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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 8:19 
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Stanga-Tibb ha scritto:
Frattanto, girellando nello sterminato sito di Polier, in cui ogni tanto trovo qualche parte nuova, ho appreso che un carro della Biasca - Acquarossa proveniva nientemeno che dalla FAC Arezzo - Fossato tanto cara a Torrino!! Incredibile!

http://www.polier.ch/page/archiv/Postkarten/A-G/BVA/021/038.htm

Immagine



Vuoi stupirti ancora di più? I carri di origine italiana erano bei 5 o 6 e 2 di questi esistono sempre ancora, come stalla per capre o cavalli in un pratoa Biasca..

sebastiano


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 8:54 
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Ciao a tutti...

alcune precisazioni sul materiale rotabile:

- le 3 assi passeggeri sono delle vecchie SBB del Brünig, arrivarono anche loro negli anni 50, e non furono mai ripiturate nei colori BA ma restarono verde scuro.

- dei carri merci di origine italiana (erano 5 o 6, ma non credo che furono rimessi in servizio tutti) ne sono sopravissuti 2 in un prato a Biasca, a mo di stalline x cavalli e capre
- dei vagoni passaggeri ha sopravissuto (ma credo maluccio) anche un vagone originale a 4 finestre e passo ultracorto.

http://www.polier.ch/page/bahnen/tessin ... 02/002.htm

- ci sono poi il carro postale (che per essere pignoli non é BA ma PTT, che l'ha impiegata su varie linie tra le quali anche la BA: i postali appartengono infatti alle poste e non alle ferrovie sulle quali viaggiano) e la motrice giâ citati sopra

Una nota: gran parte del materiale rotabile (motrici e vagoni) curiosamente non porta nessuna scritta indicante la società e spesso neanche il numero (che sulle motrici più nuove era sulla targa indicante il percorso). Questa fa molto difficile riconoscere i singoli veicoli..

Per le 3 loco originali esiste ancora il disegno originale, dovei averne una copia da qualche parte


Per il sito di M. Polier:

al momento é in ristrutturazione, e tante pagine sono 'vuote', ma andando a

http://www.polier.ch/page/bahnen/tessin/ba/100.htm

si ha accesso alla maggior parte delle foto ivi raccolte.

La storia della ferovia é alquanto semplice... prevista fino a Olivone con lo scopo di aprire la valle al turismo e al commercio (il sogno della linea transalpina era ormai sfumato da tempo), lo scoppio della guerra ne ha interrotto la costruzione alla metà inferiore della linea (Acuarossa), e non si andò oltre. Negli anni 50-60 riuscì a riammodernarsi parzialmente acuistando nuove motrici (e materiale di 2. mano ).
Approffittò delle costruzioni di dighe in cima alla valle.... comperando una decina di camions e gestendo, in una specia di cooperativa con gli altri autotrasportatori tutti i trasporti di cemento, ferri d'armaento etc... questo chiaramente facilitò il passaggio ai bus, che erano comunue necessari da Acquarossa in su. Il clima 'anti ferrovie' in Ticino dell'epoca fece il resto...

Il servizio era molto semplice, e bastavano 2 treni per coprirlo (2 motrici e pochi vagoni, principalmente il postale ed il coperto che riforniva la fabbrica di cioccolato di Torre)
Uniche eccezioni i trasporti di militari ed esploratori (boy scauts), dove in un unico convoglio si trovava praticamente tutto il parco rotabile della società.

http://www.polier.ch/page/bahnen/tessin ... 02/001.htm

Difficile dire se qualora la ferrovia fosse arrivata fino ad Olivone avrebbe avuto più probabilità di sopravivere... quanto é successo alle altre linee della regione (Mesolcina, Valmaggina, Lugano-Tesserete, LCD etc) che pure arrivavano in cima alle rispettive valli non lascia molta speranza.

sebastiano


p.s: per il modellismo... se può essere solo di atmosvera e non preciso fino all'ultimo dettaglio, l'automotrice BEMO delle RhB della serie 500 gli assomiglia parecchio (specialmente le difficile forme arrotondatedel frontale), é mia speranza una volta di farne una versione in colori BA.


Ultima modifica di sebamat il lunedì 14 dicembre 2009, 15:18, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 9:41 
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Iscritto il: sabato 23 settembre 2006, 13:40
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Grazie mille Sebamat per le nuove informazioni: Ora capisco perchè non si trova molto sulla storia di questa linea. Deve avere avuto una storia molto semplice.

Per quanto riguarda il modellino io ormai ho realizzato quasi interamente la cassa della motrice. Non c'è da preoccuparsi per i bordi dei frontali arrotondati: E' piuttosto semplice realizzarli in questo modello. L'unica cosa che mi sembra un pò ardua in questo modello è il tetto. Da l'impressione che sia un pò complicato raccordarlo alla cassa proprio nel punto dell'incurvatura dei frontali.


Saluti, bri!


