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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Bettiart
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 19:28 
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Iscritto il: mercoledì 23 febbraio 2011, 13:55
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ciao a tutti,
volevo chiedere una cosa riguardo alla ditta Bettiart degli anni '70-'80:
sfogliando un suo catalogo degli anni '70 (penso) ho visto che in catalogo c'erano molti modelli di locomotive anche trifase.... ma anche a vapore, littorine, e 626 ecc-
Io non ho mai visto in circolazione modelli del genere della ditta Bettiart....??!! forse non ho avuto la fortuna di vederli su aste e/o ci sono persone che li custodiscono gelosamente ma, mi sembra strano...
di solito si vedono modelli di elettromotrici e più raramente di locomotori tipo e 400 o e 424.
Ma la Bettiart li ha prodotti poi tutti quei modelli che aveva in catalogo? per esempio, sapete se ha mai prodotto le trifase ; e 550-e 470-e 472-e 333, ecc ecc
oppure anche la E626.... .
se sì, dove si possono trovare???

grazie a tutti per eventuali risposte

Buona serata
Andrea


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 19:37 
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Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
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Ciao Andrea
dipende se i modelli....esistono ancora.
Infatti per la costruzione veniva usato un materiale(resinoso mi pare ma potrei sbagliarmi) decisamente instabile che negli anni tendeva letteralmente a sbriciolarsi o perlomeno ad imbarcarsi.
In un secondo tempo cambiarono il materiale con un certo metalplast,forse piu'stabile,ma nemmeno tanto.
Forse e'per questo che c'e' una certa difficolta'a trovare modelli.E cmq trovarli integri(che non siano stati esposti troppo alla luce o al calore o al semplice manipolamento).

ciao Armando


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 21:06 
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Iscritto il: mercoledì 23 febbraio 2011, 13:55
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però sarebbe bello trovare una trifase "integra"......!! :wink:
se qualcuno possiede qualche modello di quel tipo che ho detto prima, potrebbe inviare una foto?
, tanto per vederlo dal "vivo"
ciao


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 21:48 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:59
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Località: Brescia
Non ha mai fatto modelli trifase. Erano solo nei sogni del titolare Betti Sergio. Quando i suoi modelli "iperrealistici" hanno incominciato a sgretolarsi, è sparito dalla circolazione. Comunque se ne era parlato ampiamente e diffusamente qualche anno fa: Se fai una ricerca trovi sicuramente tutto ciò che ti può interessare. Comunque, in sintesi, un consiglio: non comprare niente di questo marchio, assolutamente niente! E' fuffa.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 22:28 
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Nome: Armando Pappalardo
Iscritto il: martedì 7 luglio 2009, 0:52
Messaggi: 4081
Località: San Germano Vi/Cropani Marina Cz
Eccoti la foto(foto Giobic)del mio"accrocchetto"633 Bettiart.

ciao Armando
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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: giovedì 7 luglio 2011, 23:52 
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Iscritto il: giovedì 30 novembre 2006, 16:30
Messaggi: 741
Località: Liguria
Certo che all'epoca o ci si accontentava di quei modelli oppure ci si avventurava in un'autocostruzione integrale...
Confesso che però diversi modelli Bettiart in mio possesso sono ancora in buone condizioni...
Per certi versi il muso dell' ultima ALe 840 di questo artigiano continua a non dispiacermi, soprattutto per l'inciaione del portellone dell'intercomunicante.
Ricordiamoci che praticamente, fino all'anno scorso, l'unica alternativa era il modello per nulla inciso della GT...
Pardon... dimentico i "grandi" Tarvisium!
Alcuni modelli Bettiart furono costruiti "tagliando e cucendo" modelli di carrozze Rivarossi o Lima e questi sono sicuramente sopravvissuti meglio...

Attualmente sulla baia si vedono diversi pezzi storici di Bettiart, in condizioni decisamente disastrate ed a prezzi fuori da ogni ragione, dal mio punto di vista... infatti sono invenduti da moooolto tempo! Però danno l'idea di quale fosse la produzione di questo artigiano romano.

