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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: ma quanto mi costi?
MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 18:27 
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Iscritto il: domenica 15 gennaio 2006, 21:55
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Dall'analisi degli trhead risalta il fattore economico in primis,modelli troppo cari,ditte ingorde,negozianti che non applicano lo sconto...etc.Fermo restando che si segnala realmente un'eccessivo costo del denaro e che quindi non solo i trenini risentono di questa crescente inflazione,ma di tutto ciò di cui abbiamo bisogno dal cibo alle medicine,dall abbigliamento all'arredamento per non parlare degli affitti e degli immobili,mutui che riprendono a crescere,prestiti onerosi e specchietti per le allodole,ma una domanda ve la devo fare e voglio vedere se la pensate come me: ma non sarà per caso che abbiamo i stipendi molto più bassi nei confronti della media europea,e che quindi tutto ci appare più caro,mentre forse con dei stipendi allineati tutto sarebbe nella norma,se prima trovavi un'auto usata a 8 milioni,ora te ne chiedono 8000 euri,se trovavi il pane a 1500 lire al kilo,ora lo trovi a 1,50 euro,se una carrozza prima la pagavi 50000 ora la paghi 50 euro,ma se prima guadagnavi 2 milioni,ora dovresti guadagnarne 2000 euro,invece lo stipendio non è crescito come l'euro ma effettivamente si è dimezzato,però visto in che acque naviga il nostro paese,è gia un privilegio avere un posto di lavoro,e in attesa di tempi migliori non resta che approfittare della tredicesima per poterci comprare una loco e una carrozza se avanza qualcosa dalle spese mensili,chi si accontenta gode e i nostri trenini hanno più valore.

Marco Longobardi


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 18:35 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Eccome! Io, con 1200 euro al mese ora non riesco a togliermi gli stessi sfizi che mi toglievo 6 anni fà, quando prendevo 1.900.000 lire! Potevo permettermi più loco, vacanze e weekend, di oggi! Rispetto ai tedeschi che hanno sicuramente un costo della vita più alto, ma lo stipendio circa il doppio dei nostri, hanno sempre qualcosina d'avanzo a fine mese. Noi no!
Comunque anche questo, purtroppo è uno di quei discorsi che abbiamo affrontato miliardi di volte senza mai cavarne nulla! (sigh).
Ciao Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 18:49 
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Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 17:39
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Località: San Martino Buon Al.
Concordo con Torrino, ma occorre dire una volta per tutte che poco dopo l'entrata in vigore dell'euro, e maggiormente oggi, l'Italia è il Paese in cui la vita costa di più al mondo. Con questo non voglio condannare l'euro e chi l'ha introdotto, anzi, solo che non voglio cadere nell'imboscata di politica economica in cui caddi tempo fa con qualche difensore malevolo...., tuttavia le testimonianze dei turisti (ed io ne vedo molti contiunamente) e le notizie che ci giungono dai vari mercati confermano questa realtà. Per cui cari amici non rodiamoci il fegato e facciamo modellismo puro. Saluti circolari. :? :!:


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 20:37 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
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Località: Fabriano
Oh! Neanche i tedeschi vengono in Italia come prima!
Una volta Senigallia, da maggio a settembre era bionda e "roscia", ora forse si contano sule dita di una mano!
Per l'euro, forse un controllo dei prezzi avrebbe fatto bene.
Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 20:40 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Tutto vero! Se poi pensate anche a quanto è difficile trovare un lavoro "vero" e farsi una posizione...


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MessaggioInviato: martedì 19 settembre 2006, 20:47 
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Nome: Fabrizio Ferretti
Iscritto il: sabato 14 gennaio 2006, 16:31
Messaggi: 7518
Località: Fabriano
G-master, ti capisco, io, difatti, mi ritengo uno di quelli fortunati, che tra dodici anni finisce anche di pagare la sua casa, che non gliene frega niente della macchina nuova, che si toglie anche le sue piccole soddisfazioni, ma che ha anche imparato a farsi le cose da solo, per diletto, ma soprattutto per necessità. Quanto costa un idraulico, od un falegname? Un tecnico per riparare la lavatrice? La caldaia?
Ho la fortuna di avere un po' di abilità con le mani, e se posso la uso.
Saluti fortunati.
Fabrizio Ferretti.


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MessaggioInviato: mercoledì 20 settembre 2006, 9:45 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:16
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Località: Castellanza (Varese)
Concordo. Tutto vero.