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 10:34 
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Stanga-Tibb ha scritto:
Frattanto, girellando nello sterminato sito di Polier, in cui ogni tanto trovo qualche parte nuova, ho appreso che un carro della Biasca - Acquarossa proveniva nientemeno che dalla FAC Arezzo - Fossato tanto cara a Torrino!! Incredibile!

http://www.polier.ch/page/archiv/Postkarten/A-G/BVA/021/038.htm


Originariamente era a scartamento di 950 mm, immagino. Giusto?


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MessaggioInviato: domenica 5 ottobre 2008, 19:24 
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Nome: Alessandro Rizzello
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Sì la FAC era a scartamento ridotto "italiano" 950 mm.


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MessaggioInviato: martedì 7 ottobre 2008, 16:01 
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Bri ha scritto:
Grazie mille Sebamat per le nuove informazioni: Ora capisco perchè non si trova molto sulla storia di questa linea. Deve avere avuto una storia molto semplice.

Per quanto riguarda il modellino io ormai ho realizzato quasi interamente la cassa della motrice. Non c'è da preoccuparsi per i bordi dei frontali arrotondati: E' piuttosto semplice realizzarli in questo modello. L'unica cosa che mi sembra un pò ardua in questo modello è il tetto. Da l'impressione che sia un pò complicato raccordarlo alla cassa proprio nel punto dell'incurvatura dei frontali.


Saluti, bri!


Scusa , errore mio... con il suggerimento del modello Bemo stavo parlando delle motrici 4 e 5, quelle del 1950-1960.

Quelle originali sono 'relativamente' più facili... in che materiale le fai? sarebbe magari possibile vedere una foto di quanto hai già fatto?

E fare il tetto in balsa' cosi lo modelli direttamente sulla carrozzeria...

ciao

sebastiano


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MessaggioInviato: mercoledì 8 ottobre 2008, 18:10 
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sebamat ha scritto:
Bri ha scritto:
Grazie mille Sebamat per le nuove informazioni: Ora capisco perchè non si trova molto sulla storia di questa linea. Deve avere avuto una storia molto semplice.

Per quanto riguarda il modellino io ormai ho realizzato quasi interamente la cassa della motrice. Non c'è da preoccuparsi per i bordi dei frontali arrotondati: E' piuttosto semplice realizzarli in questo modello. L'unica cosa che mi sembra un pò ardua in questo modello è il tetto. Da l'impressione che sia un pò complicato raccordarlo alla cassa proprio nel punto dell'incurvatura dei frontali.


Saluti, bri!


Scusa , errore mio... con il suggerimento del modello Bemo stavo parlando delle motrici 4 e 5, quelle del 1950-1960.

Quelle originali sono 'relativamente' più facili... in che materiale le fai? sarebbe magari possibile vedere una foto di quanto hai già fatto?

E fare il tetto in balsa' cosi lo modelli direttamente sulla carrozzeria...

ciao

sebastiano


Immagine
Immagine

Ecco qua le foto. Il modello è ancora in alto mare e ci sono parecchie cose da fare e da sistemare.

Le fiancate le sto realizzato con la semplice tecnica

Strato di cartoncino - Strato di poliver trasparente - Strato di cartoncino

che permette di togliersi la noia di farsi i finestrini uno per uno e garantisce una buona robustezza del modello.

per il tetto terrò a mente il tuo consiglio :wink:
Saluti, bri.


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MessaggioInviato: giovedì 9 ottobre 2008, 9:59 
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....più o meno la stessa tecnica da me usata per un modello di elettromotrice della ferrovia della Val di Fiemme..... utilizzai, per le fiancate , fotocopie del figurino colorate a mano....tetto in listelli per modellismo ricoperti con nastro adesivo di carta(poi verniciato) a simulare la tela olona
pietro


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MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2008, 7:56 
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Bri ha scritto:

Immagine
Immagine

Ecco qua le foto. Il modello è ancora in alto mare e ci sono parecchie cose da fare e da sistemare.

Le fiancate le sto realizzato con la semplice tecnica

Strato di cartoncino - Strato di poliver trasparente - Strato di cartoncino

che permette di togliersi la noia di farsi i finestrini uno per uno e garantisce una buona robustezza del modello.


bello, tienici informati su come va avanti!

sebastiano


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MessaggioInviato: giovedì 30 ottobre 2008, 19:40 
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sebamat ha scritto:
Bri ha scritto:

Immagine
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Ecco qua le foto. Il modello è ancora in alto mare e ci sono parecchie cose da fare e da sistemare.

Le fiancate le sto realizzato con la semplice tecnica

Strato di cartoncino - Strato di poliver trasparente - Strato di cartoncino

che permette di togliersi la noia di farsi i finestrini uno per uno e garantisce una buona robustezza del modello.


bello, tienici informati su come va avanti!

sebastiano


Bè Sebastiano... nel frattempo ti posso dire che ho terminato di mettere lo strato di poliver trasparente. Poi ho riverniciato il modello e ho aggiunto i vari particolari alla cassa.

Quando andrò ancora un pò avanti metterò altre foto.

