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H0 nel paese delle meraviglie https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=21&t=96983 |
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Autore: | giubio [ lunedì 23 aprile 2018, 15:53 ] |
Oggetto del messaggio: | H0 nel paese delle meraviglie |
Tutto sommato mi reputo fortunato. Cosa hanno in comune un carro Artitec SSyms con sopra un Tiger II con mimetismo invernale della WWII e un carro Roco Rmmps con sopra un kfz221 senza mimetismo ? Apparentemente nulla. Il carro Artitec è di epoca III il carro Roco di epoca IV, il carro armato Tiger II con mimetismo invernale è stato impiegato nella campagna di Russia mentre il kfz era di servizio interno in Germania. Tutto sbagliato quindi ? Tecnicamente sì ! Ma allora cosa hanno in comune ? Semplice come la risposta all'indovinello del Cappellaio Matto "Cosa hanno in comune un corvo e uno scrittoio ?" Nulla ! Ma mi piacciono. Ecco perché mi reputo fortunato: nella mia bacheca e nel plastico ci sono modelli di tutte le epoche e di molte case costruttrici, che in comune hanno poco, se non che il fatto che mi piacciono da matti. Ovvio tento abbinamenti almeno esteticamente accettabili, ma non mi punisco acquistando quel che non mi piace solo perché nella realtà "stavano insieme". Vorrei usare questo messaggio come "sondaggio" tra i vari partecipanti al forum che ci ospita per capire quanti come me si lasciano guidare più dalla qualità e dalla raffinatezza dei prodotti che non dalla coerenza d'epoca e nazione. Più che altro per capire se io sono un caso isolato... In fondo, sia il Coniglio Bianco che il Cappellaio Matto anche se non completamente integri saltellano sempre felici nel loro mondo fatato. E quando sono nella stanza del plastico, mi sento un po' nel Paese delle Meraviglie anch'io ![]() ![]() ![]() Beppe |
Autore: | E 636 080 [ lunedì 23 aprile 2018, 16:32 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
a considerazione complessa si impone...risposta complessa! iniziamo...sul plastico faccio circolare convogli di varie epoche e/o amministrazioni? si, perchè il mio amore per i treni è "trasversale" e mi piace riprodurre convogli db epoca III piuttosto che fs epoca IV oppure sncf epoca II ecc. ma certamente non tutti insieme. Quindi la circolazione tra i treni ha una sua coerenza temporale e di amministrazione, quindi mai tutte insieme e "a caso". Lo stesso per i convogli, cerco di riprodurli quanto più accuratamente possibile, in quanto mi piace che i miei treni siano aderenti alla realtà . A volte mi sono concesso qualche "pezzo" fuori epoca, e capisco ad esempio chi si compra le ciwl egiziane di ls models (bellissime), capisco meno chi le vuole far circolare perchè...non esiste la locomotiva adatta al traino, a meno che non si ricorra all'autocostruzione. Queste le mie considerazioni, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole... |
Autore: | Zampa di Lepre [ lunedì 23 aprile 2018, 17:08 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Se prendi in considerazione l'entità "modello" penso che puoi fare come ti pare ... Se invece l'entità è il "treno" o se vuoi convoglio/composizione allora ci deve essere coerenza tra le varie parti Se l'entità è la ferrovia allora la coerenza o la plausibilità deve estendersi a tutto l'impianto Tanto per capirsi ... un treno con pezzi di varie epoche, nazioni e fogge (tutti singolarmente stupendi e al limite anche preziosi) mi fa l'effetto di quelle giostrine dei luna park ambulanti dove il cavalluccio insegue il carr'armato, la zucca di cenerentola, i cigni, la Ford T e il camion dei pompieri ... Se modellismo è rappresentazione il più possibile fedele in piccolo di una realtà allora ... la soddisfazione è nel completare il "quadro" (vedi i dettagliatissimi diorami di chi fa scene di guerre per esempio) fintanto che l'occhio (e il cervello che vi sta dietro) ha la sensazione di guardare una scena reale. Detto questo e considerando la tua probabile evoluzione come modellista direi che al momento pensi di "non punirti" acquistando "quel che non ti piace" ma in realtà stai facendo debiti per il futuro ... perchè prima o poi ognuno dei bellissimi ma mal assortiti pezzi che stai comprando pretenderà di essere inserito in un contesto adeguato ... e tu non riuscirai a dir di no ![]() ![]() ![]() ![]() Che il portafoglio sia con te! (libera parafrasi da guerre stellari ... se non si fosse capito). |
