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MessaggioInviato: lunedì 18 maggio 2009, 8:57 
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Iscritto il: venerdì 13 gennaio 2006, 3:48
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Località: 'Lisondria...
Massimo di Vico ha scritto:
Domanda legittima e risposta doverosa :D
Quando importiamo una pianta "esotica" importiamo solo la pianta e non l'ecosistema nel quale la pianta è inserita e che contiene tutti i meccanismi di contenimento della pianta stessa.
In un bosco di querce incontri un ecosistema complesso nel quale oltre alla quercia trovi decine di altre specie vegetali che convivono con essa, funghi e tartufi che vivono in simbiosi, ma anche piante bulbose (come i Ciclamini, tanto per citare) qundo le acacie subentrano tutto questo si altera, i funghi spariscono e la varietà di specie vegetali diminuisce.
In questo caso la quantità di cibo disponibile si riduce sensibilmente ed il bosco non può sostenere gli animali selvatici che prima erano presenti.
Un discorso analogo può essere fatto per il Daino: l'Acacia è una Leguminosa (una parente stretta dell'Erba Medica, per intenderci), quindi graditissima per i ruminanti, però è anche velocissima nella crescita.
Ho visto un astone di Acacia crescere di 185 cm in 45 giorni (ed in ambiente non proprio confortevole :shock: )
Una pianta simile risce a portare le proprie foglie in un punto dove il Daino non riesce più a pascolarle, quindi al Daino non rimangono molte alternative :wink: .
Direi che ho messo parecchia carne al fuoco, con buona pace dei treni
:wink:
Abbiate pazienza.
Massimo


Dai...no... :cry:




:D :D :D :D


comunque quel tipo di Acacia (http://www.giardinaggio.it/giardino/Alb ... obinia.asp) (http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia) è qua da 400 anni...


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MessaggioInviato: lunedì 18 maggio 2009, 10:55 
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Iscritto il: mercoledì 24 gennaio 2007, 11:50
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Località: Venezia
Giacomo ha scritto:
(...)
Dai...no... :cry:

:D :D :D :D

comunque quel tipo di Acacia (http://www.giardinaggio.it/giardino/Alb ... obinia.asp) (http://it.wikipedia.org/wiki/Robinia_pseudoacacia) è qua da 400 anni...


Infatti sono 400 anni che la popolazione del daino è in calo inesorabile :P
Li a-caciati via quasi tutti! (ammazza, questa era proprio brutta... maggiore Benedict! Intervenga, please :P )

Ciao
Andy


p.s.: bastaaa... parliamo di treniiii :P
p.s.2: scusate, stavo rileggendo TT sulla guerra, dopo tutta sta tristezza ho dovuto reagire con un paio di scemenze ridanciane.


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MessaggioInviato: lunedì 18 maggio 2009, 11:24 
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Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2006, 0:00
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Cita:
Li a-caciati via quasi tutti!
:D :P
Ed ora tutti a rincorrere i Daini con grattugia e parmigiano :D :D
Ragazzi: l'argomento è serio, ma ci si può scherzare tranquillamente sopra.
Piuttosto, che dite, questo Pino ha un futuro con RFI?

http://img42.imageshack.us/my.php?image=pict0225.jpg

Comunque, se interessa, giusto per fare due chiacchiere da bas, la mia mail è sotto.
Ciao
Massimo


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MessaggioInviato: giovedì 11 giugno 2009, 21:38 
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P.S.GIORGIO - Il taglio degli alberi in viale Cavallotti è ripreso ieri mattina sotto gli occhi vigili del Comitato civico e di alcuni consiglieri comunali. La ditta incaricata dal comune ha iniziato questa volta da nord, nel tratto compreso tra le vie Mameli e Libertà. Non sono mancati momenti di tensione. Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Porto San Giorgio ed una pattuglia della Guardia Forestale. Ma anche alcuni ispettori dell'Asur che hanno effettuato un controllo sul cantiere allestito nel viale, optando poi per una sospensione temporanea del lavoro in attesa di verificare se vi fossero le distanze giuste per svolgere in sicurezza il taglio dei pini a ridosso dei binari. Peraltro i treni ieri mattina hanno continuato a transitare. Per questa mattina è stata programmata una nuova protesta davanti al comune per impedire l'abbattimento dei secolari alberi. Ma non tutti in maggioranza sono favorevoli a percorrere questa strada. Gualberto Vitali Rosati del Pdl suggerisce il ricorso al vincolo ambientale o monumentale per salvare gli alberi. «Infatti il giardino di viale Cavallotti, fortemente voluto dal marchese Trevisani (e che viene attribuito da alcune fonti al Vandone, importantissimo architetto dell'ottocento) non è un semplice giardino, ma un importante elemento urbanistico della città, capace di trasformare la zona limitrofa all'asse ferroviario in un quartiere bello e privilegiato. Se fosse posto tale vincolo, l'amministrazione potrebbe salvare gli alberi dalle richieste di abbattimento che provengono dalle ferrovie e riportare la quiete tra gli abitanti delle splendide villette che guardano i giardini» ha detto Vitali Rosati. Critiche all'operato dell'amministrazione sono state rivolte dai consiglieri comunali Brignocchi e Loira.


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 Oggetto del messaggio: Re: Le Ferrovie chiedono l'abbattimento di alberi lungo le linee
MessaggioInviato: lunedì 13 luglio 2009, 19:08 
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Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 22:52
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Località: linea adriatica
La Rfi ha inviato negli uffici comunali di Porto S. Giorgio una risposta negativa alla richiesta di deroga al taglio dei pini di Viale Cavallotti. La richiesta, caldeggiata da comitati e cittadini sangiorgesi nelle scorse settimane, dopo la ripresa dei tagli, era stata sottoscritta dal sindaco di Porto San Giorgio. avv. Andrea Agostini. Di queste ore la nota di Ferrovie dello Stato attraverso Luciano Frittelli, direttore della direzione compartimentale infrastruttura di Ancona. "al fine di garantire la sicurezza pubblica e dell'esercizio ferroviario - si legge - questa direzione non può far altro che ribadire quanto più volte segnalato in merito alla presenza, in area di proprietà del Comune, di essenze arboree la cui distanza dalla più vicina rotaia non è conforme a quanto disposto dall'art. 52 del D.P.R. 753/80. Peraltro, recenti fenomeni di caduta di alberi, alcuni dei quali accaduti proprio nel vostro territorio, hanno evidenziato l'imprevedibilità di tali accadimenti in presenza di eventi meteorologici di forte intensità, ultimamente sempre più frequenti".

La missiva delle Ferrovie dello Stato prosegue sottolineando che "la deroga non può essere presa in considerazione se non realizzando opere che scongiurino, in presenza di qualsiasi evento, la caduta di alberi o di parte di essi, in corrispondenza della sede ferroviaria. Un presupposto peraltro fatto proprio da codesta stessa amministrazione". La società conclude ritenendosi sollevata da qualsiasi responsabilità conseguente a danni a cose o persone che possano essere causate dalla presenza di alberature non in regola con la normativa vigente.

"La nota delle Ferrovie dello Stato - il commento del sindaco Andrea Agostini - ci richiama ancora una volta ad intervenire per la messa in sicurezza della sede ferroviaria. E' un messaggio che non ci sorprende, ma visto il particolare interessamento di numerosi cittadini alla protezione dei pini di Viale Cavallotti, ho sottoscritto la richiesta di deroga, preparata dai componenti del comitato, per non lasciare nulla di intentato. Richiederò al più presto un incontro con il direttore compartimentale di Ancona per valutare la possibilità di soluzioni concrete alternative al taglio".


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