Tutti i collegamenti internazionali sono regolati da accordi tra le due amministrazioni esercenti ed il punto di scambio è, salvo accordi particolari, corrispondente al punto in cui si valica la frontiera.
Questo a prescindere da quale amministrazione gestisca il servizio ferroviario; ora, con i nuovi operatori è un po' più complicato ma non tanto.
Così, ad esempio, la manutenzione della linea dalla stazione di confine al punto di frontiera spetta sempre, salvo accordi particolari, ripeto, alle ferrovie del Paese corrispondente.
Una eccezione è proprio costituita dalla linea del Sempione che, pur entrando in territorio italiano ad una certa progressiva della galleria omonima rimane sia in esercizio che in concessione alla Svizzera fino allo scambio estremo di Iselle (Iselle di Trasquera)-lato Svizzera per cui su quel tratto è come se fosse in Svizzera (sono quasi 11 kilometri). Da quel punto fino a Domodossola l'esercizio continua ad essere affidato alle SBB ma la proprietà e, di conseguenza, la manutenzione è italiana (sono circa 19 kilometri). Il fatto che vi siano delle stazioni in mezzo è del tutto ininfluente. Ugualmente vale il discorso della Confine-Pino-Luino che, pur esercitato dalle SBB, è comunque un tratto ferroviario italiano (sono circa 15 kilometri).
Di conseguenza, salvo accordi specifici, i risultati economici spettano all'amministrazione proprietaria.
Saluti
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