tof63 ha scritto:
ste.klausen21 ha scritto:
Esso immagino avrà avuto accelerazione e tempo di transito ben diversi dai normali convogli.
Tempo di occupazione linea, necessità di incrociare stando sempre sul corretto tracciato, quindi mettendo in deviata gli altri incrocianti, e così via.
Le sottostazioni sono chiamate ad un carico notevole, per alimentare quel treno.
C'è da dire che il percorso del record, avvenuto fra le stazioni di Preda a quota 1.788,7 m s.l.m. e Alvaneu (999,3 m s.l.m.), è stato in discesa per una percorrenza di 25 km ad una velocità compresa fra i 30 e i 35 km/h. Sarebbe stato impossibile farlo in senso inverso.
Ovviamente il 29 ottobre i treni RHB hanno circolato su quel percorso con un orario speciale (anche perchè l'impiego dei 25 elettrotreni Capricorn a 4 elementi usati per comporre il convoglio avrà ridotto in modo significativo il materiale rotabile a disposizione per la circolazione odinaria).
Luigi Cartello
Anche se un pò in ritardo.......
chiedo chiarimenti su quanto scritto, cioè che il treno più lungo del mondo non avrebbe potuto percorrere il tratto in senso inverso.
Capisco il fattore pendenza ma ogni gruppo di carri non ha una loco?
Un numero di loco proporzianale alla lunghezza del treno, non dovrebbe assicurare anche il ritorno?
Oppure ci sono problemi di sincronizzazione tra le varie motrici?
E' solo una curioisità tecnica
grazie