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 Oggetto del messaggio: Siamo alle solite
MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2012, 0:13 
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Iscritto il: domenica 9 maggio 2010, 11:59
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Leggete questo articolo che ho trovato su Tgcom


http://stradafacendo.tgcom24.it/wpmu/20 ... i-ritardo/.

Dite pure la vostra :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: martedì 20 marzo 2012, 11:30 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
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Località: Legnano (MI)
Una volta i vetri li pulivano gli aiuto-macchinista, lucidando nel contempo i fregi FS e le eventuali modanature.
Oggi non saprei con chi prendermela, se con il macchinista che avrebbe potuto ovviare all'inconveniente semplicemente pulendo il vetro (giusto per puro senso del dovere) oppure con l'inserviente che chissà dove cavolo era.
Trovo comunque questa situazione al limite del ridicolo... :cry:


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2012, 1:30 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2012, 9:06
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Località: PORDENONE-TREVISO
Forse è il caso di rivedere i requisiti, per adempiere ad un pubblico impiego, di chi doveva intervenire o anche di chi POTEVA intervenire e non l'ha fatto. " Tanto che te ne frega? Che si fottano anche quei quattro rompic...o dei passeggeri. Così se facciamo ritardo ci becchiamo un po' di straordinario." Che i macchinisti o gli inservienti abbiano detto così?!? :twisted: Chi è stato il responsabile BISOGNA mandarlo a sudarsi lo stipendio, almeno per qualche anno, magari a segare legna ma con una sega senza denti.... :twisted: :twisted: :twisted: MANDIAMO A CASA I FANNULLONI! :arrow: Manganello e olio di ricino.... Ciao by MAX


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2012, 8:03 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 13:12
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Ringraziamo le leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che, anche se necessarie per una nazione che si definisce civile e moderna, di fatto hanno paralizzato moltissime attività.
Nel nostro specifico caso, essendo "leggermente" difficile raggiungere i vetri di un locomotore per pulirli se non con idonee attrezzature se anche i macchinisti l'avessero fatto loro stessi d'iniziativa avrebbero commesso una infrazione al regolamento e se si fossero fatti male nel farlo avrebbero ricevuto del "bischero" poichè fare un lavoro che non ricade nei propri compiti comporta solo rischi e responsabilità personali non coperti da alcuna assicurazione!
Semmai la programmazione di certi interventi che noi definiremmo "logici" e di routine in quanto è ovvio che i vetri si sporcano, non esiste proprio e questo episodio assurdo lo conferma.
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: mercoledì 21 marzo 2012, 11:28 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
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Quoto Gianca...sarebbe molto semplice che un inserviente all'arrivo di ogni treno provvedesse a pulire i vetri...non è poi così difficile... :?


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 0:28 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2012, 9:06
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Cari Signori, il buon Dio ci ha fatti con due mani tutti quanti.... Ora: io faccio l'autista di autocorriere. Il mio mestiere è guidare. Non sono pagato per lavarmi l'autobus. Abbiamo le inservienti che quotidianamente, durante la pausa rifornimento, puliscono l'autobus. Ma per la miseria, se dopo cinque ore di guida mi ritrovo con il parabrezza che è uno schifo tra insetti e loro deiezioni che lo lordano e, come sovente accade mi trovo lontano dal deposito, bè, uno SFORZO stando molto attento credo che lo posso tentare onde pulirmi il vetro al fine di migliorare la visibilità. Bisogna infilarsi nella zucca che il vetro pulito non serve tanto ai passeggeri quanto ALL'AUTISTA! Ai passeggeri invece serve che l'autobus, o come in questo caso il treno, parta e/o arrivi in ORARIO, e non certo in ritardo dovuto alla disorganizzazione o pocavoglia di quelli che dovrebbero garantire un servizio alla gente. Ci si dimentica troppo spesso dell'importanza che riveste il ricoprire un ruolo di pubblico servizio, ma anche nel PUBBLICO come nel privato si incontrano mooolto spesso problemi che per la loro risoluzione necessitano di persone eclettiche, capaci di adattarsi, magari improvvisare per raggiungere lo scopo. Queste persone, nove volte su dieci, non leggono nessun regolamento prima di agire, ma ascoltano soltanto il BUONSENSO. E quello, non lo si trova scritto in articoli su Manuali di Antinfortunistica ma è frutto solo dell'esperienza e del senso del dovere. In ogni settore produttivo, di beni ma anche di servizi, esistente in Italia, OGNI GIORNO ci sono migliaia di persone che "mandano avanti" il lavoro proprio perchè fanno molto più di quello che gli compete. Non mi credete? Fatevi un giro nelle fabbriche, nei cantieri, nelle aziende artigiane e provate a NON farvi chiamare "bischeri"..... Vediamo quanti MINUTI vi faranno lavorare. " Chi ne ha di più lo adoperi". Con affetto, MAX187HO


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 8:27 
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Iscritto il: venerdì 27 gennaio 2006, 13:12
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Caro Max,
di ragione ne hai da vendere! ma per mia esperienza personale ti dirò che lo "zelo doveroso" di cui parli tu e che è del tutto condivisibile dal punto di vista teorico (quello che animava i nostri padri e i nostri nonni prima di noi e che ha mandato avanti l'Italia per più di un secolo) si scontra contro i regolamenti rigidi di oggi che purtroppo non tengono di conto la buona volonta ma rigidamente le leggi. Se va tutto bene nessun problema ma se per disgrazia ti succede qualcosa, ovvero quando si tratta di pagare un infortunio occorso in una situazione in cui tu non dovevi esserci, nessuno valuterà la buona volontà, nessuno ti ringrazierà e valuteranno esclusivamente il fatto che tu abbia compiuto un'azione che non dovevi fare e che ti ha causato un infortunio, ergo ti ritroverai in braghe di tela o come si dice da noi "becco e bastonato"!
:)
Giancarlo


