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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Saldature Rivarossi
MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2006, 18:46 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 15:15
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Ciao, volevo sapere se la Rivarossi utililizzava il flussante per le saldature a stagno di fili e lampade.
Inoltre, ci sono più tipi di flussante oppure è universale?
Io ho quello di fermodellismo.it, va bene?

Grazie in anticipo


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MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2006, 19:22 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
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Dipende da cosa si deve saldare. Il flussante cambia secondo il tipo di lega saldante che si usa. Generalmente se si devono saldare solo dei conduttori può essere sufficiente quello contenuto dentro il filo di stagno.


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MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2006, 19:31 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 15:15
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Località: Bari
Il problema è che a volte il filo si rifiuta di ricoprirsi di stagno, per non parlare poi delle lampadine a bulbo come quelle dei 646 RR...


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MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2006, 19:42 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
Messaggi: 1764
Località: Roma
Forse la temperatura della punta è troppo bassa o la superficie da saldare è troppo grande per il tipo di punta, oppure utilizzi uno stagno senza flussante incorporato. Da quanti watt è il saldatore?
Giancarlo


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MessaggioInviato: mercoledì 16 agosto 2006, 22:46 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 1:10
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Località: Bra (CN)
In questi casi, fili o lampadine, la cosa migliore è usare la pasta per saldare normalmente reperibile in ferramenta. La pasta presente nello stagno per elettronica non funziona nel 90% dei casi.


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MessaggioInviato: giovedì 17 agosto 2006, 8:34 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
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Località: Firenze
Non sono d'accordo, la pasta presente all'interno dello stagno funziona, eccome!!! Anche qui però esiste lo stagno di qualità e quello più scadente. Bisogna essere sicuri di utilizzare quello per elettronica, diametro max. 1,5 millimetri.

Ricordo che la saldatura va fatta appoggiando prima il saldatore sulla parte da saldare, una volta scaldata si tocca con lo stagno tra il saldatore e la parte da saldare: lo stagno deve colare uniformemente, la saldatura non deve apparire come una pallina appoggiata.

Può essere che sia difficoltoso saldare sulle lampadine a baionetta, se queste hanno il corpo di ferro: normalmente sulle lampadine viene stagnata chimicamente una zona, sulla quale è possibile saldare senza problemi. E come dice Giancarlo, il saldatore deve avere adeguata potenza.

Se devo rinforzare l'azione del disossidante uso la colofonia, o pece greca, che a differenza della pasta salda lascia residui vetrosi non conduttori facilmente eliminabili.

Saluti

Max


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MessaggioInviato: giovedì 17 agosto 2006, 11:01 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 13:31
Messaggi: 1764
Località: Roma
Sconsiglio di usare la pasta salda del ferramenta perchè è dedicata più ad un uso per idraulici che per componenti elettrici o elettronici in quanto fortemente agressiva sui materiali se non si effettua un successivo lavaggio del punto con un diluente. Per i componenti elettrici o elettronici o si usa la pasta contenuta nella lega saldante o un flussante specifico per la lega. Ricordo che a seguito di una normativa europea, il piombo nella lega è stato sconsigliato e al suo posto con il tempo verrà introdotto l'argento. Le percentuali sono cambiate rispetto il classico 60/40 di stagno/piombo, pertanto è possibile che a volte si trovi difficoltà nell'effettuare le saldature usando le nuove leghe.
Giancarlo


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MessaggioInviato: giovedì 17 agosto 2006, 14:57 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 15:15
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Località: Bari
Allora il mio saldatore dovrebbe avere una potenza non superiore ai 30W, forse di 25 ( sono in vacanza e non mi ricordo ).
Il mio dubbio era se la RR usasse anche lei prodotti per facilitare le saldature specialmente nei casi in cui bisogna saldare parti come lampadine e sopratutto diodi e decoder molto sensibili alle alte temperature. Per le saldature utilizzo filo di stagno comprato in farramenta, poi bagno con un po di flussante il filo da saldare al circuito stampato e avvicino contemporaneamente filo e punta saldatore.
La saldatura risulta facilissima e si esegue in pochi secondi, mentre anche con altri saldatori di potenza superiore era molto difficile eseguire saldature efficaci ed esteticamente gradevoli, senza parlare poi del fatto che il rivestimento del filo si ritirava notevolmente e rischiavo di rovinare diodi e quantaltro.
Come flussante utilizzo quello liquido di Fermodellismo.it e credo sia anche quello più facile da usare rispetto a quelli solidi ideali per saldature diverse e meno precise.
Ripeto la mia domanda curiosa: è possibile che anche la RR usasse qualche tipo di flussante? Di flussanti liquidi ne esistono di diversi tipi?
Grazie


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MessaggioInviato: giovedì 17 agosto 2006, 16:09 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:23
Messaggi: 1504
Località: Firenze
Credo che il flussante liquido sia una sorta di acido muriatico spento con zinco (c'era un altro 3d che ne parlava...)....

In elettronica (amatoriale) si usa generalmente pasta salda o colofonia. Nell'industriale esistono prodotti dedicati non sempre reperibili per i privati...

Per quanto riguarda la saldatura dei fili, non ci sono problemi di temperatura, se non per l'isolante che può ritirarsi: per la saldatura dei componenti elettronici i costruttori specificano temperature ammesse dai 260 ai 350 °C per 10-15 secondi, quindi anche qui nessun problema con saldatori entro 25-30VA (in oltre 30 anni di progettazione elettronica avrò bruciato 5 componenti in fase di saldatura....).

Le lampadine con involucro metallico hanno di regola un punto solo dove si può saldare, ed è quello dov'è saldato uno dei fili: per il polo centrale nessun problema, è una pallina di stagno / piombo....
In tutti i casi, un qualsiasi flussante va più che bene, così come è corretta la procedura che hai descritto.

Saluti

Max


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