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Ritmi insostenibili....almeno per me https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=21&t=942 |
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Autore: | Spirit [ sabato 4 febbraio 2006, 8:40 ] |
Oggetto del messaggio: | Ritmi insostenibili....almeno per me |
Molto probabilmente in questo post andrò a trattare un argomento trito e ritrito e tritato ancora ma mi sembra giusto riportare la vostra attenzione su questa cosa. Ultimamente stanno uscendo modelli a ripetizione e a brevissima distanza gli uni dagli altri...pensate al cofanetto IC Plus della ACME (da me acquistato) seguito dopo 2 settimane dal primo set Cisalpino "Canaletto" a cui nel giro di 5 giorni si è aggiunto il set di completamente e la 464 FER. Personalmete mi è impossibile sostenere tali ritmi di consegna della merce sia a livello economico (con 750 euro al mese si fa poca strada) che a livello personale...nemmeno il gusto di prendere 4 carrozze che te ne piantano lì altre 6 e via andare senza posa. Personalmete credo che questo modo di agire, per quanto possa essere commercialmente aggressivo e vincente, per l'utente finale della catena sia un cappio al collo in quanto non si ha il tempo di togliersi una soddisfazione che subito te ne mettono lì un'latra e un'altra ancora. Troverei invece più giusto fare le cose con delle tempistiche più umane e con consegne più dilazionate in modo da consentire a tutti un'acquisto più sereno e portatore di maggiori soddisfazioni. E questa è una cosa che vale per ACME ma nache per tutti gli altri produttori.... |
Autore: | luigirob [ sabato 4 febbraio 2006, 9:33 ] |
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Giusto, erano più belli i tempi in cui la Rivarossi ci faceva gustare i suoi splendidi modelli in 1:80: allora si che si spendeva poco ![]() |
Autore: | il signor (Riva) Rossi [ sabato 4 febbraio 2006, 9:49 ] |
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se hai un negoziante che ti conosce puoi fare come faccio io.........pagamenti in comode rate mensili!! ![]() |
Autore: | ciortato [ sabato 4 febbraio 2006, 9:58 ] |
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Personalmente quando posso comprare allora compro, altrimenti pazienza, al più vendo dei modelli che posseggo in vetrina e che sono sicuro non userò mai, e reinvesto il ricavato in modelli che più possono interessarmi. Al primo posto, ovviamente, può sembrare una banalità , nonostante ami il fermodellismo ed i treni in maniera sviscerata, devo mettere sempre il bilancio familiare. Le ditte ovviamente devono vendere ed un pò di scelta in più per chi acquista non fa mai male. Ci sono solo da fare delle scelte di campo (o meglio di ...... ambientazione) per evitare un altrimenti inevitabile collasso economico. Saluti Gianni |
Autore: | zug77 [ sabato 4 febbraio 2006, 10:36 ] |
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scusate... posso fare l'avvocato del diavolo? ![]() ciao alberto |
Autore: | lucaregoli [ sabato 4 febbraio 2006, 10:56 ] |
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Qualche trediosa riflessione sull'argomento.... Sono abbastanza d'accordo con quanto scritto: meglio molte novità che niente. Il fatto è che il mercato è molto cambiato rispetto ad una volta: oggi o compri un modello quando esce, oppure sei abbastanza certo di non trovarlo più già dopo pochi mesi. Infatti tenere merce immobilizzata costa e giustamente tutti vogliono lavorare a magazzino zero. Altro problema (e qui chi si intende di marketing dovrebbe pensarci) è che vendere in Italia a 4 gatti (ricordiamolo siamo pochissimi) modelli nuovi ogni poche settimane porta in fretta alla saturazione dei budget familiari con ricadute negative sui volumi di vendita. Quindi si producono modelli in serie sempre più limitate con aumento dei costi complessivi per l'ammoratamento di progettazione e stampi. Di questo passo si rischia di indebolire un mercato già molto sensibile all'andamento dell'economia generale (i nostri amati trenini non sono un genere di prima necessità e quindi se non ho soldi do la precedenza a generi più necessari). Quindi sarebbe molto positivo ricorrere a produzioni stabili nel tempo che permettano di trovare sugli scaffali del negozio un modello per almeno un paio di anni dando l'opportunità a tutti di procrastinare di qualche mese un acquisto che altrimenti non potrebbe esserci visto l'impegno economico necessario a sostenere il tutto subito. Come di consueto anche quest'anno ho programmato gli acquisti di materiale nuovo. Pur non essendo ancora a conoscenza della produzione del binato breda e della 740 ho raggiunto un cifretta a dir poco imbarazzante. Saluti ipotecati Luca |