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 11:20 
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Iscritto il: venerdì 29 gennaio 2010, 13:56
Messaggi: 2776
Località: Legnano (MI)
Purtroppo avete ragione entrambi...un minimo di buonsenso tante volte sarebbe sufficiente a risolvere beghe che sono di una semplicità disarmante.
Certo, oggi hanno introdotto delle regole fin troppo stringenti che se da una parte hanno l'obiettivo di prevenire infortuni aumentando la sicurezza, hanno la "colpa" di vietare cose che prima erano banali, come la pulizia dei vetri per l'appunto.
In ogni caso credo che il problema non si sarebbe posto se gli inservienti o il loro responsabile avesse organizzato meglio il lavoro...


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 13:10 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 13:34 
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Iscritto il: domenica 2 aprile 2006, 9:33
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Località: Ventimiglia
No, perchè come già detto il macchinista non è tenuto a lavarsi i vetri, oltretutto non avrebbe nemmeno in dotazione i materiali per la pulizia. Vi assicuro che i vetri delle locomotive si sporcano in un modo che è pressochè impossibile pulirli senza detergenti appositi!
Le critiche sono da indirizzare all'organizzazione del lavoro dei pulitori che evidentemente non erano disponibili in quel momento!

Antonio


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: giovedì 22 marzo 2012, 21:26 
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Nome: Alessio
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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
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centu ha scritto:
... uno scopettone ed un pò d'acqua sono merce rara?
In una stazione sì, a meno che lo scopettone non te lo porti da casa e considerando che, per esempio, in una stazione come Padova non c'è più una presa d'acqua attiva.
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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 0:33 
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Messaggi: 94
Località: PORDENONE-TREVISO
Per far fronte all'insudiciamento del parabrezza dell'autobus guidato dal sottoscritto, mi ero procurato un bel bastone telescopico con spugna e gommina tira-acqua, una bottiglietta di H2O naturale e uno spruzzino di Glassex vetri. Costo irrisorio di tutto: tutto ottenuto con una semplice richiesta all'officina aziendale! Vetro sporco? TAC: allungo il mio bel bastoncino, "lancio" un po' d'acqua mista a detersivo o imbevo la spugna e "tiro" il tutto con la gommina..... VETRO PULITO. :D VOLERE E' POTERE. :wink: Ciao by MAX


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 1:34 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2012, 9:06
Messaggi: 94
Località: PORDENONE-TREVISO
Carissimo Gianca, molti anni fà ci ho rimesso un posto di lavoro chiedendo che venissero rispettate le regole, quelle stesse regole che fanno a botte con lo zelo doveroso... A mio discapito ho imparato a lavorare. Di qualsiasi lavoro si parli. Ho conosciuto aziende, persone e metodi di lavoro della nostra epoca, ed in tutte le realtà da me vissute ho riscontrato SEMPRE l'uso del "condizionale" da parte dei Titolari nel momento in cui si doveva discutere delle "regole": si dovrebbe fare così ma Noi....; bisignerebbe agire colà ma Noi.... Sempre la stessa musica: se vuoi lavorare leggi le regole e firma la "presa visione" ma poi, al momento dei fatti devi lavorare in un certo modo... E quello che dico, credimi, non è puramente teorico: anzi, non lo è affatto, e chi ha vissuto molte esperienze di lavoro, cambiando non solo aziende o metodi ma anche mansioni sà che dico, purtroppo, la verità. Per ottenere dei risultati devi spesso saperti arrangiare: ed il TUO risultato è portare a termine il tuo lavoro, senza danni e senza RITARDI. Perchè nel farlo male, seppur rispettando le regole, hai tutto da perderci e nulla da guadagnarci. Trovo assurdo e inutile discutere se fare o meno un qualcosa, perchè nel tempo impiegato per discuterne quel qualcosa sarebbe già stato fatto. Perdonami Gianca, il mio non voleva essere un tono polemico, assolutamente. Sono cresciuto "professionalmente" con la motivazione del "fare" e del voler imparare a lavorare. La sicurezza sul lavoro è innegabilmente importante ed il mio discorso non vuole certo legittimare gli incoscienti. Cerco solo di far promuovere coloro che mettono a disposizione le loro capacità al fine di far funzionare bene il "meccanismo". Ciao Gianca, by MAX


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 Oggetto del messaggio: Re: Siamo alle solite
MessaggioInviato: venerdì 23 marzo 2012, 11:49 
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Iscritto il: martedì 28 marzo 2006, 17:03
Messaggi: 32331
Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
MAX187HO ha scritto:
VOLERE E' POTERE.
Certo e nel mio piccolo lo faccio anch'io (per esempio, ho comprato un orologio a muro per l'ufficio, che ne era sprovvisto, dopo reiterate quanto vane richieste all'amministrazione), ma non è giusto perché con questo modo di ragionare si arriverà che dovrai tu comperarti l'autobus che guiderai per l'azienda.
Omnibus


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