Sarei curioso di sapere se sono esistiti altri modelli particolari...

credo che la produzione si possa riassumere in:

ALn 663
ALn 668 3100
ALn 556 Breda
ALn 772
ALTn 444 Belvedere azzurra
ALn 773 + Ln 664
ALe 840 + Le 840 o Le 640
ETR 250
ATR 100 castano isabella
ALb / ALn 80
E 400
E 424
E 633 prototipo
ALe 601 + Le 601
Elettromotrice Sefta
Convoglio EB 740 FNM + carrozza intermedia + rimorchio pilota
E 624 napoletana

Si attendono aggiunte


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: venerdì 8 luglio 2011, 7:36 
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Iscritto il: martedì 26 ottobre 2010, 7:34
Messaggi: 1792
Località: la città delle tre T...
Cita:
Eccoti la foto(foto Giobic)del mio"accrocchetto"633 Bettiart.

ciao Armando
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La prima Tigre prodotta in 1/87... Ricordo che all'epoca la vidi in un famoso negozio di Milano (che per non fare pubblicità comincia per Navi e finisce per tren) e la trovai così bella e irraggiungibile per le mie finanze paghetta-dipendenti da bambino che me la sognai per anni, fino all'uscita del modello Lima.
Fossi in chi ce l'ha cercherei di preservarla in qualsiasi modo (chissà che in freezer sotto zero non si conservi più a lungo :mrgreen: )


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: venerdì 8 luglio 2011, 8:19 
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Iscritto il: mercoledì 7 novembre 2007, 16:03
Messaggi: 1879
Località: sesto fiorentino
aleggiava nell'aria il mito della E633 tigre dell FS e c'er una grande attesa tra i fermodellisti,
La Rivarossi aveva annunciato il suo articolo imminente e lo aveva fotografato insieme ad una composizione passeggeri,
era un campione, specificato, fatto a mano e oltre al frontale e la fiancata si intravedeva discretamente l'apparecchiatura a segmanti del"tetto".
Rivarossi non potè procedere per problemi nel 1981.

il modello E633 Bettiart presentava subito piegature .
i negozianti lo fecero presente e arrivò successivamente una nuova versione sostenuta da un telaietto metallico "rettangolare" che sosteneve il perimetro inferiore .
e le cose andaromo meglio come stabilità estetica.
ci fu un buon mercato sia per l'entusiasmo della novità tanto attesa e la non consapevolezza che il materiale non dava garanzie.
però , per quei tempi era godibile (ma peche prezzo)
specie per i più impzienti.
devo dire che montava un bellissimo (2) Faiveley.
i particolari erano stati identificati tutti ma con quel materiale., si notavala buona volontà dell'autore ma..il materiale non sempre lo seguiva in quella buona volontà.

A quei tempi la "fame" di modelli era notevole ed eravamo in moltii di bocca buona

intanto il vapore Rivarossi aveva il motore in cabina e le E645 E646, il carrello dell E636, o un suo compromesso.

Daniele Pecchioni


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: venerdì 8 luglio 2011, 10:26 
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Iscritto il: mercoledì 23 febbraio 2011, 13:55
Messaggi: 82
io possiedo la e424 prototipo e devo dire che funziona bene (anche se un po' lenta) e si presenta bene anche esteticamente....

peccato per le trifase, mi sarebbe piaciuto vederle...

vi posto una foto della mia e424


Allegati:
Commento file: e 424 prototipo
BETTIART CODICE 226 ANNI '70-'80.JPG
BETTIART CODICE 226 ANNI '70-'80.JPG [ 209.23 KiB | Osservato 4594 volte ]
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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: venerdì 8 luglio 2011, 12:14 
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Nome: Alessandro Rizzello
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 15:50
Messaggi: 1561
Località: Pistoia
Tra l'altro Bettiart aveva anche una propria rivista, dal nome premonitore..."Trenitalia".
Ne ho un numero, in cui si prospettava la realizzazione di un diorama PaP dalle caratteristiche mirabolanti, come il macchinista della vaporiera "alla catenella" che volta la testa a seconda del verso del treno... Ne è mai stato parlato poi sulla rivista??
Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: venerdì 8 luglio 2011, 17:33 
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Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2006, 14:52
Messaggi: 598
IO di tre modelli, una coppia di 840, una 840 singola, ed una E400, solo la 840 singola si è rotta (letteralmente) in due.
E la E400 regge ancora bene il confronto in vetrina......
Cordialmente
Francesco


