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FUTURO https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=21&t=65064 |
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Autore: | celtide [ lunedì 20 agosto 2012, 15:00 ] |
Oggetto del messaggio: | FUTURO |
lancio un'idea, mi rivolgo a qualcuno col fiuto dell'imprenditore moderno e aperto al futuro.....anche solo semplicemente in campo modellistico: avete sentito parlare di una tecnica costruttiva che dire rivoluzionaria è limitativo (è stata definita l'invenzione del millennio, pari a quella della fabbrica e del motore a vapore) , consistente nel riprodurre fedelmente anche a distanza oggetti tridimensionali con perfezione assoluta? Attraverso delle particolari stampanti 3D? C'è nessuno, che abbia voglia di approfondire l'argomento e pensare a cominciare ,costruendo un prototipo di un semplice carro a sponde basse (mi sembra il modello P), e attraverso un procedimento di scansione, renderlo disponibile (a pagamento ovviamente) a chi, stando a casa sua, voglia scaricarselo e "crearlo" attraverso la sua stampante 3D? Magari in kit? Mi rivolgo anche alla redazione che mi legge; sarebbe un modo nuovo di vendere i propri kit. Mi direte che queste stampanti hanno costi proibitivi, vero; ma che ci stanno a fare le associaioni di appassionati? Secondo il mio modestissimo parere siamo davanti a qualcosa che cambierà veramente il modo di concepire la produzione e il commercio non solo, ovviamente, nel nostro piccolo mondo. Per saperne di più vi invito a cercare "stampante 3D" "scansione 3D" "progetto reprap" Meditate....gente....meditate Se poi pensate che abbia detto delle baggianate,o che la cosa sia già abbastanza conosciuta, non me ne vogliate.....il caldo è veramente tanto...... "calorosi" saluti |
Autore: | redsmoke [ lunedì 20 agosto 2012, 20:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Quelle stampanti esistono ormai da parecchio, e originariamente sono state usate da enti importanti per eseguire copie di statue per studi e cose del genere, incidono per mezzo di un laser. credo siano anche in prestigiose università . l'idea di utilizzarle per realizzare un modellino può essere carina, ma non ancora accessibile per via dei costi di tali attrezzature, altro che club. provate a pensare alle macchine CNC (tornio a controllo numerico, inserendo il progetto nel computer della macchina questa lo realizza da se, senza nessun operatore a manovrarla), ormai esistono da un pezzo, se ne parla tanto e si usano in campo meccanico ma i prezzi sono ancora alle stelle, e sfido qualunque club a comprare tale macchina, la fattura sarà a 5 zeri (e la prima cifra non è 1). Speriamo che la tecnologia passi oltre e il costo di tale aggeggio scenda di parecchio |
Autore: | patxi [ lunedì 20 agosto 2012, 21:35 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
visto che si tratta di macchinari di alta (a volte altissima) precisione, i costi non possono scendere più di tanto. poi si deve considerare anche che l'uso di tali macchine comporta dei costi non trascurabili, oltre che la gestione degli stessi richiede personale dedicato e istruito. tornando alle stampanti 3D, si potrebbe costruire il master usando tali macchine, e poi clonarlo usando stampi in gomma siliconica e resina, magari affidandosi ad un professionista del settore (per garantire un certo livello di precisione). i costi si potrebbero così "diluire" un poco... sempre tentendo a mente che solo una produzione industriale può mantenere i prezzi a livelli "umani". Francesco |
Autore: | celtide [ martedì 21 agosto 2012, 7:25 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
ma proprio a una produzione industriale mi riferivo; le grandi case o chi per loro(che voglia sfruttare l'idea) che producono i prototipi, magari facendo tutto in Italia, come una volta, e poi, attraverso questi sistemi "infernali", noi ,acquirenti finali, poter "scaricare" e fare nostro il prodotto: vedo la cosa molto interessante per dei kit di montaggio. Io non temo di sbagliare a pensare che non solo nel modellismo ma in quasi tutto il mondo produttivo-commerciale, questo sarà il futuro. Farci le cose in casa, su "licenza". Scusate sempre per questi pensieri bislacchi che solo "Lucifero" sa portare. sempre più "calorosi" saluti |
Autore: | ROBINTRENO [ martedì 21 agosto 2012, 7:51 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Le stampanti prototipatrici da quello che so realizzano gli oggetti spruzzando strato su strato la resina o materiale simile, quindi alla fine del lavoro (piuttosto lento immagino) il pezzo ottenuto non è rifinito con la precisione a cui siamo abituati nel modelismo. Magari nel frattempo le cose sono evolute, ma anni fa queste stampanti non realizzavano altro che oggetti piuttosto grezzi ma comunque utili allo scopo di materialiazzare nelle tre dimensioni un oggetto progettato, senza centri di lavoro o utensili particolari. |
