Penso di essere uno dei pochi ad aver percorso una galleria prima in vespa... e poi in treno! Nel lontano '97, con un mio amico, salimmo a Montorsoli nella galleria della Faentina, all'epoca in piena ricostruzione.
Era la galleria del famoso treno fantasma, quello che avrebbe dovuto rimanere intrappolato nel '44, e che forse era carico d'oro.
Noi non lo abbiamo visto, e ci siamo barcamenati tra pozze d'acqua e fango. Non vi dico l'effetto, cinque anni dopo, a rifare lo stesso percorso all'inverso, a bordo di un convoglio di centoporte al traino della 640 148.
Altra galleria piena di suggestione è quella dopo Palestrina, sulla ex Roma-Fiuggi: c'è ancora il binario, fa freddo anche d'estate, anche se vi portate la pila chissà perché rimane buio pesto lo stesso. A un certo punto vi immaginate che stia per arrivare un articolato serie 800 e uscite prima di averla fatta tutta. Salvo poi accorgervi che all'esterno il binario scompare subito sotto l'asfalto.
La galleria del Cipollaio era prima del capolinea di Culaccio (nome eloquente) sulle Tranvie Elettriche Versiliesi: una rete che da Forte dei Marmi arrivava fino a Seravezza e limitrofi. Ovviamente, le Tranvie della Versilia elettriche non furono mai, e camparono fino agli anni Quaranta con alcune locomotive inglesi 0-2-0 e qualche Esslingen ex-Circumvesuviana a cui era stato troncato l'asse portante anteriore per presunte ragioni di circolabilità. Il servizio passeggeri, dopo una ripresa nel 1945 fu quasi subito sospeso, e la piccola rete continuò a funzionare come raccordo per le cave di marmo. Scartamento metrico, chilometraggio dimenticato.
Scordatevi di trovare resti significativi, galleria a parte, perché è stato tutto demolito.
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