Origine etrusca dei fasci
L’origine etrusca del fascio littorio sembrerebbe trovare fondamento su fonti letterarie e su testimonianze archeologiche.
A quanto ci riferiscono Dionigi di Alicarnasso (Antiquitates Romanae III, 59-62) e Tito Livio (Storie I,8), i Romani avrebbero importato dall’Etruria l’usanza di far precedere i re da littori recanti sulle spalle un fascio di verghe ed una scure.
Di origine etrusca dei fasci parla anche Floro (Ep. l, 1, 5).
Strabone (Geographika, V, 2, 2), in particolare, precisa che i fasci furono portati a Roma da Tarquinia.
Silio Italico, invece, specifica (Puniche, VIII, 483 sgg.) che la prima città ad introdurne l’uso sarebbe stata l’etrusca Vetulonia.
Proprio a Vetulonia nel 1898 Isidoro Falchi rinvenne nella cd. Tomba del Littore, databile attorno al 600 a.C., un oggetto di ferro ossidato a forma di fascio composto da un gruppo di verghe unite insieme con in mezzo un’ascia a doppio taglio (bipenne).
La più antica rappresentazione etrusca di fasci senza scure s'incontra in un rilievo chiusino del Museo di Palermo che si data nella prima metà del V secolo a.C.
Su urne e su sarcofagi etruschi del periodo ellenistico (IV-I secolo a.C.) sono spesso rappresentati littori con fasci al seguito di magistrati.
Fasci sono raffigurati anche sulle pareti della Tomba del Tifone e della Tomba del Convegno (databili al II-I secolo a.C.) di Tarquinia.

Littore recante i fasces


Simbolo del Senato degli Stati Uniti

l fascio sulla cancellata dei Giardini estivi a San Pietroburgo

stemma del canton Sangallo

Stemma comunale di Villejuif

stemma della Francia

stemma dell'Equador

stazione di porta romana a Milano