Da quando sono passato al digitale (sia pure in maniera molto limitata in quanto a conoscenze e fruizione delle tante possibilità che offre), mi sembra di aver quasi "tradito" tutto ciò che possiedo e che oggi reputo, forse erroneamente, inutile digitare.
Mi riferisco alle vecchie loco di produzione Roco, Lima e Rivarossi dagli anni '80 al 2000 circa.

Ma più di ogni cosa, mi spiace oggi non poter far camminare sul plastico le vecchie loco 1/80 Rivarossi.
Se pure volessi digitalizzarle, infatti, non saprei neanche lontanamente quale decoder considerare e come operare per i collegamenti dovendo usare (questo lo so ) i decoder senza spinotti ma con i fili liberi.

Domanda secca, quindi: considerando spazi disponibili e gli ingombri del decoder, quale decoder utilizzare per digitalizzare, ad esempio, una 851, una 691 e una 668?
Dove collegare i fili volanti del decoder?
Grazie mille per il riscontro.
Gianfranco

Ciao.
Io ho digitalizzato una 234 con un decoder NCE, il D13SR e sono riuscito a ficcarlo nel poco spazio disponibile nel cofano modificando la zavorra. Al momento non ricordo i codici dei colori, ma ogni produttore inserisce nella confezione le istruzioni per collegare correttamente i vari fili volanti del decoder.
Secondo me il problema principale non è quale decoder utilizzare, bensì il separare da massa uno dei due poli del motore RIVAROSSI.
Moltissimi modelli RR, se non tutti, infatti utilizzano, nel caso di locomotive a vapore tutto il telaio a massa su una delle due rotaie, nel caso di automotrici, locomotive Diesel ed elettriche, il telaietto principale del carrello motore.
Se ci fai caso, uno deidue portaspazzole del motroe è equipaggiato con una lamella che mette in contatto il portaspazzola con la carcassa metallica del motore. Questa a sua volta è elettricamente collegata con tutto il sistema, metallico, che fissa il carrello motore al telaio. Tutti gli ingranaggi all'interno del carrello sono metallici come lo è il telaietto principale. Questo telaietto è a contatto con gli assi metallici che a loro volta sono in contatto con le ruote tramite i dischetti metallici applicati sulla faccia interna delle ruote.
Dovresti quindi prima di tutto separare la lamella dal porta spazzole poichè la coorente presa dalle ruote a massa deve arrivare al motore tramite il decoder e non direttamente.
Spero di essermi spiegato chiaramente, se così non fosse, ti faccio uno schemino e te lo mando via mp.
Ciao.
Guido

Un altro problema è l'assorbimento di corrente dei vecchi motori RR devi verificare che la potenza erogabile dal decoder sia sufficiente ad alimentarli senza andare in protezione, anche se quelli moderni sono tutti adatti una verifica è d'uopo .

Ringrazio entrambi, molto chiari.
Però, proprio perchè avevo letto qualcosa al riguardo, cercavo informazioni da chi ha già affrontato la questione ed è in grado di darmi...nome e cognome del decoder da utilizzare per le loco citate.
Nel frattempo mi documento sui collegamenti elettrici.
Grazie ancora.
Gianfranco

Io ne ho fatte alcune (prima di vendere tutto il parco RR 1:80) ma di difficoltà non ne ho trovate per nulla, in quanto una volta tolta la lamella del polo motore a massa non c'è alcuna difficoltà di collegamento elettrico. Di spazio per il decoder esclusa qualche loco a vapore, nelle macchine elettriche e diesel ce ne è "ad libitum.."
Dove ho avuto difficoltà di spazio ho fresato la zavorra o sostituito il cipollone RR con motori più performanti e molto più ridotti di dimensione e ricavato quindi lo spazio necessario al decoder, al tempo usavo i lenz LE130 ottimi e performanti ma anche decoder americani NCE e TCS.
In ogni caso ovviamente non esiste una ricetta unica bisogna vedere caso per caso, considerando, asorbimento e spazio disponibile.
buon lavoro
Giancarlo

Per esempio:

http://www.dccworld.it/index.php?page=d ... gr625.html

http://www.dccworld.it/index.php?page=d ... 6_180.html

Altri esempi in:
http://www.dccworld.it/index.php?page=d ... index.html

Ciao!

