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| Rimotorizzazione vecchie loco Rivarossi https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=21&t=9195 |
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| Autore: | Gianfranco [ martedì 7 novembre 2006, 22:43 ] |
| Oggetto del messaggio: | Rimotorizzazione vecchie loco Rivarossi |
Ciao a tutti. Anni fa, dopo una convivenza durata molto tempo nella mia collezione tra vecchi modelli Rivarossi in scala 1:80 e i modelli più recenti in 1:87 che prendevano sempre più piede, decisi di eliminare...una parte della mia vita: cioè i modelli che da sempre mi accompagnavano e, quindi, i vecchi Rivarossi in 1:80. Ora, per dirla in poesia "... venuto a sera del viver mio" sono stato preso dalla voglia di riavere almeno qualcuno dei vecchi convogli a suo tempo alienati e mi trovo, ora, in possesso di un certo numero di carrozze e carri della vecchia Rivarossi. Ho recuperato anche una 835, un 646, un 444, un 636, un 424 e un 656, una 691, una 685 ed una 747 che ogni tanto faccio circolare sul mio tracciato: questo mi ha fatto ricadere nello sconforto provato già qualche decennio fà quando paragonavo il funzionamento delle loco Rivarossi e i Roco che, piano piano, prendevano posto nel mio parco macchine. Ed arrivo al motivo di questa mia: qualcuno ha realizzato o sarebbe capace di realizzarmi una rimotorizzazione delle loco Rivarossi che sono attualmente in mio possesso? Il mio obiettivo sarebbe quello di avere un funzionamento "alla Roco" di tali locomotive e che potrebbe spingermi a vendere, di conseguenza, tutto ciò che ho in 1:87. Qualcuno può aiutarmi? Grazie. Gianfranco |
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| Autore: | ciccio [ mercoledì 8 novembre 2006, 9:37 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Gentilissimo, se guardi fra gli arretrati di TTModellismo, troverai l'articolo che descrive il lavoro fatto da un modellista e contiene anche le informazioni che ti interessano. Prova a vedere e' molto interessante. Saluti |
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| Autore: | Gianfranco [ mercoledì 8 novembre 2006, 20:43 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Qualcuno sa qual'è il numero di cui parla ciccio o può aiutarmi nella rimotorizzazione? Grazie |
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| Autore: | Gabriele [ mercoledì 8 novembre 2006, 20:48 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
22 e 23 |
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| Autore: | Gianfranco [ mercoledì 8 novembre 2006, 21:58 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Grazie, Gabriele. |
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| Autore: | Alessandro FAV [ giovedì 9 novembre 2006, 10:28 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
In via del tutto generica, le macchine a vapore necessitano della sostituzione del motore con altro di maggiori qualità , tipo un Faulhaber acquistato a poco prezzo e montato nel tender, mentre per le loco elettriche si può sostituire la vite senza fine per montarne una ad 1 principio: si dimezza la velocità che generalmente è da "pista Policar", e si ottiene una marcia lenta più realistica. Poi bisogna valutare caso per caso a seconda del rapporto di trasmissione presente nel modello ( non sono sempre uguali a parità di modello riprodotto ) e delle possibilità esistenti all'interno di questo, cioè dello spazio disponibile. Ti dirò che io ho rimotorizzato diverse vaporiere RR, e tra il motore e le prese di corrente che ho aggiunto la marcia diventa qualitativamente buona. Certo non si possono togliere difetti intrinseci come certi "salti" delle ruote causati dal biellismo. Ogni modello ha le SUE rognette, e va curato in modo assolutamente "personale", alla fine però riesci ad avere soddisfazione. Se hai bisogno di consigli chiedi pure. |
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| Autore: | Gianfranco [ giovedì 9 novembre 2006, 12:23 ] |
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Grazie per i suggerimenti, Alessandro, ma, così come mi dici tu, ho l'impressione che mi dovrò tenere le loco così come sono in quanto non ho la capacità di effettuare quelle modifiche da te suggerite. Gianfranco |
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| Autore: | Pik [ giovedì 9 novembre 2006, 14:01 ] |
| Oggetto del messaggio: | Re: Rimotorizzazione vecchie loco Rivarossi |
Gianfranco ha scritto: Il mio obiettivo sarebbe quello di avere un funzionamento "alla Roco" di tali locomotive e che potrebbe spingermi a vendere, di conseguenza, tutto ciò che ho in 1:87.
Gianfranco, senza estese ricostruzioni della meccanica, mi sembra un obbiettivo difficile da raggiungere. Tieni conto che, almeno per le vaporiere, i problemi di funzionamento sono dati solo in parte dal motore (a 3 poli, senza volano)ma anche e soprattutto dalle ampie tolleranze meccaniche di ruote, biellismo e perni di manovella, nonchè dalla scarsa demoltiplicazione (da cui la vite senza fine ad 1 principio che diceva Alessandro) ed alle poche prese di corrente per polo. Io ho ottenuto qualche miglioramento passando semplicemente al digitale alcune delle "vecchiette", e così è facile ridurre la velocità ad una gamma al di sotto di quella transonica, nonchè tenere i fanaloni accesi ma regolati fiochi, etc. etc. Però ho aggiunto prese di corrente, pena il solito funzionamento a singhiozzo. Vedi: www.dccworld.it/index.php?page=dccprati ... gr625.html Un'altro amico ha fatto lo stesso con una articolata elettrica: www.dccworld.it/index.php?page=dccprati ... 6_180.html Tuttavia il funzionamento, pur se accettabile, rimane comunque inferiore a quello di una loco moderna. |
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| Autore: | Alessandro FAV [ giovedì 9 novembre 2006, 19:25 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Se hai delle vaporiere con il motore nel tender il lavoro è sufficientemente semplice anche per chi non ha mai fatto niente; altri tipi di interventi sono di difficoltà superiore e richiedono un minimo di attrezzatura adatta. Ti darei la disponibilità ad aiutarti, ma siamo agli antipodi della nostra bella Italia... |
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| Autore: | Gianfranco [ venerdì 10 novembre 2006, 0:28 ] |
| Oggetto del messaggio: | |
Grazie a tutti, credo che mi terrò le loco così come sono o, al massimo, le smotorizzo e, quelle che scorrono meglio, le uso in finta doppia trazione. Un peccato questa fine ingloriosa per delle loco che hanno fatto sognare per decenni noi ultracinquantenni e alle quali tutti siamo affezionati. Grazie, in particolare, ad Alessandro per la sua disponibilità ma questo è il guaio dell'Italia: è troppo lunga. Cari saluti a tutti. Gianfranco |
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