Dopo le frane e i continui disagi sulla Salerno-Reggio Calabria, altri problemi per i viaggiatori.
In una zona già disastrata
Treni, l'Italia si ferma a Lamezia
Chiuso un tratto per tre mesi
ROMA - Prima le frane, l'autostrada dei lavori in corso, ora i treni. Fortissimi disagi in arrivo sulla ferrovia del sud. Dal 25 febbraio e per i successivi tre mesi, la linea Battipaglia-Reggio Calabria verrà chiusa tra Vibo Valentia e Mileto per importanti lavori di manutenzione. Alcuni treni a lunga percorrenza per Reggio e per la Sicilia verranno quindi deviati sul vecchio binario unico via Tropea, altri termineranno la corsa nella stazione di Lamezia Terme Centrale, da dove si potrà proseguire su treni regionali o su autobus sostitutivi lungo l'autostrada A3. Gli orari di arrivo e di partenza a sud di Lamezia verranno modificati per i convogli deviati; tre Eurostar su quattro e almeno due Intercity su tre saranno limitati a Lamezia.
Il programma preciso e completo dei treni con relative variazioni d'orario - in queste ore al vaglio dell'assessore regionale ai Trasporti Demetrio Naccari - si potrà consultare sul sito
www.ferroviedellostato.it e verrà comunicato attraverso i punti informativi di stazione, apposite locandine e la testata radio on line 'Fs News'.
In Calabria però la storia delle calamità naturali è piuttosto lunga. Per limitarci ai casi del nuovo millennio: l'alluvione di Soverato del 2000 (13 morti al camping 'Le Giare'); le frane di Favazzina che nel 2001 e nel 2005 hanno provocato il deragliamento di due treni, per fortuna senza vittime (ancora oggi, per ordine della magistratura, i convogli transitano da quel punto a 20 all'ora); l'alluvione di Vibo Valentia del 2006 (quattro morti). Lo scorso dicembre, nel tratto ferroviario tra Vibo Valentia e Mileto aperto nel 1971 e che fin dall'inizio manifestò problemi di stabilità, il pietrisco che sostiene i binari si è sbriciolato in modo irrimediabile, tanto che i treni da due mesi continuano a transitare a senso unico alternato, con pesanti ritardi e disagi per i viaggiatori.
Ora che, per risolvere il problema in via definitiva, Rete Ferroviaria Italiana si accinge a chiudere la linea, arrivano puntuali le proteste. Qualche sindaco ha già scritto al prefetto di Reggio Francesco Musolino temendo la congestione della A3. Ma di sicuro i disaggi per la provincia e per la Sicilia non mancheranno. Al porto di Reggio, sono continue le proteste dei pendolari per la riduzione dei aliscafi per Messina.
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