G-master ha scritto:
A proposito dell'atteggiamento dei sardi verso il treno, proprio la femmina che dovrebbe calamitarmi verso Cagliari mi ha confessato di non aver mai preso un treno prima di essersi trasferita a Firenze!
Te l'ha detto perchè vuole che sia tu a farle "conoscere" le cose che iniziano con la "tr"
Scherzi a parte, non è quello l'atteggiamento dei sardi. Qui, come credo dappertutto, se si offre un servizio decente la gente in treno ci viaggia eccome. Quando ancora studiavo all'università, dopo la chiusura della stazione del mio paese, ho visto i viaggiatori del "mio" treno mattutino ridursi a un terzo. E così, parallelamente, in tutta l'isola.
Gemini76 ha scritto:
Sai bene che la rete a sr italiana venne pensata come rete economica e complementare alla rete FS. Riaprire le linee del Sulcis esclusivamente a scopo tuirstico potrebbe essere antieconomico nonchè azzardato, meglio pensare a qualcosa di veramente rilevante per la mobilità locale. Certo penso che forse la S. Giovanni Suergiu - Calasetta avrebbe una sua ragione di esistere.....le altre non so..ad Iglesias arrivi con il treno FS,idem a Siliqua....cmq la butto lì...se mi fornite materiale non ci metto nulla a fare una pagina per il sito
Ripeto, Gemini, la Mandas-Arbatax, con i ricavi delle corse turistiche copre i costi di gestione. Se ci fossero stati ancora i binari, credo che anche gli amministratori FMS avrebbero preso in considerazione l'idea di mettere in linea il Trenino Verde. Ciò avrebbe fatto da apripista per una riapertura della linea per il traffico ordinario. Fino ad oggi, in quella zona, si sono spesi capitali immensi per foraggiare società-avvoltoio che hanno "gestito" le agonizzanti miniere. Avessero diviso gli stessi quattrini tra i minatori, oggi avremmo nel Sulcis qualche migliaio di famiglie plurimiliardarie. Questo per dire che, spendendo bene i quattrini, anche (e non solo) la rete FMS potrebbe diventare occasione di sviluppo. Ma perchè accada questo c'è una sola soluzione, la gente si deve IN-CAZ-ZA-RE!!
G-master ha scritto:
Una Siliqua-Calasetta non avrebbe solo valenza turistica, ma permetterebbe di ottenere un collegamento efficace per la zona tutto l'anno e senza i rischi e le vessazioni del traffico stradale, tenendo anche conto del fatto che le velocità di crociera potrebbero essere del tutto adeguate.
Questo è assolutamente vero, e chi conosce la zona sa bene che da Siliqua a S.Giovanni Suergiu (60km) ci vuole, in auto, almeno un'ora di guida lungo la tortuosa SS293. Un servizio ferroviario un minimo confortevole ed efficiente non avrebbe problemi ad essere concorrenziale con l'auto.
Stefano