Tz ha scritto:
Scusa ma retromarcia su cosa ? Cosa non è contemplato nella normativa ?
Da noi è convinzione dei vertici Movimento ed Infrastruttura che con il libero transito l'indicatore di partenza
deve restare spento. La sua accensione potrebbe comportare che un treno con fermata ritardi la partenza perché il CT rimane ad aspettare l'accensione di detto indicatore. Con questa motivazione il V-V-V è stato vietato in tutte le stazioni provviste di indicatori.
Anch'io avevo convinto l'operaio degli IS a fare la modifica, ma quando se ne sono accorti i suoi capi è scattata la retromarcia.
Io penso che la convinzione dei miei vertici sia retaggio dei vecchi apparati ACE qui presenti, nei quali il libero transito era elettricamente vincolato alla non accensione e viceversa e loro questo lo hanno considerato normativa.
Succedeva che se dopo la fermata di un treno viaggiatori la cab. B non tirava su la leva di itinerario, l'indicatore non si accendeva per la partenza nel frattempo predisposta dalla cab. A perché l'apparato interpretava come un libero transito l'essere ancora rovesciata la leva di itinerario di cab. B. Il segnale di cab. A si apriva, ma non essendo visibile a causa della conformazione dei binari, il CT restava a guardare l'indicatore spento finché per altoparlante non lo richiamavi per spiegargli la questione. Esisteva poi una situazione che definirei allucinante: gli indicatori si aprivano solo verso Milano ma non verso Bologna; dal primo binario non c'era problema perché il D.M.E. era pronto ad uscire ed i CT lo sapevano, ma quelle volte che veniva ricevuto un treno per Bologna in III binario erano dolori. Questa anomalia, dopo oltre 10 anni di spiegazioni, ero riuscito a fargliela digerire e circa cinque anni fa l'avevano sistemata.
Quella attuale, invece, persiste.
Omnibus