Eurostar ha scritto:
Quello che dici è vero, tanti piccoli numeri fanno un grande numero. Ma purtroppo il più grande problema non è questo, ma è che la fonte è aleatoria.
A meno che non abbia un'andamento veramente patologico e necessitare come modello di una variabile aletoria di Cauchy (una cosa dannatamente perversa il cui scopo principale sia duplice, intellettuale - dimostrare che tale perversità statistica può esistere - e di terrorizzazione degli studenti

), puoi sempre avere dei valori statistici affidabili sui quali progettare. E se parliamo di microimpianti, questi non saranno fatti tanto per fornire energia alla rete, quanto per non comprarne, diminuendo la richiesta.
Eurostar ha scritto:
Quindi se a ciascuno devono essere garantiti X kW contrattuali dalla società elettrica 24 ore su 24 non è possiblie garantirli con sistemi da fonte rinnovabili.
Nelle campagne del ricco Nord Est la rete elettrica sta abbondantemente allenando i suoi utenti a mancanze di corrente e spike, altro che garantire i Kw.
Eurostar ha scritto:
La soluzione sarebbe quella di avere reti adatte agli scambi energetici nei due sensi e avere centrali elettiche tradizionali con maggiori flessibilità di regolazione, ma qui nasce il problema dei produttori ai quali sicuramente non va giù il fatto di avere centrali da migliaia di MW operanti a potenza parziale per parte del tempo, oltre ai limiti tecnici di regolazione che sono abbastanza ristretti per via delle elevate inerzie termiche delle centrali.
verissimo sulla inerzia termica delle centrali, ma la flessibiltà si fa guardacaso con i piccoli impianti diffusi, inclusi microimpianti idroelettrici.
E a parer mio certe scelte "strategiche" che influiscono sulla vita di tutti non dovrebbero essere regolate dal profitto.
Per quel che rigurada le perdite, meno distanza, meno perdite.
Un'altra soluzione sarebbero contratti con garanzia di solo una parte della potenza elettrica impegnata.[/quote]