Vorreste mettere nel vostro micromondo, anche quelle tipiche Toscane con i riccioli di ferro battuto ?
Ma và ... vaaaa, dico io, ma vi rendete conto, di come sono complicate ? ... però ... ripensandoci ... forse forse ... sentirò un artigiano del ferro battuto, intanto, per la prossima puntata, procuratevi qualche vite cromata a testa "gocciadisego" lunghe 4/5 cm e diam 2/3 mm.

Saluti dalla Toscana ... Armando (FK)

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