Senza semafori, il rischio incidenti si moltiplica. Sul problema evidenziatosi , alla riapertura della linea «2» del tram di "Opcina", lungo la quale sono stati cancellati i vecchi semafori e non agiscono più i passaggi a livello, i pareri sono concordi. Dagli addetti ai lavori, come i conducenti del tram, dai cittadini, in particolare coloro che risiedono e operano in prossimità dei binari, dagli automobilisti che percorrono le strade che s’incrociano con i binari, sta arrivando una selva di critiche nei confronti del Comune. È stata l’amministrazione a scegliere di non rinnovare l’apparato semaforico e quello che comanda i passaggi a livello. E la preoccupazione è confermata dai fatti. Ieri, agli incroci fra binari e strade, soprattutto all’altezza del campo sportivo di Cologna, dove il tram per due volte in pochi metri attraversa la strada, e dove ci sono decine di bambini che frequentano il vicino centro estivo, il rischio è apparso evidente. L’estrema prudenza manifestata dai conduttori del tram, che in prossimità degli incroci rallentano e suonano a lungo con il classico avvisatore acustico montato a bordo, sta assolvendo all’importante compito di sostituire semafori e sbarre. Ma si sono visti anche automobilisti provenienti da altre città o stranieri, che non hanno nelle orecchie l’abitudine a cogliere il suono del tram, attraversare di gran carriera le rotaie, convinti che non c’è pericolo. Sul tema va registrata una netta presa di posizione della Federazione Trasporti delle Rappresentanze sindacali di base. «Condividiamo lo sconcierto espresso dagli utenti – afferma il coordinatore regionale, "Willy Puglia" – e giudichiamo ridicolo aver effettuato operazioni di ammodernamento della linea, come la guida con il joystick e l’eliminazione dei carri scudo, senza aver ravvisato la necessità di garantire i minimi sistemi di sicurezza alla viabilità, ai quali tutti erano abituati. È incredibile – prosegue – che si siano spesi oltre sette milioni di euro e non si sia voluto includere nella lista dei lavori il ripristino dei semafori, già in precedenza oggetto di una nota di nostra nota di protesta. Non possiamo condividere le dichiarazioni di chi tenta di giustificarsi citando l’applicazione del Codice della Strada, né la superficialità con la quale la Trieste Trasporti ha riattivato il servizio, senza un confronto con i rappresentanti dei lavoratori».
Copiato e incollato dal "piccolo" di trieste
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