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 Oggetto del messaggio: Linee ferroviarie dell'Istria
MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 20:41 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Grazie, Mallet.
La mia domanda non voleva mettere in dubbio quanto avevi già scritto, ma dal fatto che io con quel capostazione sloveno ci ho parlato la settimana scorsa (ero là in ferie), affrontando specificatamente la questione perché ero curioso di sapere come venivano gestite quelle linee troncate a metà, una delle quali senza alcun collegamento col resto della propria rete.
Hvala. Omnibus


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 21:50 
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mallet ha scritto:
Si in effetti tra la stazione e il paese nel 1947 venne tracciato il confine. Ad essere pignoli però non il confine con l'Italia bensì quello tra la Jugoslavia e il Territorio Libero di Trieste, come anche descritto dettagliatamente nel Trattato di Pace.
Del resto all'epoca dell'immediato secondo dopoguerra alla Jugoslavia interessava prendere più territorio possibile e anche una stazione "conquistata" era sufficiente (vedi, ad esempio, il caso di Gorizia dove il confine compie quel percorso proprio per lasciare la ferrovia e la stazione in territorio allora jugoslavo).
Del resto anche gli abitanti di Monrupino all'epoca erano più portati per la versione Repentabor anche se poi hanno ringraziato Iddio per aver scampato quella "grande" occasione.
Non per voler suscitare polemiche ma le cose andarono proprio così, non le ho vissute di persona ma quasi.
Saluti
Anatole

Mallet,immagino sia andata proprio così,e di certo la guerra fredda non aiutò la difficile situazione della zona....anzi, forse la peggiorò in quanto poi, ragioni di opportunità politica (Tito era pur sempre un non allineato)consigliavano di non rompergli troppo le scatole...poco male se a causa di un confine bizzarro c'erano case con il soggiorno in Italia la cucina in Slovenia, poco male se la linea per Erpelle venne interrotta in prossimità del confine (anzi, se ricordo bene un breve articolo proprio su TT ci furono diversi casi di ferrovieri italiani in servizio sulla linea fermati dalle autorità slave), poco male se Monrupino è in Italia e la stazione in Yugoslavia (che poi forse nel tracciare i confini sopravvalutarono l'importanza di quella linea). La speranza è che con l'ingresso della Slovenia nella UE possano finire anni di "odi" e divisioni....già l'apertura del varco di confine sulla piazza Transalpina è stato un gesto importante....A propo di Transalpina: su una rivista della concorrenza c'è una news sui festeggiamenti con foto presa proprio a Monrupino,e nella news è scritto che RFI ha curato anche il ripristino del segnalamento nella tratta di propria competenza (suppongo da Opicina Campagna al confine), ma nel dettaglio, che interventi son stati fatti?Ma la line anon figura nei FL RFI in quanto chiusa o in quanto considerata raccordo? Oppure perchè Opicina Campagna è considerata parte integrante del piazzale di Villa Opicina?


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 22:21 
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A propo di Transalpina: su una rivista della concorrenza c'è una news sui festeggiamenti con foto presa proprio a Monrupino,e nella news è scritto che RFI ha curato anche il ripristino del segnalamento nella tratta di propria competenza (suppongo da Opicina Campagna al confine), ma nel dettaglio, che interventi son stati fatti?Ma la linea non figura nei FL RFI in quanto chiusa o in quanto considerata raccordo? Oppure perchè Opicina Campagna è considerata parte integrante del piazzale di Villa Opicina?

