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scivolo elettrificato
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Autore:  andreachef [ venerdì 9 marzo 2018, 8:13 ]
Oggetto del messaggio:  scivolo elettrificato

Ho provato a cercare in rete inserendo questo termine , ma non ho trovato nulla ;
tempo fà avevo visto da qualche parte un'autocostruzione per uno scivolo con basamento in vetronite elettrificato come le rotaie che serviva per inserire i rotabili nei binari ,
qualcuno mi può aiutare ?
grazie
Andrea

Autore:  marco_58 [ venerdì 9 marzo 2018, 8:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

In commercio non credo che esista, ma farlo è semplice: basta copiare uno di quelli commerciali.
Le forme e la guida centrale seno gli stessi, la parte in rame va divisa creando due piste sulle quali appoggiano i bordini, la parte in mezzo isolata deve essere circa 5 mm.
L'ho fatto anni fa, ma non ho né disegni né foto, ed ora e nella sede SAFRE.

Autore:  Zampa di Lepre [ venerdì 9 marzo 2018, 8:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Te lo puoi fare in velocità partendo da una basetta in vetronite di adeguata lunghezza

Fermo restando che il raccordo col binario te lo devi sagomare tu a tuo gusto (prendi esempio dagli scivoli normali per esempio) per la vetronite
puoi operare così:
- col dremel fai una incisione in senso lungitudinale per mangiarti la superficie in rame (in modo da creare due zone isolate);
- incolli un profilatino di plasticard a sezione quadra (diciamo 2x2 mm ... ma dipende quello che hai in casa e che modelli usi) in corrispondenza dell'incisione (serve ad evitare che il modello, sopratutto nella parte larga dello scivolo si metta di traverso creando corto ... in questo modo le ruote stanno o di qua o di la);
- altri profilatini (anche metallici, l'altezza dovrebbe essere minore o uguale a quella dei bordini in uso) a fare da guida ruote verso l'appoggio sulla rotaia;
- fili di alimentazione saldati sulla vetronite.

Ovviamente il modello appoggiato sulla vetronite prendera corrente tramite i bordini, potrai cosi alimentarlo e farlo scendere sul binario "con le sue ruote").

Metodo alternativo: due lastre o striscie di ottone, spessore 0,5 mm, incollate su una lastrina di plasticard (o altro materiale isolante) e ovviamente lasciate separate per la lunghezza .... il resto è identico a sopra.

Detto questo ... ti puoi sbizzarrire nella forma e nella sistemazione.

NB: lo stesso oggetto o un "fatt'apposta" analogo è ottimo anche come binario di programmazione ... evita la rogna di stare a sistemare le loco tutte le volte

Autore:  gfqgi [ venerdì 9 marzo 2018, 8:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Mi sembra che Proses ne abbia uno.
Saluti
G.Q.

Autore:  andreachef [ venerdì 9 marzo 2018, 13:01 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Un ringraziamento a tutti per le risposte ;
prossimamente ( ma quanti lavori inizio e non finisco :shock: :shock: :( :( )
vedrò come procedere ;
ho quello in plastica Lima , lo userò come guida
grazie
Andrea

Autore:  Zampa di Lepre [ venerdì 9 marzo 2018, 13:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

... suggerimento: aumenta la lunghezza !! ... diciamo più di una big boy (altrimenti basta quello a mano).

Autore:  andreachef [ venerdì 9 marzo 2018, 19:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Cita:
... suggerimento: aumenta la lunghezza !! ... diciamo più di una big boy (altrimenti basta quello a mano).
Messaggio Inviato: ven mar 09, 2018 13:19

eh sicuro !!
la Big Boy non la ho...ma gli scivoli commerciali sono fatti per mettere un carrello alla volta e far scivolare il modello sui binari ;
io vorrei costruire qualcosa dove appoggiare il modello intero e poi dare corrente e vederlo salire sui binari senza aiuto.
Grazie
ciao

Autore:  Mario (To) [ venerdì 9 marzo 2018, 20:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

gfqgi ha scritto:
Mi sembra che Proses ne abbia uno.
Saluti
G.Q.


https://proses.com/prestashop/tools-testers-cradles-rolling-roads-/199-hooo-powered-railer-for-locos-coaches-and-wagons.html

Autore:  Zampa di Lepre [ venerdì 9 marzo 2018, 22:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Non male ... ed il prezzo non è molto distante da quanto costerebbe, come fatica e materiali, col fai da te (da un lato la soddisfazione del proprio lavoro ... dall'altro la certezza del risultato, l'assenza di impegno e, forse, la velocità di approvvigionamento).

Autore:  andreachef [ sabato 10 marzo 2018, 8:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Cita:
https://proses.com/prestashop/tools-testers-cradles-rolling-roads-/199-hooo-powered-railer-for-locos-coaches-and-wagons.html

Grazie ottimo !!

Cita:
Non male ... ed il prezzo non è molto distante da quanto costerebbe, come fatica e materiali, col fai da te (da un lato la soddisfazione del proprio lavoro ... dall'altro la certezza del risultato, l'assenza di impegno e, forse, la velocità di approvvigionamento).


Si infatti a quel prezzo ...ci rifletto un pò...in questo momento vedo chi il Toscano non lo ha ..