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: domenica 10 luglio 2011, 13:33 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 14:11
Messaggi: 56
possiedo una aln773+ln664 praticamente custodita sempre in vetrina ,e quando la tolgo x spolverare i modelli devo fare molta attenzione causa fragilita del modello stesso.lo avevo acquistato nel 94 in scatola di montaggio ,non vi dico la pazienza avuta nel montaggio x la delicatezza dei materiali .devo dire che la cassa si e' un po' deformata col tempo ma purtroppo non ne ho mai fatto uso sul plastico...


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: lunedì 11 luglio 2011, 14:16 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 13:23
Messaggi: 442
Località: Perugia
leggere questo argomento mi ha fatto tornare una curiosità, che fine ha fatto Sergio Betti ? sopra si dice è sparito ma come è possibile nel nulla, era impegnatissimo, nella rivista Trenitalia si leggeva fra le righe un tono vivace ed un ardore anche troppo campanilistico..., proposte di associazioni e iniziative popolari, che mi fanno dubitare di una uscita di scena in sordina.
Nei negozi oramai è improbabile trovare rimanenze ma un paio di anni fa ero a pavia per lavoro e avevano le 663, nelle borse mai viste se non una volta un modello in fase di sbriciolamento .
PS : le riviste le trovate sul forum , le vende pocher a basso prezzo nel mercatino.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: lunedì 11 luglio 2011, 16:09 
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Iscritto il: domenica 3 gennaio 2010, 20:36
Messaggi: 9205
Località: la citta' della 3 t: torri, tortellini e ...
Salve ragazzi,
il ricordo visivo che ho dei modelli di Bettiart era che il colpo d' occhio a circa un metro di distanza era appagante, in quanto i modelli rendevano bene l' impressione generale complessiva dei protitipi. Visti a distanza ravvicinata, invece, evidenziavano la loro origine artigianale e, sinceramente, non mi piacevano neanche un po'.
L' unico, forse, che trovavo gradevole alla vista era l' Aln 663.
Comunque i prezzi elevatissimi mal si conciliavano con le mie tasche da studente.
Per fortuna, perche' la principale qualita' del tanto decantato metalplast in cui erano realizzati era l' autodistruzione in tempi piu' o meno brevi...
Gia' nei primi anni '90 ( e quindi a non tantissimo tempo dalla loro produzione ) mi capito' di vedere modelli estratti per la prima volta dalle scatole che si sbriciolavano.
Da allora ho imparato a diffidare dei modelli costruiti in resina...
L' avventura di Segio Betti fa' ormai parte solamente della storia del fermodellismo italiano, dei tempi eroici in cui coraggiosi artigiani tentavano di colmare le immense lacune della produzione industriale di modelli FS, che, fino ai primi anni '80, non dimentichiamocelo, significava solo Rivarossi ( in 1:80 ), Lima ( modelli molto approssimativi ) l' E 626 di Roco ( primo vero modello FS in scala esatta ) e poco piu'.
Della rivista di Betti, Trenitalia, ne possedevo diversi numeri, ma li diedi via a pochi soldi un bel po' di anni fa', perche' la trovavo molto poco interessante.
Saluti
Stefano.


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 Oggetto del messaggio: Re: Bettiart
MessaggioInviato: sabato 11 agosto 2012, 20:14 
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Iscritto il: martedì 22 settembre 2009, 9:47
Messaggi: 50
d 341 ionica ha scritto:
Eccoti la foto(foto Giobic)del mio"accrocchetto"633 Bettiart.

ciao Armando
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CIAO ARMANDO SONO SAMUELE, PER CASO HAI INTENZIONE DI VENDERE IL MODELLO E 633 DI BETTIARD?

ATTENDO CORTESE RISPOSTA CIAO


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