Autore: | Alessandro FAV [ sabato 4 febbraio 2006, 11:07 ] |
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Credo che il problema non sia nel numero eccessivo delle novità , quanto piuttosto nel fatto che questi modelli poi restino disponibili nel tempo, cioè che non si persegua sempre quella politica di produrre numeri chiusi di modelli, e chi li ha acquistati nel momento in cui sono usciti, bene, altrimenti si resta senza. Capisco che "fare magazzino" costa, però con i tempi che corrono, voglio vedere quanti si possono permettee di acquistare tutto quel ben di Dio che esce. Rimbalzando sulla battuta dei "bei tempi dell'1/80 Rivarossi", riporto che era piacevole, nonchè procurava una certa "sicurezza", sfogliare i cataloghi e vedere confermati negli anni i modelli prodotti, che potevi perciò acquistare anche diverso tempo dopo il loro lancio sul mercato. Anche perchè tutti compiono uno sviluppo, modellisticamente parlando, che nel tempo porta ad apprezzare quello che magari prima non interessava, creando potenziali nuovi clienti di modelli non più novità . |
Autore: | R302 [ sabato 4 febbraio 2006, 11:17 ] |
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Se fate collezionismo, dovete scegliere epoca e tema, e questo vale per tutti i tipi di collezionismo. Chi fa francobolli non ha tutti i francobolli del mondo, ma sceglie paese o tema, epoca o amministrazione. Idem per le monete. Se fate auto scegliete la scala, ma anche lì non si può, materialmente, non foss'altro che per le vetrine a disposizione, avere tutto, in tutte le varianti e in tutte le epoche. Io per i treni colleziono quello che potrebbe girare sul mio costruendo plastico e potrei pure spendere un centone per una 772, anche senza motore, ma il binato non lo prendo, non faccio xmpr, non faccio i lunghi espressi, intercity e altro che non potrebbero ambientarsi. Non prendo neppure le loco che in Sicilia non hanno mai girato o che sono puro anni '90, e così tutte le 402 del mondo, per me, sono rimaste sugli scaffali. Ho visto, invece, un Agrigento-Milano con la carozza Y e l'ho cercata per mari e monti pur di averla, così come sono disposto a sminchiare una X per farmi la servizio ristoro della stessa composizione. Siccome faccio anche H0m siciliano sono disposto a delle cifre per avere le Raln60, oppure me le costruisco. Quando sento di fermodellisti che fanno vapore, ma hanno preso la vosslogh di Mehano, dico: embè, che te ne fai, non avrai mai tutto quello che c'era in mezzo! Oppure ognuno si ferma alle macchine che piacciono. Per esempio per le auto in 1:43 faccio così: prendo solo quelle che per me sono significative. Beato che ha i magazzini pieni di scatole con tutto, ma proprio tutto... io non avrei il tempo di godermele. Saluti. Gianmarco |
Autore: | Dr. No [ sabato 4 febbraio 2006, 11:52 ] |
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Sono assolutamente d'accordo con R302. ![]() Gli appassionati di Epoca III/IV, ad esempio, non hanno dovuto affrontare grandi spese, ultimamente... ![]() |
Autore: | Maurizio il Vaporista [ sabato 4 febbraio 2006, 11:52 ] |
Oggetto del messaggio: | Condivido |
Cita: ....oggi o compri un modello quando esce, oppure sei abbastanza certo di non trovarlo più già dopo pochi mesi.... Verissimo...e molto negativo.Può essere anche una causa di disaffezione da parte degli appassionati italiani. Cita: Se fate collezionismo, dovete scegliere epoca e tema, e questo vale per tutti i tipi di collezionismo. Chi fa francobolli non ha tutti i francobolli del mondo, ma sceglie paese o tema, epoca o amministrazione. Idem per le monete. Se fate auto scegliete la scala, ma anche lì non si può, materialmente, non foss'altro che per le vetrine a disposizione, avere tutto, in tutte le varianti e in tutte le epoche. Io per i treni colleziono quello che potrebbe girare sul mio costruendo plastico