Autore: | Funkytarro [ lunedì 23 aprile 2018, 18:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Ciao! Premettendo che, almeno negli hobby, penso che ognuno sia libero di far ciò che vuole. Io seguo una logica diametralmente opposta, ossia voglio riprodurre uno specifico contesto in una precisa epoca, pertanto acquisto i rotabili utili a ottenere tale risultato, anche se magari alcuni non mi piacciono neppure particolarmente. Però mi soddisfa il ricreare appunto un contesto coerente, nel bene e nel male. Ad esempio il modello in foto, oggettivamente non è bello: è graffittato, ha il logo XMPR su livrea vecchia che c'entra ben poco e l'inutile scritta "Trasporto Metropolitano e Regionale" a centro cassa. Però riproduce alla perfezione i treni che circolavano a fine anni '90, epoca del mio plastico, e questo mi da molta soddisfazione. Allegato: IMG_0399.jpg [ 157.25 KiB | Osservato 6454 volte ] Antonio |
Autore: | Modellista [ lunedì 23 aprile 2018, 18:34 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Partecipo al sondaggio. Alla fine dipende sempre dal portafoglio a disposizione, come fa capire Zampa di lepre. Io nel mio piccolo mi interesso delle proporzioni dei manufatti e devo aggiungere che è una bella fonte di divertimento, dato che i soldi per completare le suddette entità li ho finiti. Insomma mi son messo a progettare le situazioni modellistiche, facendo varie prove in attesa di avere il tempo di realizzarle su diorami. Tutto questo a futuro beneficio del "colpo d'occhio". Mi spiego. Avete notato che i trenini sembrano più piccoli rispetto al contesto in cui vengono posizionati? Ciò è dovuto a vari fattori: linea aerea modellistica con filo di contatto a oltre 70 mm dal piano del ferro; imbocchi di gallerie a doppio binario molto sovradimensionati; pali TE troppo lontani dalla rotaia; interassi tra le rotaie molto grandi; ballast fatto con i massi, eccetera. Insomma, allargando la cornice, il quadro sembra più piccolo. Quindi, finché non risolverò la questione delle esatte proporzioni, non comprerò più nuovi modelli per completare i convogli. Dove li potrei far circolare in modo credibile? |
Autore: | bigboy60 [ lunedì 23 aprile 2018, 18:45 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Io la vedo come Antonio. Purtroppo i miei modelli sono eternamente inscatolati, in attesa del giorno che, forse ( e sottolineo forse... ) riusciro' a mettermi lì e a realizzare il plastichetto che da parecchi anni ho gia' preinpostato. I miei modelli sono stati acquistati e sono rigorosamente "archiviati" ( che brutto termine, pero' ... mio papa' era un bibliotecario e, percio', almeno per me, rende benissimo... ) per epoca. Meglio ancora per le mie epoche, che sono piu' di una... Nessuna loco, nessuna carrozza, nessun carro, debbono essere "soli e raminghi", ma debbono potere comporre un convoglio, che a sua volta si deve armonizzare con altri convogli. E, come Antonio, per stare in tema, non ho comprato modelli che mi piacevano ed ho comprato modelli che non mi piacevano. Salve qualche variazione sul tema di tanti anni fa...Che rimpiango... Mia opinione, mio gusto, ci mancherebbe. Saluti Stefano. |
Autore: | claudio.mussinatto [ lunedì 23 aprile 2018, 18:59 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
io ho iniziato con l'1/80...avevo già una decina di macchine, carrozze e carri... quando uscì il 626 roco...vendetti tutto subito...la scala era ed è importante , e con essa a partire dal convoglio che vogliamo riprodurre , il contorno al treno. Questo è il fermodellismo, il resto , con il tutto il rispetto, non centra nulla... saluti |
Autore: | fao45 [ lunedì 23 aprile 2018, 19:10 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Io ho una vetrina 1,80m con 8 ripiani tutto Rivarossi 1 /80 molte elaborazioni, alcune autocostruzioni. perché non dovrebbe essere modellismo , perché non è 1 /87 ? Nell'altra vetrina 1,80m con 12 ripiani ho tutto 1 /87 nel plastico quasi finito. ambientato Italia anni 60, farò correre alternativamente le due scale. |
