Salve,
riguardo alla concorrenza sui prezzi tanto auspicata nel nostro piccolo mondo, qualcuno ricorda gli "enormi vantaggi" che porto' la liberalizzazione dei prezzi della benzina o qualcuno si riesce a districarsi nella giungla selvaggia delle tariffe "vantaggiosissime" della telefonia mobile ?
A qualcuno risulta che le scarpe della Nike siano diminuite di prezzo da quando non le produce piu' un discretamente pagato operaio statunitense, ma un sottopagato operaio vietnamita ?
Come per infiniti altri settori, noi non paghiamo il prezzo "vero" del trenino, ma il prezzo "commerciale" del trenino, ossia ogni produttore allinea il suo prezzo al target massimo che ritiene possa essere accettato dal mercato.
Le vetture passeggeri costano 50-55 €, i carri merci chiusi a due assi costano 20-25 €, etc., etc., indipendentemente dal produttore.
Data la ridottissima dimensione del nostro mercato ed il fatto che i trenini sono un prodotto voluttuario, i produttori ritengono che non sia nel loro interesse farsi una vera concorrenza di prezzi.
Inoltre negli ultimi dieci anni, con la possibilita' di trasferire la produzione in Cina, sia il lotto minimo di produzione che il costo di produzione si sono sensibilmente abbassati.
Percio' se negli anni 90 Roco doveva mettere in produzione 8.000 Gr. 880 (impiegando poi diversi anni per venderle tutte), per poter rientrare dell' investimento iniziale ed averne il giusto guadagno, ora e' sufficiente lanciare una produzione di 1.000 pezzi.
Fino a circa l' anno 2000 era praticamente impossibile che i produttori si facessero una reale concorennza sul modello, perche' non c' era spazio sufficiente sul mercato italiano per assorbire i quantitativi minimi di produzione di due modelli uguali.
Ora Hornby ed Acme possono lanciare sul mercato entrambe il Settebello in numero di (diciamo) 1000 pezzi ognuno, rientrando subito dell' investimento iniziale e guadagnandoci entrambe.
Perche' allora farsi concorrenza sul prezzo ? Non e' meglio farsi una (blanda) concorrenza sul modello proponendone epoche diverse ?
I tempi attuali consentono (...o obbligano a) investimenti veloci con rientro immediato. E questo vale per qualunque settore.
Temo che attendersi un abbassamento del prezzo dei trenini o per via della produzione in Cina o per via della concorrenza tra gli ormai tanti (forse troppi) produttori di modelli italiani sia una mera chimera.
...forse potremmo aspettarci prezzi piu' popolari solamente se un qualche produttore cinese volesse (o fosse in grado di) affacciarsi direttamente sul mercato italiano o europeo...penso che la cosa sarebbe un vero terremoto nel mondo del trenino

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Saluti scarsamente fiduciosi
Stefano.