Grazie mille, appena prendo coraggio ci provo .
Gianfranco

Buongiorno,
mi sto avvicinando al mondo del DCC e sto leggendo sul Forum molte informazioni interessanti.
Vorrei digitalizzare un modello RR in 1/80 con motore a "Cipolla", una E444.
Per la scelta del decoder ha capito che fondamentale è sapere, soprattutto con motori di vecchia generazione, quanto è l'assorbimento in corrente.
Leggo che la misura va effettuata con ruote della loco "bloccate" ma la domanda che mi sorge è questa: tale misura va effettuata alimentando a 12V?
Vorrei avere questo dato per capire se il decoder che vorrei acquistare è idoneo, un Appel NEM652, versione 2021 DCC/MM, con alimentazione motore fino a 1.2A, il cui costo è piuttosto interessante.
Vi ringrazio,
Un cordiale Saluto,
Luca77.

Lascia perdere ,ho letto recensioni su forum esteri molto negative, compra qualcosa di serio e testato!

Saluti
Gianluca

Personalmente non sono d'accordo con il concetto di ruote bloccate... quell'assorbimento non si verificherà mai in esercizio e costringe a comprare decoder inutilmente potenti e, di conseguenza, ingombranti.

Questa cosa si faceva quando i decoder (30 anni fa) non erano adeguatamente protetti contro i sovraccarichi sulle uscite ed era facile bruciarli a seguito di uno "stallo" della macchina.

Allo stato dell'arte però i decoder, sicuramente dalla media fascia in su, hanno una efficiente gestione dei sovraccarichi (es.gli Esu interrompono l'alimentazione al motore e fanno lampeggiare le uscite luci).

Se proprio vuoi farti un'idea dell'assorbimento della macchina puoi misurarlo in condizioni di esercizio reale: tracciato più impegnativo possibile e composizione massima ammissibile... dopodiché provi a diverse velocità e prendi nota degli assorbimenti per le varie condizioni (sempre col treno in marcia). Il valore massimo riscontrato ti dà un'idea delle caratteristiche che dovrà avere il decoder.

Il discorso della tensione è quindi relativo...semplificando:
- in esercizio analogico la tensione ai capi del motore varia in funzione del carico di lavoro...quello che conta è la corrente assorbita;
- in digitale il motore lavora sempre alla massima tensione che però viene applicata ad impulsi e anche qui conta solo la corrente media assorbita.

Nello specifico le caratteristiche, sulla carta, del decoder che intendi prendere sono più che bastevoli... però ho dubbi sulla qualità del decoder stesso (vedi protezione dei sovraccarichi e regolazione di marcia).
Inoltre stai attento al fatto che un polo del motore di quella macchina è connesso alle ruote tramite la massa del telaio e questo è incompatibile con qualunque decoder, per cui, prima di procedere, dovrai fare in modo che entrambi i poli siano isolati rispetto al resto (se non ricordo male c'è una linguetta metallica da tagliare).

Esperienza personale : ho digitalizzato una D341 vecchia produzione comprata usata con due motori (modifica del precedente proprietario) con un Lenz V2 quindi senza sonoro che uso per tirare il carro pulitore , su suggerimento del negoziante molto attivo nel digitale, mai avuto il minimo problema e ha 2 motori vecchia produzione RR.

Vi ringrazio per i suggerimenti e le considerazioni fatte.
Ora mi è chiaro come 'stimare' ragionevolmente l'assorbimento di corrente del motore in analogico e di conseguenza trovare un decoder idoneo.
Grazie per il parere sul Appel che avrei voluto provare; non acquisterò online ma mi farò consigliare da negozio specializzato puntando su qualcosa di più conosciuto ed affidabile.
Grazie per la spiegazione sulla caratteristica dei vecchi RR di avere un 'polo' comune al 'telaio' diretto al motore e di come eliminare tale incompatibilità per il DCC.
Grazie,
Un buon pomeriggio, luca77.