Il gup di Milano, Anna Magelli, ha disposto il processo per nove persone tra cui Maurizio Gentile, ex ad di Rete ferroviaria italiana ed attuale commissario straordinario per la messa in sicurezza della A24 e A25, e la stessa Rfi, imputate per il disastro ferroviario del 25 gennaio 2018 a Pioltello, nel Milanese. Nel deragliamento del regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi morirono tre persone e diverse decine rimasero ferite.
Il processo è stato fissato per il prossimo 12 ottobre. Il giudice ha rigettato, perché incongrua la pena, la richiesta di patteggiamento a tre anni e mezzo di carcere per un imputato.
Per gli inquirenti il disastro fu causato da una lunga serie di «omissioni» nella manutenzione e nella sicurezza. I consulenti dei pm avevano già stabilito che l’incidente era stato causato dallo «spezzone di rotaia» di 23 centimetri che si fratturò per «un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni di insufficiente manutenzione».
Il problema era noto da 11 mesi, ma un intervento era stato programmato solo per l’aprile successivo. Il motivo, secondo l’accusa, va ricercato nel fatto che la manutenzione straordinaria era «affidata a ditte esterne a causa della scarsità di personale». Inoltre, il convoglio coinvolto nell’incidente avrebbe dovuto viaggiare a 50 km/h, mentre era arrivato a 130 km/h. Tale riduzione della velocità, secondo i pm, doveva essere richiesta da Rfi.
Fonte: Corriere della sera
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