La linea transalpina tra Villa Opicina, non Villa Opicina Campagna che è quell'impianto già sulla meridionale Trieste-Lubiana e non più in esercizio, salvo per deposito di carri e materiale da avviare alle officine Laboranti e/o all'Autoporto di Fernetti, fin dal 1962, è stata subdolamente sospesa all'esercizio da RFI. Hanno pensato: tanto non la utilizza più nessuno e hanno perfino recuperato qualche apparato. In realtà la linea tra Villa Opicina e Kreplje, punto di innesto sul tratto che viene da Sezana, non è mai stata chiusa e non può nemmeno esserlo. Infatti è prevista come linea ferroviaria internazionale tra l'Italia e la Slovenia come stabilito dagli accordi tra i due Stati. Proprio grazie a questo particolare e grazie alle pressioni intevenute a livello internazionale è stato possibile riaprirla. Per cui RFI ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco e in fretta e furia ha dovuto provvedere al ripristino del tratto disboscando il tracciato e sostituendo numerose traverse.
E' una cosa strana ma già dal secondo dopoguerra molte carte topografiche non riportavano più il tratto per Monrupino, anche quando esisteva ancora un traffico merci con le 28, le 36 e le 33 delle JZ.
Saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 22:40 
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Beh, per una volta me sn simpatici oltreconfine...han fatto rigare dritta RFI...immagino che alla DCM di trieste gle saranno venute le bolle quando dall'alto è arrivato l'ordine di sistemare la linea...uah uah uah uah....
Ma il confine dove è posto? Prima di Monrupino?
Altra cosa..se non erro il confine è abbastanza colabrodo, visto che cmq la recinzione non è altissima, ma per caso, tra Gorizai e Nova Gorica,c'è un cancello de confine cone sulla RhB e in Valmorea?


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 22:57 
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Proprio così!
Però come ho già detto hanno dovuto dire signorsì e fare! Ben gli sta! Per risparmiare quattro lire anni fa hanno dovuto spendere una barca di euro oggi.

Il confine si trova pochi metri dopo aver attraversato la galleria di Monrupino che sottopassa il colle omonimo, in direzione di Nova Gorica, dove la linea piega sulla destra e qualche decina di metri dopo entra nella ex stazione di Monrupino/Repentabor.

Da come descrivi mi da l'impressione che non conosci il confine. Il reticolato esisteva solo nella zona di Gorizia Montesanto/Nova Gorica in quanto attraversava a metà il piazzale antistante la stazione. Per il resto il confine è segnato solo dai cippi confinari bianchi che sono in vista l'uno dell'altro e hanno segnato sulla parte superiore l'orientamento del confine fino a raggiungere il cippo successivo. Non esiste alcun cancello al punto di frontiera, come invece in Valmorea dove era stato messo solo per questioni doganali. Pensa a quanto contrabbando si poteva fare con la ricca Svizzera e quanto si poteva fare con la povera Jugoslavia.
Del resto, lungo tutta la frontiera della Jugoslavia esisteva una fascia larga da pochi metri a un centinaio circa denominata Mejni Pas (area di confine) dove potevano accedere soltanto gli autorizzati. Inoltre, era facile incontrare la pattuglia dei graniciari (guardie di frontiera) che ti chiedevano i documenti e come mai ti trovassi da quelle parti. Solo con la caduta della Jugoslavia i confini non furono più pattugliati e anzi, i controlli venivano fatti dall'Italia per evitare l'immigrazione clandestina.
Saluti


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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2006, 23:29 
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Grazie Mallet. No, non conosco bene la situazione della zona, e mi incuriosisce molto...Prima o poi, quando sarò riuscito ad acquisatre anche il volumone sulla Transalpina, magari ci dedicherò una pagian nel sito..per ora mi ha dato fin troppo mal di testa la Gorizia - Nova Gorica... :D :D :D


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 Oggetto del messaggio: Linee ferroviarie dell'Istria
MessaggioInviato: lunedì 11 settembre 2006, 1:41 
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Località: Dove i treni sono a vapore e gli scambi a mano
Gemini76 ha scritto:
....già l'apertura del varco di confine sulla piazza Transalpina è stato un gesto importante....
Il reticolato esiste tuttora; solo nella piazza è stato rimosso nel 2004 e sostituito da fioriere, ma... esiste un ma. Come chiaramente scritto in italiano, sloveno e inglese nei cartelli monitori, non si può, per esempio, arrivare da via Caprin o da via Luzzato o da via Foscolo, attraversare la piazza ed entrare nella stazione Montesanto oppure viceversa. Si può solo scendere nella piazza, attraversare le fioriere, arrivare al marciapiede dalla parte opposta e poi ritornare da dove si è arrivati. Se si vuole fare quanto ipotizzato prima, bisogna necessariamente passare attraverso il valico di frontiera pedonale di via del San Gabriele. Sembra assurdo, ma è così. Il 23 agosto, durante una vacanza in Slovenia, assieme a Sergius abbiamo preso il treno da Bohinjska Bistrica a Gorizia Montesanto (Nova Gorica) e usciti dalla stazione abbiamo attraversato la piazza ed imboccato via Caprin … cioè avremmo voluto imboccare via Caprin, perché come siamo saliti sul marciapiede ci hanno fermato i poliziotti italiani che ci hanno contestato l’ingresso illegale comminandoci la relativa sanzione amministrativa. Ovviamente i cartelli non li avevamo letti prima, ma solo dopo esserci fatti rapinare di quei 35 euro a testa e di un’ora e mezza di tempo.
Omnibus