Autore: | alpiliguri [ martedì 21 agosto 2012, 12:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
celtide ha scritto: una tecnica costruttiva che dire rivoluzionaria è limitativo (è stata definita l'invenzione del millennio, pari a quella della fabbrica e del motore a vapore) A me piacerebbe sapere chi è che ha detto una scemenza del genere, perché francamente ne ho sentite tante, ma questa frase le batte tutte.... A parte questo come ben spiegato negli interventi precedenti la tecnica esiste da tempo, è ben conosciuta ed utilizzata dove i le sue importanti limitazioni non sono un ostacolo. Decisamente inutilizzabile per oggetti piccoli e dettagliati come un kit per un modello. celtide ha scritto: le grandi case o chi per loro(che voglia sfruttare l'idea) che producono i prototipi, magari facendo tutto in Italia, come una volta, e poi, attraverso questi sistemi "infernali", noi ,acquirenti finali, poter "scaricare" e fare nostro il prodotto: vedo la cosa molto interessante per dei kit di montaggio. Io non temo di sbagliare a pensare che non solo nel modellismo ma in quasi tutto il mondo produttivo-commerciale, questo sarà il futuro. Farci le cose in casa, su "licenza". Lo sai che oggi stampare il pezzo con le macchine a stampaggio termoplastico è la parte insignificante del costo totale? Il grosso è la progettazione e la realizzazione dello stampo, una volta preparata la macchina stampare 100 o 10.000 pezzi fa poca differenza, anche il costo della materia prima è insignificante. Come puoi immaginare che sia conveniente una stampante 3D a casa di ogni modellista, che si compra il progetto, piuttosto che una sola macchina che sforna 10.000 pezzi tutti uguali ? Mai sentito parare di economie di scala? Penso che la tua visione del futuro sia totalmente irrealistica e contraria a qualunque legge dell'economia e della produzione. Del resto il mondo è pieno di gente più intelligente di me e con maggior spirito imprenditoriale, se fosse interessante qualcuno ci si sarebbe già buttato dentro, le informazioni e le macchine sono disponibili a tutti da tempo. Ciao, alpiliguri. |
Autore: | celtide [ martedì 21 agosto 2012, 13:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Eccoti accontentato : tratto da Wikipedia alla voce "stampante 3D" « La stampa tridimensionale rende economico creare singoli oggetti tanto quanto crearne migliaia e quindi mina le economie di scala. Essa potrebbe avere sul mondo un impatto così profondo come lo ebbe l'avvento della fabbrica... Proprio come nessuno avrebbe potuto predire l'impatto del motore a vapore nel 1750—o della macchina da stampa nel 1450, o del transistor nel 1950—è impossibile prevedere l'impatto a lungo termine della stampa 3D. Ma la tecnologia sta arrivando, ed è probabile che sovverta ogni campo che tocchi. » (The Economist, in un Leader del 10 febbraio 2011[3]) Lo so, l'ho detto che è tutta colpa di "Lucifero". "Beatrice", ti supplico fa presto...... Quanto mai, calorosi saluti. |
Autore: | Massimo Biolcati [ martedì 21 agosto 2012, 14:00 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
oddio.. mi sa che il tipo dell'Economist si è fumato paglia umida, è sempre meglio prendere con le pinze le info da wikipedia (addirittura ho trovato scritto che l'ETR 1000 se lo sono comprato a Taiwan e in Giappone ![]() come dice Alpiliguri, la stereolitografia non è più una novità (ha oltre 20 anni) e la qualità del prototipo ottenuto è utile per ottenere rapidamente l'idea del prodotto finito, ma difficilmente è in grado di restituirne le caratteristiche meccaniche finali (le stampanti che lo fanno potendo gestire diversi materiali costano sui 180.000€). Il reprap è più che altro un esercizio di "hacking" tecnologico, un po' come i vari progetti per ottenere una CNC casalinga o lo scanner 3D, la soddisfazione di farsi tutto in casa è grande ma ovviamente il risultato è molto distante da un prodotto industriale. Dubito infine che un qualsiasi progettista sarebbe così "allegro" nel distribuire il progetto (a meno che non sia una Onlus) visto che forse il primo lo pagherebbe, tutti gli altri andrebbero di "copia pirata". Comunque se vuoi provare esistono già "service di stampa 3d", ovvero aziende che la prototipazione industriale la fanno di mestiere e che accettano anche piccoli lavori, se vuoi toglierti lo sfizio.. http://www.shapeways.com/gallery/miniat ... l=36&s=324 gli mandi il 3D e loro ti fanno il preventivo (e scoprirai che non è così facile fare un 3D per la prototipazione..) ciao Massimo |
Autore: | celtide [ martedì 21 agosto 2012, 14:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