Autore: | giubio [ lunedì 23 aprile 2018, 19:49 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Mi sa che sono proprio un caso isolato. O forse sono nel forum sbagliato, dove ci sono molti appassionati di ferrovie reali e meno appassionati del modellismo inteso come riproduzione in scala tout-court. Non ho nulla da obiettare a chi segue la riproduzione fedele nei minimi dettagli, ma ritengo che a volte sia impossibile riprodurre fedelmente un convoglio perché le case costruttrici creano i singoli pezzi in epoche differenti e sei costretto all'acquisto di pezzi di seconda mano, magari introvabili, magari mal fatti, magari costosissimi. Sostengo che è bello che ci sia chi segue la filosofia del "reale o niente" ed è per questo che mi reputo fortunato: riesco a trovare molta soddisfazione nell'avere modelli di qualsiasi epoca e collocazione geografica senza crearmi il problema della coerenza. Non che la coerenza non la capisco, ma semplicemente non la ritengo fondamentale. Da quello che leggo, comunque, finora mi ritengo "isolato", a meno che altri che la pensano come me vogliano evitare la lapidazione ![]() Appena mi arrivano le LS Models 49126, 49127 e 49145 ve le fotografo insieme...vedrete, hanno incoerenza insieme, ma sono tutte tre delle bellissime carrozze. Poi, come dice Zampa di Lepre, dopo un po', se il portafoglio regge, magari mi faccio sia la tratta Parigi-Londra che quella Parigi Istambul ![]() ![]() ![]() |
Autore: | GiovanniFiorillo [ lunedì 23 aprile 2018, 20:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Col tempo il gusto si affina...si incomincia a fare scelte...si razionalizza ... Vedrai... Con il tempo.... |
Autore: | Zampa di Lepre [ lunedì 23 aprile 2018, 20:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Che saranno bellissimi non si discute ... comunque tutti insieme sono credibili con difficoltà ... è l'insieme che è "di fantasia". Ma questo non conta ... ti appaga ora? Perfetto! Goditeli ... ne siamo sinceramente felici per te (seriamente). Come ti dicevo io ci ho messo una decina d'anni per completare un convoglio proprio per risolvere tutte le verissime difficoltà che hai sapientemente elencato. Ma supponiamo che tu voglia riprodurre una cosa meno blasonata .. tipo un comune diretto (qualunque nazionalità ) in epoca III o IV... ci sono in giro (sia nuovo che usato) tante offerte di ottimo livello e che possono essere affiancate coerentemente ... se poi vuoi riprodurre al 100% una composizione che ha effettivamente girato il "tal giorno" qualche problema in più o avrai ... ma se vuoi solo essere plausibile difficoltà non ve ne sono. Adesso ti senti esente dai vincoli formali ... ma col crescere delle tue conoscenze crescerà anche il "palato" ... penso ci siamo passati un po' tutti ![]() |
Autore: | Miura [ lunedì 23 aprile 2018, 21:20 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Personalmente la mia regola è: bando alle regole. Avevo, anni fa, iniziato a dare retta alle varie idee che qui hai trovato più o meno accennate che impongono dei criteri per l'acquisto dei modelli. Poi ho capito che quelle regole mi creavano una gabbia che spesso non mi faceva comprare quello che mi piaceva realmente e mi sono chiesto perchè? Perchè quello che è fondamentalmente uno svago, un gioco, un passatempo, insomma un modo di liberare la mente dalle cose veramente serie che ogni giorno la intasano, doveva diventare a sua volta una cosa così seria e pesante? E ho deciso di mandare tutte quelle idee a quel paese. Oggi se una cosa mi piace e rientra nei miei limiti economici la prendo. I migliori acquisti sono quelli fatti proprio quando il "mi piace" mi guida. Come Zampa però l'effetto giostra mi disturba e in qualche modo c'è bisogno di coerenza tra i rotabili che metto insieme e cerco di dargliela. Il discorso della qualità poi è molto soggettivo. Oggi vanno per la maggiore produttori che, per come io vedo le cose, sono dei grandi venditori di fumo. Tanti modelli bellissimi all'apparenza ma poi...... |
