Riccardo Giangualano ha scritto:
(Teoria) Usare un motore coreless ? Mi pare che con diametri molto piccoli riescano ad avere prestazioni superiori ai classici "can motor", specie ai bassi voltaggi. Sono forse intrinsecamente più delicati però...
Non è indicato per tutte le applicazioni in analogico puro, ci vuole sempre uno specifico motore, che è meglio funzioni ad un unico regime.
Per loro utilizzo, quando serve la velocità variabile, è indicato il pilotaggio in PWM, quindi nel caso dei trenini rende quasi obbligatorio il decoder, quindi il digitale.
Poi, quasi tutti (per non dire tutti), non gradiscono l'accopiamento diretto ad una vite senza fine, il che restringe parecchio i casi di utilizzo nei trenini, salvo avere meccaniche costruite diversamente.
Il problema delle meccaniche simili alla 772 è quello di avere un accoppiamento troppo corto tra motore e riduttore, quindi c'è un angolo troppo ampio tra i due alberi, il che non giova al motore: le perdite in una trasmissione cardanica corta, come quelle in uso nei trenini, in parecchi casi si porta via alcune decine di punti percentuali di coppia.
Il cardano ideale dei trenini, dovrebbe avere il centro di rotazione del giunto sferico in asse con il centro di rotazione del carrello, e angolo di non oltre 15 gradi; ma siccome abbiamo il giunto a bicchiere ...
Giusto per, ho sostituito il cardano a bicchire con quello a snodi in una 663: c'è una bella differenza, peccato non non nè trovi altri, perche pare non più prodotto e quindi presente nei ricambi.