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Inversione del blocco su linee banalizzate https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=6&t=114670 |
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Autore: | crd2326 [ sabato 13 luglio 2024, 14:57 ] |
Oggetto del messaggio: | Inversione del blocco su linee banalizzate |
Ciao a tutti. Ho saputo di recente che se un convoglio occupa una sezione in piena linea non è possibile l'inversione del blocco, di conseguenza: dove si deve trovare il treno per rendere possibile l'inversione del blocco? E quali requisiti devono essere soddisfatti? Inviato dal mio SM-S901B utilizzando Tapatalk |
Autore: | marco_58 [ sabato 13 luglio 2024, 16:07 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Inversione del blocco su linee banalizzate |
Solo e soltanto ragionando su sistemi di automazione e sicurezza analoghi usati in altri contesti (ma dove i requisisiti di funzionamento e sicurezza sono di fatto uguali a quelli della ferrovia), i treni devono trovarsi al di fuori di tutta la tratta interessata all'inversione del blocco automatico. In pratica ci sono due condizioni: - linee a doppio binario = "dietro" (e magari fermi) e oltre ai deviatoi delle comunicazioni tra i binari pari e dispari che permettono lo scambio del senso di marcia del binario - linee a semplice binario = fermi o non ancora, su binari "dietro" alla tratta di blocco che devono percorrere, ovvero averla già superata. |
Autore: | crd2326 [ sabato 13 luglio 2024, 16:27 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Inversione del blocco su linee banalizzate |
marco_58 ha scritto: Solo e soltanto ragionando su sistemi di automazione e sicurezza analoghi usati in altri contesti (ma dove i requisisiti di funzionamento e sicurezza sono di fatto uguali a quelli della ferrovia), i treni devono trovarsi al di fuori di tutta la tratta interessata all'inversione del blocco automatico. Grazie per la risposta Marco In pratica ci sono due condizioni: - linee a doppio binario = "dietro" (e magari fermi) e oltre ai deviatoi delle comunicazioni tra i binari pari e dispari che permettono lo scambio del senso di marcia del binario - linee a semplice binario = fermi o non ancora, su binari "dietro" alla tratta di blocco che devono percorrere, ovvero averla già superata. Inviato dal mio SM-S901B utilizzando Tapatalk |
Autore: | DEP.SV [ martedì 16 luglio 2024, 17:24 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Inversione del blocco su linee banalizzate |
È naturale che sia così per questioni di sicurezza! Ad esempio, su linee a doppio binario con BA banalizzato il blocco ha un orientamento "stabile" e normalmente per la circolazione a sinistra. Per procedere all'inversione del blocco in DL il DM che ce l'ha orientato per gli arrivi e vuole mandare un treno, fa la richiesta tramite apparato e l'altro DM (che ce l'ha orientato per le partenze) concede l'inversione. L'apparato verifica che tutte le sezioni siano libere e gira l'orientamento del blocco. Se si rilevano una o più sezioni occupate il blocco non si gira (potrei avere un treno ancora in linea!!!) e i DM, dopo aver accertato la libertà della tratta tramite il "giunto" dell'ultimo treno possono azionare il TbBA che supera la condizione mancante e completa l'inversione. Per il semplice binario è un po' diverso: in assenza di treni il blocco è libero ma senza un senso di circolazione. Il DM che deve mandare un treno comanda l'itinerario di partenza e l'apparato prenota il senso di blocco corrispondente per fare andare il segnale a via libera. Questo chiaramente impedisce all'altro DM di fare lo stesso! Circolato e uscito dalla linea (oltre segnale di protezione e oltre uno/due circuiti di binario di stazione) il blocco si libera e il senso di circolazione torna a riposo. Nella spiegazione ho semplificato molto: BA e Bca richiedono una specifica abilitazione per DM e DCO Saluti Michele PS il "giunto" vuol dire che il treno è arrivato completo in quella stazione. |
Autore: | marco_58 [ martedì 16 luglio 2024, 21:23 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Inversione del blocco su linee banalizzate |
In ferrovia per queste operazioni deve intervenire tassativamente un essere umano (le metropolitane automatiche sono una cosa diversa), nei magazzini automatici e nello smistamento della corrispondenza (che sono il summa dell'automazione, oggi chiamata anche intelligenza artificiale) si fa da da decenni con lettori: RFID, di codici a barre, di QR code e pure lettori di testi (gli indirizzi e i CAP). Lì, durante il funzionamento degli impianti, l'uomo meno tocca meglio è: va da se che progettisti e programmatori sono di livello ben diverso da quelli che creano i giochi o la AI mostrata in TV. |
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