Autore: | san_tino [ lunedì 23 aprile 2018, 22:16 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Ciao Beppe ... io non credo che tu sia un caso isolato perchè sinceramente quello che ha guidato e guida tuttora i miei acquisti è il famoso "mi piace .... posso comprarlo? lo compro" per cui pur essendomi oramai volontariamente ancorato alle FS e ai treni dei miei anni passati (70/90) ho anche io qualche pezzo che esula questo periodo o l'italica ferrovia, ma solo perchè ci ho viaggiato e/o li ho visti transitare nella stazione della mia città . Poi purtroppo come Stefano vivo nella speranza di trovare il coraggio di partire con la costruzione del plastico dei mie sogni dove poter far correre i miei treni, magari cercando di rispettare la coerenza generale di cui giustamente parla Zampa di lepre (ferrovia come soggetto principale) ma soprattutto cercando di divertirmi il più possibile GIOCANDO! In questo forum ho visto molti plastici veramente bellissimi ... ma ce ne uno (nessuno si senta offeso) che a me fa impazzire perchè l'autore (un bambinone che chiamerò Riccardino ![]() ciao |
Autore: | giubio [ lunedì 23 aprile 2018, 23:04 ] | |||
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie | |||
EVVIVAAAA !!!! Ne sono saltati fuori due...avanti c'è posto per tutti. Io ho un ammirazione reverenziale per chi ama queso hobby e lo coltiva con professionalità , seguendo nei minimi dettagli la composizione del treno, la posizione dei vagoni nel convoglio, il paesaggio che è coerente in tutto e per tutto. Li ammiro perché hanno la costanza, la passione e la capacità di seguire una filosofia, uno stile, un modo professionale di fare modellismo. Ma, è più forte di me, se vedo un modello che mi piace e posso permettermelo, lo compero e lo metto in collezione. Come ha accennato Miura, ho provato per un certo periodo ad essere fedele, quasi integralista, nella scelta dei modelli, ma poi mi sono accorto che mi passavano dei modelli bellissimi davanti agli occhi che nulla avevano a che fare con quello che cercavo e alla fine mi ero stufato. C'è anche un altro aspetto che influenza le mie scelte: la diversità . L'avere più modelli, diversi tra loro, non solo per numerazione di vagone o carrozza, mi intriga. Passo delle ore a guardarne i particolari di ognuno di loro. Ritorno all'esempio che ho accennato all'apertura della discussione: il convoglio militare. L'ho formato con carri armati di diversi modelli, volutamente. Alcuni sono della WWII periodo 1939-1944 ed alcuni del periodo post WWII. Perché ? Semplice, perche sia i primi che i secondi "dovevano" far parte della mia collezione..."perché mi piacciono" Magari quando ne avrò a sufficienza potrò fare convogli più coerenti, ma per ora sono così (vedi foto) e mi piacciono un mondo. Invito i professionisti del modellismo a darmi addosso (incasso bene) Invito gli hobbisti più sempliciotti come me a darmi manforte ![]() ![]() ![]()
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Autore: | bigboy60 [ martedì 24 aprile 2018, 6:44 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: H0 nel paese delle meraviglie |
Premessa: il modellismo, in generale, e' la riproduzione in scala del reale. Il modellismo ferroviario, pero', tra tutte le branche del modellismo, ha una particolarita' unica. Il modello di un F16 e' un modello in sé e per sé, come lo e' il modello di un Panzer IV o il modello di una Lamborghini Miura. Il modello di una carrozza Corbellini, invece, non e' un modello in sé e per sé, perché al vero fa parte dell' assieme "treno", composto da una locomotiva e piu' vetture, di uguale o diversa tipologia, ma coerenti per epoca e amministrazione ferroviaria. L' assieme "treno", poi, a sua volta si colloca in un assieme piu' grande, che e' il "plastico". Percio', dato che anche il plastico e' un "modello", il modellismo ferroviario, per essere definito "modellismo", deve essere una riproduzione in scala del reale e, quindi, coerente per epoca e geografia. Questo se vogliamo parlare di modellismo ferroviario. In caso contrario dovremmo parlare di "gioco" del trenino. Nel che non c' e' nulla di male, ci mancherebbe. E' solamente una questione di termini... Buona giornata Stefano. |
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