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MessaggioInviato: lunedì 11 settembre 2006, 17:31 
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Località: Friuli Venezia Giulia
Il tutto dovrebbe risolversi con l'entrata della Slovenia nell'area Schengen e relativa libera circolazione delle persone ( attualmente è libera, con qualche restizione per tabacchi e alcolici, la circolazione delle merci. La data prevista è quella dell'autunno 2007 o, al massimo, dell'inizio 2008.


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MessaggioInviato: lunedì 11 settembre 2006, 19:54 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Proprio questa sera ho sentito alla televisione (Telecapodistria) che gli accordi di Schengen subiranno uno slittamento di alcuni mesi per cui almeno fino al 2008 non si passerà il confine italo-sloveno in qualsiasi punto ma solo attraverso i valichi.
Saluti


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 Oggetto del messaggio: Linee ferroviarie dell'Istria
MessaggioInviato: martedì 26 settembre 2006, 13:36 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 14:39
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Località: Monselice (PD)
ing ha scritto:
Tra il 1920 ed il 1943 che collegamenti c'erano tra Fiume ed il resto d'Italia?
Anche se dai quadri orario non risulta, in effetti esisteva un collegamento con vettura diretta di 1 e 2 classe fra Roma e Fiume, rilevabile da altro quadro riassuntivo di tutti i collegamenti interni.
Da Fiume partiva alle 16,15 in composizione al D 633 fino a Trieste C.le dove giungeva alle 19,55. Qui veniva agganciata al DD 45 con partenza alle 20,20 ed arrivo a Roma T.ni alle 9,40.
All'inverso da Roma T.ni partiva alle 20,00 con il DD 46 fino a Trieste C.le dove giungeva alle 9,20. Indi aggancio al D 634 con partenza alle 9,45 ed arrivo a Fiume alle 13,14.
I DD 45 e 46 avevano varie sezioni: Roma - Trieste, Roma - Praha, Roma - Warszawa, Roma - Venezia e Roma - Fiume; inoltre tra Ve. Mestre e Trieste anche Genova - Trieste e Torino - Trieste.
Il percorso di 879 km. veniva percorso in 17h 25' verso Roma e 17h 14' verso Fiume.
Nostalgici ricordi. Sergius


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MessaggioInviato: martedì 3 ottobre 2006, 12:27 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 19:12
Messaggi: 528
Località: Gallarate,Italy
Ma la linea per Pola è destinata a rimanere per sempre isolata dalla rete HZ o c'è qualche progetto per collegarla a Fiume?
Per il traffico passeggeri capisco possa essere sufficiente (si fa per dire!) il trasbordo su autobus, ma credo che quello merci ne possa risentire parecchio: Pola è il porto di chi? Dei croati, che già hanno Fiume e altri porti attivi? Degli austriaci, degli ungheresi o di altri? Non credo, preferiranno Koper che è più vicina e meglio accessibile... Non so quasi nulla di come funzionino i porti in genere e non so proprio nulla di Pola in particolare, mi piacerebbe capire cosa arriva per ferrovia e cosa "tratta" il porto.

