DOZ ha scritto:
Considera che con condizioni meteo sopracitate, 1 (di 5) vetture isolata dal freno, si arresta prima un treno con 1,5kg di depressione ( e frenat. elettrica attiva),
rispetto all'equivalente condizione, effettuando frenatura rapida. (provato personalmente all'epoca dei navettoni con 652)
Ovviamente l' esperienza di DOZ ci insegna che le variabili sono tante e l' effetto dipende da come esse si combinano.
DOZ, concordo sul fatto che è necessaria una visione articolata. La realtà non schematizza come facciamo noi.
Resto convinto che la frenatura di emergenza non avrebbe fatto deragliare il convoglio.
Ma concordo sul fatto che un minuto e mezzo per capire il da farsi non è un tempo lungo.
Poi metto il seguente disegno che riassume come l' ho capita guardando le foto aeree e confrontando con Google Maps :
Allegato:
Ipotesi dinamica incidente - 1.JPG [ 87.18 KiB | Osservato 13060 volte ]
1. il primo carrello della carrozza deragliata impegna lo scambio e viene deviato verso sud dal contrago, iniziando ad intraversarsi.
Poi si stacca il gancio verso la carrozza che la precede. Entrambe entrano in frenatura, ma kla frenatura impiega più tempo di quanto ne mette la tragedia a compiersi.
2. la fiancata della carrozza batte nel prmo e poi nel secondo palo. Ruotando è sempre più perpendicolare al senso dei binari. Ad ogni collisione perde velocità, pur sospinta dal resto del convoglio. La parte anteriore è già molto in fuori, verso sud.
3. al terzo colpo l' energia cinetica della carrozza e del resto del treno ormai non è più in grado di abbattere il palo. La spinta del resto del treno forza la testata ad oltrepassare il palo. Come un bilancere, la testata muove verso ovest, quindi il resto della carrozza dovrebbe muovere verso est. Ma l' inerzia è troppa e la parte appoggiata al palo non regge, e si piega.
Stefano Minghetti