Se mi permettete, un mio umile contributo alla "questione" 735-736:
se avrete fatto caso, fino ad ora i produttori di modelli hanno privilegiato quei gruppi di locomotive che permettono molteplici versioni anche abbastanza differenti tra di loro, vedi la HRR con la 740 da cui hanno ricavato le 743-741-940, la OS.KAR con le 625 e derivate -640 idem come prima e la famiglia delle 685 ex 680.
Appunto questa scelta ha permesso e permetterà di sfruttare ancora per molto tempo le basi progettuali dalle quali è possibile ricavare più versioni dei modelli, limitando così sia i costi di progetto, sia quelli di realizzazione -più o meno come avvenne nelle F.S. con la progettazione di locomotive aventi molte parti in comune per abbattere i costi di costruzione e riparazione-
Quindi modifiche più o meno importanti alla locomotiva, sfruttando per più versioni il medesimo tender, la cui progettazione/realizzazione ha costi elevati, realizzazione di distribuzioni/biellismo e cilindri di vari tipi che modificano radicalmente le linee della locomotiva, varianti di caldaia ecc, tutto questo col fine di contenere come ho già accennato i costi di produzione, n.b. questo risparmio di soldi permette di proporre modelli differenti e permette altresì di poter investire in nuovi progetti senza asciugare le casse delle ditte costruttrici.
Fatta questa necessaria premessa, veniamo alle locomotive di costruzione americana:
le 735, nonostante siano state uno dei gruppi con più alto numero di esemplari costruiti -anche se una decina o poco meno locomotive finirono negli abissi col piroscafo che le trasportava in Italia- sono state caratterizzate da un tender che nonostante fosse simile nelle dimensioni e forme, risultava differente rispetto allo standard a carrelli F.S., quindi qualora venisse deciso di riprodurre tale modello, il tender andrebbe riprogettato completamente rispetto a quanto realizzato fino ad oggi e comunque sarebbe un tender da usare solamente con il modello della 735, inoltre l'unica variante possibile interesserebbe la forma del corpo caldaia, il quale nel primo centinaio di esemplari aveva una parte conica nella zona del duomo del vapore, per poi aumentare di diametro dietro a questo,- praticamente come le caldaie delle 290-552-851- 875-880, giusto per citare i gruppi più conosciuti- mentre nella versione successiva il corpo caldaia risultava di forma completamente cilindrica.
Pertanto una volta realizzate le due varianti di caldaia si potrebbero realizzare solo cambi di marcatura, a fronte di un investimento specie per il tender che non verrebbe più sfruttato per altri gruppi di locomotive....
Rimanendo sempre nell'ambito delle locomotive a ruote piccole, vedrei molto più sfruttabile la realizzazione delle 470 e derivate, le quali riceverebbero modifiche riguardanti la cabina, la caldaia e i tender partendo dalla medesima piattaforma progettuale, addirittura il tender/bagagliaio di origine potrebbe venire sfruttato per la realizzazione dei carri cisterna derivanti appunto dalla loro dismissione agganciati alle 470, nel momento in cui queste ricevettero la cabina aperta, i due tipi di tender a tre assi che vennero adottati con detta trasformazione verrebbero utili sia per la realizzazione delle 290-552 e 600 3T12 ex R.A., sia per la versione di origine della 680, tender 3T20 che poi vennero agganciati in buona parte alle 730......
Per quanto riguarda la 736, questo modello è stato fin'ora snobbato dalle case produttrici forse perché tale locomotiva ha delle forme troppo americane, inoltre la sua linea risulta sgraziata a causa di quella caldaia tozza montata su quel rodiggio con ruote di ridotto diametro.....in soldoni non garba!!!
Va da se che la richiesta di un modello di locotender 851 ha la priorità assoluta, pena cortei di protesta da organizzare sotto le finestre dei vari produttori nazionali!!!
paolo.