Nel frattempo ho un serio dubbio su come sia fatto un particolare presente solo sulla testata lato scompartimento 3^a classe. Per la precisione è quel ''tubo in rilievo'' in cui entra il cavo che scende dal pantografo(Serviva per abbassare il pantografo per caso?). Da tutto le foto che ho reperito non si capisce bene da dove entra il cavo e se quel ''tubo'' è bucato in testa o no.

Saluti, Bri


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MessaggioInviato: sabato 8 novembre 2008, 21:25 
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Località: trento
complimenti ed auguri per il bel modello in corso di realizzazione.....quale sostegno morale ti rimando alla foto del mio modello statico della FEVF A1(val di Fiemme) modello statico con cassa in carta(fotocopie figurino in 1/87)foglio di acetato(per lavagna luminosa),accoppiatori condotte in cavo elettrico,fanali ritagli di refill biro Bic, tetto in listelli balsa ricoperti con nastro adesivo di carta(a simulare la copertura in tela)verniciato con tinta all'alluminio, isolatori (perline da bambine in vetro verde) filo da cucire,presa ad aragosta in filo di rame.......carrelli in plasticard carta e legno uniti al telaio in cartone con bottoncini automatici....
con materiali poveri ed in poco tempo e senza difficoltà insormontabili si può
ricreare un'atmosfera...
pietro
http://www.flickr.com/photos/30722892@N08/3013102027/


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merlotrento ha scritto:
complimenti ed auguri per il bel modello in corso di realizzazione.....quale sostegno morale ti rimando alla foto del mio modello statico della FEVF A1(val di Fiemme) modello statico con cassa in carta(fotocopie figurino in 1/87)foglio di acetato(per lavagna luminosa),accoppiatori condotte in cavo elettrico,fanali ritagli di refill biro Bic, tetto in listelli balsa ricoperti con nastro adesivo di carta(a simulare la copertura in tela)verniciato con tinta all'alluminio, isolatori (perline da bambine in vetro verde) filo da cucire,presa ad aragosta in filo di rame.......carrelli in plasticard carta e legno uniti al telaio in cartone con bottoncini automatici....
con materiali poveri ed in poco tempo e senza difficoltà insormontabili si può
ricreare un'atmosfera...
pietro
http://www.flickr.com/photos/30722892@N08/3013102027/


Complimenti anche a te! Sono sempre più convinto di quello che hai detto. Con poca spesa ( se non nulla) e non troppo impegno si possono fare dei bellissimi modelli... Per non parlare della soddisfazione che si ha quando li vedi che sono finiti... una soddisfazione che non c'è dopo che si è usciti da un negozio in cui hai lasciato stipendi per un modello.

PS: Oltre che la motrice ( Queste qui di inizio 900 le ho sempre gradite!) sono curioso di sapere come hai realizzato i pali della catenaria. :D

Saluti, Bri!


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Queste sono le foto del modello allo stato attuale... purtroppo per un pò non potrò portarlo avanti per varie ragioni.

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Saluti, Bri.


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pali della linea area: palo cimini in fibra di carbonio da canna da pesca(danno senza alcun intervento la sensazione del palo in legno iniettato di creosoto), mensola in tubicino di rame, tirante reggimensola in filo di rame sottile, archetto della sospensione in sottile striscia di rame,sospensione in filo di cotone con due perline come isolatori,filo di contatto in filo da cucire.....tutti i pezzi sono semplicemente incollati con cianoacrilato( al termine dei lavori rimasero incollati anche i polpastrelli.....di più lenta presa ma con unione meno fragile l'incollare col bostik
pietro


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MessaggioInviato: lunedì 19 luglio 2010, 7:51 
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Ciao !

L'anno prossimo, la Ferrovia Elettrica Biasca Acquarossa compie i suoi 100 anni (o meglio li compirebbe, visto che nel 1973 i nostri politici lungimiranti decisero di demolirla). A Biasca, in giugno 2011, è prevista una grande festa. Sebamat ed io costruiremo un impianto a moduli che rappresenterà buona parte della BA. Dei 13 km (150 m in 1:87) ne ricostruiremo ca. 40 m.
Le stazioni o punti focali previsti sono: Biasca stazione FFS, sottopassaggio linea FFS Gottardo, Deposito, Buzza di Biasca (con l'unica galleria della tratta), il ponte sulla Leggiuna con omonima fermata, Malvaglia Rongie con parte del paese, la tratta in Valserino con la seguente fermata di Motto-Ludiano (con parte del paese di Motto), parte della "tirata" e della stazione di Dongio con relativo ponte sul Brenno. La fermata di Corzoneso con la tratta fino ad Acquarossa.
Grazie ad un numero elevato di piani originali, la costruzione è facilitata enormemente. Per maggiori informazioni (e foto) potete consultare il mio sito (www.polier.ch), il testo é ancora solo in tedesco. Cercherò di fare le traduzioni ...

L'idea é di poter festeggiare degnamente e far rivivere un'altra delle ferrrovie ormai sparite con un impianto ed il relativo materiale rotabile (questo lo costruirò questînverno).

Per il 2011 sono previste anche dei festeggiamenti per la Lugano-Cadro-Dino e nel 2012 per la Lugano-Ponte Tresa ... c'è da fare !

ciao Maurizio


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