Va detto però che nessuno dei cittadini Italiani, dal giorno in cui introdussero l'euro, ha monitorato i prezzi Lire/euro esposti sulle merci in vendita permettendo a tutti gli operatori del commercio di approfittarsene della confusione generatasi in quel periodo per fare quel che volevano.

Prodotti venduti a 10.000 lire = 10,00 Euro
Prodotti venduti a 20.000.000 di lire venduti a 20.000,00 euro.

Quando c'erano i saldi in lire il cartello più basso era "Tutto a 10.000 lire" Ricordate? Oggi è "Tutto a 10,00 euro" e non a 5,00 euro

Gente che vedeva un paio di scarpe che costavano 120.000 con fuori il prezzo a 120,00 euro che diceva "però....poco!!!"

Una loco che costava 150.000 lire oggi costa 180,00 euro.

Nessuno ha insegnato agli Italiani a fare la corretta valutazione dei prezzi.

Non sono gli stipendi bassi. Sono i prodotti che sono aumentati di oltre il 100% e quando la Confconsumatori suonò il campanello d'allarme, gli esperti dissero che non era vero. Ovvio!!! Gli addetti ai lavori guardano i prezzi del cosiddetto paniere (latte, burro, pane, lettori CD e un sacco di altre minchiate inutili che non sto ad elencare). Tutto il resto non lo prendono nemmeno in considerazione.

Esempio. Un litro di latte, prodotto inserito nel paniere, costava nel 1999 2.100 lire pari a euro 1,09. Oggi costa 1,32 pari a 1.543 lire. Lo Yogurt confezione da 2 vasetti da 125g non inserito nel paniere costava 1.200 lire pari a 0,62 euro. Oggi costa 1,50 euro pari a 2889 lire.

Figuriamoci il resto!!! Una lavatrice di merda la portavi a casa con 250.000 lire. Oggi minimo ti costa 250,00 euro.

A quel tempo nessuno fece niente per fermare il fenomeno. Oggi ovviamente ne paghiamo le coseguenze.

Saluti

Mario e656


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MessaggioInviato: mercoledì 20 settembre 2006, 22:06 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 18:55
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Cita:
A quel tempo nessuno fece niente per fermare il fenomeno

e perchè avrebbero dovuto, dato che così facevano gli interessi del proprio elettorato?


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MessaggioInviato: giovedì 21 settembre 2006, 23:19 
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Iscritto il: giovedì 26 gennaio 2006, 22:24
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Mi permetto di suggerire un fattore sempre poco discusso: l'andamento demografico.
La popolazione invecchia e questo influenza pesantemente i consumi.
Io sono nato agli inizi degli anni '60, quando si viaggiava su livelli di 1.000.000 di bambini nati ogni anno; ora siamo su circa 550.000. Questo significa che in assoluto ci sono meno giovani, che sono notoriamente i maggiori consumatori. La popolazione e' complessivamente stabile per via degli anziani che aumentano percentualmente sempre di piu' (per fortuna!), ma queste sono persone che consumano poco, ed anche per via degli extracomunitari, che ovviamente pero' sono persone almeno inizialmente a bassa capacita' di spesa.
Non ho mai visto in giro vere statistiche di vendita annuali comparate, ma immagino perche' il dato sia poco "gratificante" per l'economia, e quindi non pubblicabile. Se i volumi assoluti di merce venduta annualmente diminuiscono, coloro che campano su quella merce (produttori e dettaglianti) non possono fare altro che aumentare i prezzi per mantenere anno per anno lo stesso livello di incasso. E questo almeno finche' il prezzo non diventa insopportabile (ed allora sono cavoli amari)
Questo ragionamento impatta principalmente quei beni non soggetti a mode od a forte innovazione tecnologica: ad esempio gli alimentari.
Se un adulto mangia 6 Kg di pasta al mese ed un anziano solo 4, e se gli anziani sono il 20% della popolazione, e' chiaro che 100 italiani consumano mediamente 560 Kg al mese; ma se la proporzione passa a 60% di adulti e 40% di anziani, allora il consumo medio di quei 100 italiani medi passa a 520 Kg al mese. Ed a questo meccanismo non c'e' scampo, a meno che non si convinca l'adulto e l'anziano (difficile) a mangiare piu' pasta, oppure non si riesca a convincere gli extracomunitari islamici ad abbandonare cuscus e kebab per passare a spaghetti e fettuccine.

