Premetto che non ho fatto girare il mio simulacro per più di otto ore, ma mi permetto di dissentire da DavideBG: anche in analogico le loco con motore da cd-rom funzionano meglio che con il G. Io l'ho fatto, appunto, su un simulacro per prova e non c'è paragone: rumorosità diminuita almeno del 50%, partenze/arresti più dolci, effetto volano inglobato nel motore e migliore gestione della velocità.
Inoltre non capisco i problemi con i motori G 'piccoli': i motorini da cr-rom che uso hanno un diametro di 25 mm circa, sensibilmente più piccoli dell'ingombro del vecchio G (circa 35-38 mm., vado a memoria) tanto che l'ivolucro proginale uso riempirlo con un anello appositamente creato in piombo per appesantire il carrello. Quindi, non ho presente la 445, ci devo mettere mano, ma pemso che una pastiglia da 25 mm non possa interferire con le ruote... domani guardo, per sicurezza.
Piuttosto ho visto dalle prove che per digitalizzarre quati motorini forse bisogna studiare una curva CV adeguata, perché mi pare che con il decoder piantato li e basta i settaggi non siamo il massimo. Quando farò le necessarie prove posterò i risultati.
Per il centraggio dell'ingranaggio sull'asse: si taglia via l'originale dal G, si prende una strisciolina di plasticard, ottone o altro da 0,2-0,4 (a seconda deilla bisogna) si forma una sorta di bronzina nel foro dell'ingranaggio e si prova a calettarlo sull'albero. Di solito basta uno 0,2 e l'inganaggio è sistemato. Si fissa con colla specifica per calettature (Tamyia). Poi si infila l'ingranaggio nello stesso foro del G. Per tenere il motore da cd si fanno due fori da qualche parte e si mettono le viti (sempre che non interferiscano con altri ingranaggi).
L'unica foto pronta

che ho è di un motore di un caimano lima che sto aggiornando e così com'è ve la posto.
Saluti
Gianmarco