grazie Massimo della tua cortese e tecnica risposta (la cortesia e l'educazione non guastano mai) Sicuramente oggi è forse presto per poter parlare di un utilizzo economico del sistema, i costi sono ancora alti, ma io credo che in pochi anni tanta innovazione ci sarà che permetterà cose che avranno un impatto straordinario sul modo di concepire la produzione, la distribuzione e la commercializzazione delle merci, che oggi è difficile immaginare (non per niente ho titolato il filetto "futuro"). Perchè definire tutto ciò irreale o addirittura "scemenza"? Io starei attento nell'azzardare giudizi affrettati. Mi viene in mente l'inizio della telefonia mobile, quando i pochi fortunati, che potevano permetterselo ,giravano con al collo una sorta di valigetta e io per primo a deriderli. E oggi il cellulare è quasi invisibile e non sono certo passati cento anni. Saluti |
Autore: | alpiliguri [ martedì 21 agosto 2012, 14:38 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Non ho mai detto che la stampa 3D è una scemenza, ho detto che definirla l'invenzione del millennio è una scemenza. Non saprei dirti quale sia, esercizio di scarso interesse perché il progresso è la somma di tanti contributi, ma dubito che in futuro ci si ricorderà della stampa 3D prima della macchina a vapore, della penicillina, del transistor, della conquista spaziale, dell'aereo, dell'energia atomica, di internet e la lista è lunga.... Ciao, alpiliguri. |
Autore: | celtide [ martedì 21 agosto 2012, 14:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Quella che definisci " scemenza" è mia e mi assumo la responsabilità di averla detta. Mi ero scusato in anticipo. Se l'argomento può aver interessato qualcuno, ne sono contento, se no pazienza andrò a bermi una bibita fresca. saluti |
Autore: | ROBINTRENO [ martedì 21 agosto 2012, 15:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Fa caldissimo... |
Autore: | marco_58 [ martedì 21 agosto 2012, 17:02 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
Meglio della stampante 3D fanno le fresatrici a 5 assi (anche 7, ovviamente interpolati), solo che generano parecchio materiale di scarto: si parte dal blocco grezzo per arrivare al pezzo finito, pure scavato all'interno. Le stampatrici per plastica costano parecchio (è un attimo arrivare a 1.000.000 di Euro), ma si può arrivare anche a tre stampate al minuto, anche di più pezzi per volta, con una precisione da fare invidia al miglior cesellatore orafo. In più non si fa scarto: gli sfridi si riutilizzano di nuovo. E oggi ci sono pure le stampatrici a colori multipli o/e tipi di plastica diversi: il pezzo diventa un monoblocco. Come già scritto a costare sono: progetto, stampo ed apparecchiature accessorie allo stampo. Solo nel campo odontoiatrico si stanno usando le stampanti 3D, però il dentista sappiamo tutti quanto vuole anche solo per un dente artificiale. E poi non basta la stampante 3D, ci volgiono anche tutte le mavvhine per la rifinitura e l'indurimento. Infine, i centri di lavoro a lavorazioni multiple, ormai hanno ben più di mezzo secolo, quelli a comando elettronico almeno 30 anni. |
Autore: | gavino 633 [ martedì 21 agosto 2012, 17:55 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
argomento da off topic!! ![]() |
Autore: | alessandro_danti_GMFF [ domenica 26 agosto 2012, 12:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: FUTURO |
...mi sono interessato all'argomento da qualche mese per vedere se una produzione in quantita' limitata fosse fattibile con le varie tecniche di prototipazione rapida e simili. Alla fine di tutti i conti (piuttosto approfonditi, al livello di "ci si riesce a tirare fuori lo stipendio per due persone?"), il risultato e' che non si riesce ad essere competitivi con la "classica" iniezione termoplastica. Anche alcuni progetti realizzati da varie comunita' forumistiche qui in Svizzera, hanno evidenziato la necessita' di un'ulteriore lavorazione manuale finale (con alcune tecniche) o comunque sia a costi non paragonabili a modelli di produzione industriale. Mettiamola cosi': se si ha a disposizione uno di questi strumenti di prototipazione rapida e si riesce ad avere del "tempo d'utilizzo" e materiali ad un costo relativamente basso, si puo' pensare di realizzare per se' stessi un vagone od un modello che nessuno realizza. Ma per fare dell'artigianato e avere un secondo lavoro o addirittura buttarsi a pieno in questa attivita', e' una cosa secondo me non fattibile. Quindi ritorno al punto di partenza: o fotoincisione, dove il grosso del lavoro e' manuale ma i costi di installazione sono bassi, oppure produzione industriale, dove il grosso dei costi e' nella progettazione degli stampi e la produzione di quest'ultimi, ma con un costo per pezzo molto basso. Questa e' la mia esperienza dopo qualche mese di ricerca attiva sull'argomento. Probabilmente ci sono altre soluzioni, ma non essendo un progettista industriale, non ho l'esperienza ne' conoscenza approfondita dell'argomento... A. |
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