Mattia646 ha scritto:
Un'altra vergogna...cavolo taglia a fare RFI? che lasci i binari a disposizione di chi vuole usarli...credono di poter fare un servizio merci efficiente con soli 10 hub?
La cosa che lascia perplessi è il fatto che la Sangritana sul suo
sito, dichiara di aver preso in carico la gestione di 4 raccordi industriali, ed infatti nella sua
mappa della rete proprio i raccordi citati nell'articolo (S.Atto/Castellalto, Porto di Ortona, Porto di Vasto, San Salvo) sono indicati come appartenenti alla propria rete (ad uso esclusivo merci).
Mi pare quindi strano che la RFI abbandoni dei raccordi che sono già stati dati in gestione ad altri, come mi pare strano che tagli degli scambi che portano a stazioni che saranno in ogni caso presidiate (forse S.Atto Castellalto esclusa).
La zona industriale di S. Salvo poi ospita una delle più grandi aziende europee per la produzione di vetri per auto, che fornisce parecchi produttori di autoveicoli in tutta Europa e credo che possa generare parecchi treni all'anno (i 1600 indicati nell'articolo credo includano anche quelli della Sevel di Atessa, servita da un raccordo non interessato da questi tagli), treni che poi dovranno obbligatoriamente passare sulla rete RFI per "andare dove devono andare"!
In sostanza il raccordo col Porto di Vasto forse non è abbastanza produttivo (i binari non arrivano sulle banchine e si deve in ogni caso fare un trasbordo su mezzi su gomma), ma i raccordi del Porto di Ortona e di S. Salvo credo che siano produttivi (ed anche molto) per cui il tutto mi sembra più un dispetto a Sangritana (al costo di perdere i canoni di passaggio sulla rete RFI) piuttosto che una valutazione oggettiva costi benefici.
A meno che RFI non voglia abbandonare una serie di servizi in Abruzzo e questo è un modo per spingere la Regione Abruzzo (proprietaria di Sangritana) ad assumersi lei l'onere dei suddetti.
Gully