giangi ha scritto:
Ciao Marco,dalle pagine dei giornali risulta essere stato fatto uno studio sulla possibile trasformazione della linea da Civitanova a Trodica di Morrovalle in metropolitana di superficie con eventuale elettrificazione

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un articolo sta sul Messaggero Marche di oggi
http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php ... e=STANDARDSabato 07 Novembre 2009
di SIMONE PALUCCI
«Il mezzo privato deve diventare relativo, bisogna incentivare il mezzo pubblico, anche su ferro». E’ questa la chiave di lettura, il teorema del giovane ingegnere Massimo Canesin, figlio del consigliere comunale Alferio, alla base della metropolitana di superficie a Macerata. Un treno ogni sette minuti, massimo otto, dieci stazioni in punti strategici della città, undici se si può prendere in considerazione il centro commerciale Val di Chienti. «Sì, il progetto nasce da una mia idea, poi portata avanti con l’architetto Alberto Bacchiocci dell’azienda Risi srl. E’ straordinario che al progetto abbia deciso di aderire anche la Geodata spa, che ha 18 sedi sparse per il mondo e quella italiana a Torino. La Geodata è un’azienda internazionale importantissima, che ha vinto gli appalti per la costruzione delle metropolitane di Istambul e di San Pietroburgo: è un piacere averla al nostro fianco». Un progetto interessante, abbastanza semplice anche nella realizzazione. Infatti, «si va a recuperare l’esistente», prosegue Canesin, «e si rafforza il trasporto su ferro. Si tratta di collegare Piediripa e Sforzacosta a valle, in linea retta, costeggiando la strada carrareccia, idea che interessa anche le Ferrovie dello stato, e utilizzare il tracciato esistente, quello che passa per Macerata, per la metropolitana di superficie. Abbiamo individuato dieci fermate: Piediripa, Università-le Vergini, stazione, tribunale, Fonte scodella polo scolastico, Fonte scodella centro natatorio, Saram, Collevario, poi la zona che si svilupperà col piano casa, che si trova dopo Collevario e, infine, Sforzacosta. Secondo il nostro studio è possibile far passare un treno ogni sette-otto minuti, con fermate in punti strategici e un biglietto integrato treno-metro-autobus, perché dei bus navetta dovranno poi occuparsi di collegare le varie fermate al resto della città».
L’attuale linea ferroviaria è percorsa da treni a gasolio, con il progetto della metro le linee saranno elettrificate? «L’intenzione è quella - continua Canesin - anche perché questa è una discussione già in corso tra Regione e Ferrovie dello stato. Sicuramente sarà più facile, per le ferrovie, elettrificare una linea interamente a valle, che non una che va in salita come ora. Verrà poi elettrificata anche la metropolitana, con un sistema di minimetro a fune, capace di superare pendenze elevate». Insomma, più futuro, più mezzi pubblici e meno auto in circolazione, ma i costi? «Al momento non è possibile determinarli, è necessario fare prima uno studio di fattibilità. Sicuramente sarà necessario individuare la giusta forma di gestione, come una partecipazione tra più enti. Non si può fare solo un discorso comunale, bisogna farlo territoriale, perché la metro di superficie potrebbe collegare anche più Comuni, e da quello che ho capito questa è la visione del presidente Capponi: collegare agevolmente e rapidamente Civitanova a Macerata e magari, dico io, Tolentino. Il progetto sembra interessare tutti, le ferrovie, il presidente Capponi, il sindaco Meschini, nonché la Regione e il suo assessore ai trasporti Pietro Marcolini».