Aggiungo una domandina veloce: oltre al tratto Fiume-confine con la Slovenia, quali sono gli altri tratti HZ elettrificati a 3000V?
Ciao
Roberto


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MessaggioInviato: martedì 3 ottobre 2006, 13:13 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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La linea istriana è destinata, secondo i sogni delle autorità croate, ad essere collegata a Fiume attraverso il traforo del Monte Maggiore (Ucka) che, ad essere precisi, è un progetto che si perde nella notte dei tempi, mi pare addirittura all'epoca dell'Austria e che venne più volte riesumato dai successori (Italia, Jugoslavia, Croazia) ma che è destinato a rimanere nel mondo dei sogni.
Il porto di Pola è....... di nessuno. Pur essendo in Croazia può solo far transitare la merce attraverso la Slovenia, così come quello di Rasa (Arsia). Del resto però l'attività portuale a Pola è modesta e ben più importanza ha il cantiere navale Scoglio Ulivi (Uljianik) che è attualmente il più attivo della Croazia e che rappresenta un buon cliente per la ferrovia istriana. Ben poche sono le altre attività industriali della zona che possono essere clienti della ferrovia. Del resto esiste ora una strada veloce (in realtà meno di una nostra superstrada) che collega Pola e l'Istria a Fiume e alla rete autostradale croata per cui è più semplice ed economico utilizzare il camion.
Circa le merci austriache o ungheresi, queste non hanno mai interessato Pola se non marginalmente in quanto era più un porto militare che mercantile e solo di recente ha perso questa caratteristica.
Del resto le merci vanno dove costa meno, a prescindere dalla vicinanza o meno. Esempio sono le merci destinate all'Italia che però utilizzano porti come Rotterdam.
Quanto alle linee 3kV C.C. delle HZ esse sono da Fiume verso il confine sloveno e da Fiume verso Zagabria fino a Moravice. Un tempo la TE a 3kV C.C. arrivava fino a Zagreb Gl. K. ma poi è stata sostituita da quella a 25kV C.A. monofase. In pratica dovrebbe sparire completamente della Croazia quando (mai?) verrà costruita la nuova linea veloce tra Fiume e Ogulin che bypasserà il tratto montagnoso alle spalle del porto.
Saluti


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MessaggioInviato: martedì 3 ottobre 2006, 15:51 
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Iscritto il: mercoledì 9 agosto 2006, 18:08
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Mi sono scordato due brevi tronchi ancora elettrificati a 3kV C.C. delle HZ:
1) Skrljevo-Bakar (Buccari) che si dirama dalla linea Fiume-Zagabria per servire quella località portuale;
2) Pecine-Susak che ugualmente si dirama dalla medesima linea e che va a servire, con una elicoidale, l'area portuale di Fiume oltre l'Eneo (Recina).

Una domanda: Dai pochi, successivi messaggi che generalmente seguono i miei mi da come l'impressione che quanto scrivo siano argomenti che non interessino a nessuno o, al massimo, a pochi mentre altre "stronzate" ccme il discorso sulla TAV in val di Susa sono piene di interventi, l'uno più idiota dell'altro, salvo qualche singolo, scritto da persone competenti. Ma forse la parte storico-ferroviaria non interessa a nessuno?
Saluti


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MessaggioInviato: martedì 3 ottobre 2006, 17:27 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 18:26
Messaggi: 1379
Località: Friuli Venezia Giulia
A me sì! Trovo molto interessanti i tuoi messaggi "storici" solo che mi stanno antipatici i messaggi di risposta "Grazie, questa non la sapevo..." e simili, per il resto stai sicuro che i tuoi li leggo!!
Ciao


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MessaggioInviato: martedì 3 ottobre 2006, 18:20 
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Iscritto il: martedì 17 gennaio 2006, 14:21
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mallet ha scritto:
Una domanda: Dai pochi, successivi messaggi che generalmente seguono i miei mi da come l'impressione che quanto scrivo siano argomenti che non interessino a nessuno o, al massimo, a pochi mentre altre "stronzate" ccme il discorso sulla TAV in val di Susa sono piene di interventi, l'uno più idiota dell'altro, salvo qualche singolo, scritto da persone competenti. Ma forse la parte storico-ferroviaria non interessa a nessuno?
Saluti

A me INTERESSANO tutti i tuoi messaggi scritti con competenza e cognizione di causa e li leggo tutti. Come Dm, se non ho nulla da aggiungere... non lo scrivo. Comunque spedisci ancora info, ché le zone Giuliano-Istriane sono sempre affascinanti (come pure le tue conoscenze sulle loco di preda bellica ed altro)


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