Condivido in toto quello che dice il nostro fratello siciliano....nella vita bisogna fare a volte rinunce ed essere realisti. Anche io ho dovuto fare scelte dolorose, come ha detto più su Ciortato....sono arrivato a vendere tutto quello che avevo in continua per comprare solo ed esclusivamente vapore, diesel ed in ultimo trifase (anche se mi sono buttato sui Dualkit di Bissel, un pochino più accessibili). Questo perchè? Perchè con i soldi che ho recuperato dalla dolorosa vendita delle mie loco e elettromotrici in c.c. ho potuto permettermi modelli che non avrei certo potuto prendere, anche in vista del plastico che ho in mente di fare. Lo spazio disponibile del futuro plastico è in una piccola soffitta, quindi ho escluso a priori la riproduzione di una linea a doppio binario con stazione megagalattica percorsa da treni lunghi come un Cisalpino. Riprodurrò una linea di traffico locale, percorsa a volte da qualche sezione di treno importante con una stazione con diramazione di linea trifase e diesel-vapore(magari da parata)....Vedrò. Ovviamente il materiale rotabile è ambientabile fra il 1960 e il 1975, così quando mi stufo del castano isabella metto tutto nelle vetrine e riesumo il grigio ardesia. Inoltre, i rotabili che possiedo da mettere dietro alle loco sono quanto di più caratteristico girasse su una linea locale sgangherata,quindi ho un mucchio di modelli elaborati da me, ho parecchi modelli Sagi, che danno quella caratteristica aurea di "antico" e che non sono mai stati riprodotti da nessuno, tipo il "Carnera" FDiz , il postale a tre assi Uy 2000, kle carrozze tipo 35000 e così via..... Alessandro (FAV) quando scrive non mi stupisce più di tanto, semplicemente perchè è sempre e totalmente in sintonia col sottoscritto, che sa come la penso. Ciao Ale ti verro a trovare presto come promesso! Un saluto a tutti. Maurizio |
Autore: | DRG [ sabato 4 febbraio 2006, 14:23 ] |
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Il vero problema non sono le tante novità , quanto la reperibilità delle stesse nel tempo. E' una cosa piuttosto odiosa sapere che certe cose se non le compri subito non le trovi più. Ed è il motivo per cui mi sto disaffezionando dallo stile italiano per lo stile tedesco, in particolare per le cose riprodotte da Fleischman, che ha un catalogo costante nel tempo. |
Autore: | il signor (Riva) Rossi [ sabato 4 febbraio 2006, 15:19 ] |
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DRG ha scritto: Il vero problema non sono le tante novità , quanto la reperibilità delle stesse nel tempo. E' una cosa piuttosto odiosa sapere che certe cose se non le compri subito non le trovi più. Ed è il motivo per cui mi sto disaffezionando dallo stile italiano per lo stile tedesco, in particolare per le cose riprodotte da Fleischman, che ha un catalogo costante nel tempo.
sante parole!!!! |
Autore: | Sin [ sabato 4 febbraio 2006, 15:19 ] |
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Personalmente l'attuale sistema sta causandomi una sorta di crisi di rigetto. Purtroppo trovo attraente sempre qualcosa. Pur facendo la continua ho lo spirito del marklinista che è, generalmente, abituato a fregarsene di epoche, temi e minchiate varie e compra quello che gli piace, ma almeno in alternata qualche limite lo ha. Fatto in continua però, con tutte le ditte che ci sono e la corsa ad arraffare tutto e subito se no lo perdo, la cosa inizia a crearmi un senso di disgusto e non a caso la ditta che oggi amo di più è la fleishmann che ha il catalogo più stabile e produce una grossa novità all'anno. Per me erano bei tempi quelli del catalogo RR in cui c'erano sempre le stesse cose con una novità ogni 5 anni. |
Autore: | centu [ sabato 4 febbraio 2006, 15:29 ] |
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Autore: | Torrino-Pollino [ sabato 4 febbraio 2006, 16:46 ] |
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Ciao ragazzi, ho letto i vari commenti, ed anch'io vorrei unirmi a voi. Si stà perdendo il senso della misura, quel gusto nell'attesa delle novità , materiale che sparisce dopo pochi giorni, non c'è più entusiasmo, emozione, sembra un'atmosfera asettica. Boh... Forse dovremmo affrontare seriamente l'argomento con produttori e riviste del settore. Fabrizio Ferretti. |
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