Sicuramente l'euro ed i furbetti del cambio hanno peggiorato la situzione, ma il trend sarebbe stato lo stesso anche se fosse rimasta la lira.

Saverio


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 8:23 
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Iscritto il: giovedì 15 giugno 2006, 23:17
Messaggi: 305
Località: COMO
Ci risiamo con la storiella dell'EURO.
Premesso che la gran parte di noi puo trovarsi in dificoltà col bilancio personale, vorrei che tutti si rendessero conto che la colpa non è certo dell'euro ma dei soliti scrocconi !!!!!!!!!! :evil: si , proprio loro, quelli che quando te li devono dare il cambio si fa a 2000 lire e quando li devono prendere a 1000 lire :twisted: e si giustificano cosi': e' colpa dell'euro, del petrolio, delle matrerie prime e ..................dell11 settembre!!!!!!!!!!!!!! :twisted: :twisted: :twisted:


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 10:18 
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Iscritto il: mercoledì 18 gennaio 2006, 15:59
Messaggi: 1501
Località: Brescia
Sia chiaro che non voglio esprimere giudizi politici.Ma la manovra del passato governo fu chiara e lampante e solo i finti populisti si affannarono a dire che era colpa del cambio,delle torri gemelle....La strategia politica era quella di tutelare i redditi a partita IVA.Ci sono due sistemi per aumentare i redditi di questi:O aumenti il valore finale del prodotto,o abbatti il costo del lavoro.Poichè quest'ultimo non lo puoi fare immediatamente a meno di avere tensioni sociali,è molto più facile agire sul valore del prodotto.L'introduzione dell'Euro fu la molla che diede inizio a questa strategia.E allora via subito il doppio prezzo,via gli Osservatori dei prezzi(furono tutti smantellati,via a statistiche ISTAT "addomesticate" che ti dicevano che non era vero che i prezzi salivano.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti:Chi produce reddito avendo partita IVA oggi non ha assolutamente problemi(anzi magari gli si è dimezzato il costo del lavoro di eventuali dipendenti) e comunque l'aumento di costo è supportato dal raddoppio delle entrate(1.000 lire = 1,00 €uro).
Chi produce reddito a libro paga l'ha preso fisicamente nel lisca essendoglisi dimezzato il suo potere d'acquisto.
Lungi da me comunque criticare una categoria piuttosto di un'altra,ma questa è la situazione,anche per i nostri treni.


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 10:28 
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Iscritto il: mercoledì 15 marzo 2006, 11:02
Messaggi: 151
cortez ha scritto:
Ci sono due sistemi per aumentare i redditi di questi:O aumenti il valore finale del prodotto,o abbatti il costo del lavoro.Poichè quest'ultimo non lo puoi fare immediatamente a meno di avere tensioni sociali,è molto più facile agire sul valore del prodotto.L'introduzione dell'Euro fu la molla che diede inizio a questa strategia.
Cortez, quanto affermi non è certo un parere politico, bensì una riflessione razionale, anche piuttosto semplice, su cui mi trovi perfettamente d'accordo
Stefano


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 11:04 
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Messaggi: 305
Località: COMO
cortez ha scritto:
Sia chiaro che non voglio esprimere giudizi politici.Ma la manovra del passato ....questa è la situazione,anche per i nostri treni.


Io non sarei riuscito a spiegarmi meglio!
E. come dici tu, e' un dato di fatto, non un pensiero politico come alcuni sostengono :x


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MessaggioInviato: venerdì 22 settembre 2006, 21:00 
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Cita:
Il risultato è sotto gli occhi di tutti:Chi produce reddito avendo partita IVA oggi non ha assolutamente problemi(anzi magari gli si è dimezzato il costo del lavoro di eventuali dipendenti) e comunque l'aumento di costo è supportato dal raddoppio delle entrate(1.000 lire = 1,00 €uro).
Chi produce reddito a libro paga l'ha preso fisicamente nel lisca essendoglisi dimezzato il suo potere d'acquisto.

Perfetto.
L'unica cosa che non mi torna è : è possibile che gli italiani siano esattamente divisi in 50% che produce reddito avendo partita IVA e 50% di lavoratori dipendenti? Tutto sommato me lo auguro, perchè altrimenti tra i secondi c'è una forte percentuale di contenti e coglionati, visto che hanno continuato a votare per chi li ha ridotti in braghe di tela.


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