...se uno guarda il video gli viene già voglia :D :D

Autore:  topolox [ sabato 10 marzo 2018, 11:49 ]
Oggetto del messaggio:  scivolo elettrificato

Ciao a tutti,
un vecchio articolo comparso su IT descriveva uno scivolo elettrificato costituito da basetta in bakelite ramata isolata nel nezzo e con due rotaie in ottone saldate sui bordi e gradualmente convergenti .
Nell'accrocchio la macchina si instradava da sola sul binario dato che prendeva corrente dai bordini appoggiati sulla basetta e avanzando, le rotaie si restringevano fino a raggiungere lo scartamento H0 , un sottile bordino di plastica al centro evitava sconfinamenti e cortocircuiiti.
L'autore mi sembra fosse un appassionato fancese Francois Pederzolli
Saluti
Topolox

Autore:  Carmelo Ferrante [ venerdì 23 marzo 2018, 3:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Allora... io l'ho fatto quel "trabiccolo" per la scala H0e, nella quale sistemare sul binario una locomotiva, o anche una carrozza (a volte, essendo le casse ben piú larghe dei carrelli e questi con ruote molto piccole, manca proprio lo spazio per poter afferrare i carrelli stessi) è piú complicato che nello scartamento normale. Ovviamente, ciò non toglie che possa essere eseguito per qualsiasi scala e qualsiasi scartamento. Qualche precisazione: non serve nessun rialzo centrale, è sufficiente che la distanza tra le due rotaie nella parte piú larga sia minore del doppio della distanza minima tra le due ruote dello stesso asse (7,4 mm per lo scartamento 9 mm; 10,2 per lo lo scartamento 12 mm; 14,3 mm per lo scartamento 16,5 mm... secondo le norme NEM) piú la larghezza della striscia isolata. Per esempio, per lo scartamento normale in scala H0, tenendo un isolamento di 0,4 mm si può partire, al massimo, da uno scartamento di 29 mm (14,3 + 0,4 + 14,3); in questo modo le due ruote dello stesso asse staranno necessariamente ciascuna dal proprio lato evitando cortocircuiti.
La base migliore è la vetronite per circuiti stampati, sulla quale incidere la mezzeria isolata con gli appositi acidi (sarà sufficiente ricoprire la parte che dovrà rimanere metallizzata con del nastro adesivo, va bene anche quello da pacchi) o in subordine col disco abrasivo del trapanino. Sul lato dove si troverà lo scartamento pari a quello del circuito si dovrà asportare il rame e anche un po' di materiale per permettere l'inserimento delle scarpette sotto le rotaie saldate. Una rotaia va incisa sulla suola dalla parte interna all'inizio del restringimento e dalla parte esterna alla fine dello stesso, in modo da poterla piegare in questo modo: ¯\_ ; l'altra dovrà essere incisa specularmente e piegata _/¯. Per quanto riguarda le lunghezze, per la parte piú stretta è sufficiente un centimetro o poco piú mentre la parte divergente e quella parallela terminale dovranno permettere la posa a casaccio della locomotiva piú lunga. Ovviamente piú sarà graduale il restringimento e piú dolcemente la locomotiva si disporrà correttamente.
La fase sucessiva, ed è la piú critica, è saldare le rotaie alla basetta, la brasatura è meglio farlo dal lato esterno per punti ogni qualche centimetro tenendo la parte non ancora saldata in posizione con dei morsetti e tenendo la parte terminale agganciata ad una rotaia per assicurare l'esatto scartamento. Poi, eventualmente, per estetica si potrà fare una brasatura continua aiutandosi con del flussante.

E adesso che ho scritto 'sta pappardella mi rendo conto che è piú facile farlo che dirlo! :wink:

Autore:  ANDREA CAVALLI [ sabato 5 maggio 2018, 16:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Ho acquistato un po' dubbioso lo scivolo elettrificato Proses distribuito da Acme.
E' una magata a prezzo contenuto e il piazzare sui binari modelli semplici o complessi non è più un problema.
In foto a titolo esemplificativo la Mallet di Lemaco e un Ae 8/14 di Metropolitan.

Saluti,
Andrea

Allegati:
scivolo K Bay copia.JPG
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scivolo 1 SBB copia.jpg
scivolo 1 SBB copia.jpg [ 32.13 KiB | Osservato 7309 volte ]

Autore:  giorgiog [ domenica 6 maggio 2018, 20:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Puoi cortesemente dirmi dove l'hai acquistato.
Ho trovato solo il sito della PROSES che mi sembra risiedere in Turchia.
Grazie saluti Giorgio

Autore:  gianca [ domenica 6 maggio 2018, 21:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: scivolo elettrificato

Un suggerimento molto pratico per chi deve isolare la parte ramata della vetronite, senza ricorrere ad acidi o abrasivi, basta incidere a fondo con un cutter (mi raccomando punta nuova affilata!) la sagoma della ramatura che vogliamo asportare e poi con un minimo di pazienza sollevare il rame da un lato (sempre col cutter) e poi con l'aiuto di una pinza da modellismo a becchi piatti afferrare il lembo di ramatura sollevato precedentemente col cutter e spellarlo letteralmente via dalla superficie, a volte si riesce a farlo in una botta sola a volte bisogna insistere più volte ma il risultato è perfetto, il segreto è tirare piano la pellicola e guidarla nella giusta direzione con le pinze!
Con questa banale tecnica mi sono fatto semplici circuiti stampati senza bisogno di lunghi e tediosi trattamenti chimici.
Provare per credere
Giancarlo

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