Duegieditrice.it
https://forum.duegieditrice.it/

Proposta di legge (seria)
https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=6&t=13180
Pagina 1 di 4

Autore:  gr740avapore [ giovedì 15 marzo 2007, 17:11 ]
Oggetto del messaggio:  Proposta di legge (seria)

Lo so che ormai è troppo tardi , infatti i giochi sono già fatti da un pezzo , ma facendo finta per un momento che non sono ancora fatti, ho quì una proposta che mi frulla per la testa e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate . Seriamente.

Domanda: ma perchè ci siamo legati mani e piedi con la "francia" e con il suo sistema balengo dei 25kv che , a parte lei, qui attorno non usa nessuno ??? E che poi non potrà mai soppiantare il 3kv ???
Lasciamo perdere la risposta , tanto la sò già :twisted:

Ma è vero o non è vero che il grosso dei traffici l'"italia" lo fà con paesi tipo Svizzera, Austria e Germania ????
Allora , ecco cosa ho escogitato:
- elettricità a 15kv alternati per le seguenti regioni: Friuli, Veneto, Trentino, Lombardia, Emilia Romagnia, Piemonte, Liguria, valle d'Aosta e Toscana. Arrivano comodamente i treni di mezza europa senza nessun cambio di motrice. Zero perditempi, massima efficienza e comodità, treni puliti e sicuri, nord Italia finalmente alla pari con i meglio paesi europei.
- elettricità a 3kv continui per tutte le restanti regioni più a sud. Zero sprechi, infatti le macchine a 3kvolts che vanno ancora benissimo anzichè demolirle , contituano a usarle da firenze in giù dove per come è fatta l'"italia" non c'è nessun contatto con altre ferrovie straniere.
Praticamente, habbiamo spostato il confine ferroviario di qualche centinaio di km, senza nessun difetto ma solo guadagniandoci!

Ho ragione o nò ???
:wink:

Autore:  mallet [ giovedì 15 marzo 2007, 18:27 ]
Oggetto del messaggio: 

NO!!!!!!!

Hai scritto soltanto un sacco di stronzate.
Si vede proprio che di ferrovie, quelle vere, non quelle giocattolo, non ci capisci assolutamente niente!!!
Saluti

Autore:  gr740avapore [ giovedì 15 marzo 2007, 18:34 ]
Oggetto del messaggio: 

mallet ha scritto:
Hai scritto soltanto un sacco di stronzate


Allora: se ho scritto le mie idee è perchè ci credo e infatti ho il coraggio di sostenerle.
Non sei daccordo???? Potresti anche avere ragione te, ma se non spieghi le tue idee, non vai oltre all'insulto "gratuito".

Autore:  saint [ giovedì 15 marzo 2007, 18:46 ]
Oggetto del messaggio: 

Ho votato no e mi spiego.

Tanto per cominciare per i servizi interni c'e` in realizzazione un parco enorme di E464. Quindi lo sdoppiamento di rete di alimentazione si scontrerebbe con questo.

Poi i 25kV sono a 50Hz, cosa che semplifica e non poco la fornitura di corrente. Al tempo del trifase gia` si penso` ad una Italia divisa elettricamente in 3, e si era gia` pensato al trifase a frequenza industriale
proprio per la facilita` di reperire la corrente a 50Hz.

Kando gia` a quell'epoca aveva pensato a macchine alimentate in monofase a 50Hz perche' la piu` economica da ottenere.

E' inutile fare i nostalgici. Le vecchie macchine vanno preservate per il loro valore storico, ma cominciano ad essere inadatte al servizio (non so se le povere 646 si divertano coi servizi vicinali, nonostante le modifiche).

Autore:  Bremen [ giovedì 15 marzo 2007, 18:48 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
E' irrealizzabile (spiega.........)

Cita:
Arrivano comodamente i treni di mezza europa senza nessun cambio di motrice. Zero perditempi, massima efficienza e comodità, treni puliti e sicuri, nord Italia finalmente alla pari con i meglio paesi europei
Mmmm da quando la 3000v in continua causa treni sporchi?
Perdite di tempo per cambiare le macchine ora che ci sono le policorrente? :D
I treni che si fermano a Domodossola rimangono fermi una quindicina di minuti per le pratiche di confine e in 15 minuti ne cambi di macchine...

Cita:
Praticamente, habbiamo spostato il confine ferroviario di qualche centinaio di km, senza nessun difetto ma solo guadagniandoci!
Se fosse cosi facile cambiando semplicemente la corrente..
Vuoi ferrovie europee? insegna alla gente come ci si comporta sui treni, in stazione, etc.. e poi prendi tutti quelli di vertice che si pagano stipendi da paura, buonuscite etcc. e costringili a sganciare montagne di euro per la manutenzione, la sicurezza etc..

Autore:  gr740avapore [ giovedì 15 marzo 2007, 18:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Bremen ha scritto:
Mmmm da quando la 3000v in continua causa treni sporchi?

Nò , non mi sono riuscito a spiegare ... non è la "continua" che sporca i treni, è un altro fattore che NON posso spiegare perchè qualcuno direbbe che sono "political scorrect" .... comunque, con il mio progetto geografico si risolve da solo

Bremen ha scritto:
Vuoi ferrovie europee? insegna alla gente come ci si comporta sui treni


Appunto ... :wink:

Autore:  gr740avapore [ giovedì 15 marzo 2007, 19:01 ]
Oggetto del messaggio: 

saint ha scritto:
Poi i 25kV sono a 50Hz, cosa che semplifica e non poco la fornitura di corrente.


Ma scusa, anche i 15kv sono alternati nò , infatti è solo questione di voltaggio

Autore:  mallet [ giovedì 15 marzo 2007, 19:12 ]
Oggetto del messaggio: 

Sia ben chiaro che io, a differenza di altri iscritti a questo forum, non intendo insultare nessuno; anzi, mi sembra che i miei interventi siano stati apprezzati e continuino ad esserlo.
Ciò che mi ha meravigliato non poco è stato il fatto che oggi si potesse venir fuori con una simile proposta. Basterebbe conoscere la storia della trazione elettrica e si capirebbe immediatamente che, salvo una svolta ancora tutta da stabilire, non vi è sistema di trazione migliore del 25kV 50Hz CA monofase.
Oggi non ci sono più i problemi relativi al cambio macchina, ormai locomotive elettriche bi-, tri- e quadritensione sono costruibili senza dificoltà e ormai l'interoperabilità tra le varie reti è all'ordine del giorno (in Italia a dire il vero siamo ancora un po' indietro).
I vantaggi dei 25kV monofase, che, detto per inciso, sono nati in Francia ma su esperienza tedesca (Hoellentabahn a CA 20kV 50Hz monofase), sono ben facilmente comprensibili: minore numero di sottostazioni a parità di lunghezza della linea, minore sezione del filo di contatto o, viceversa, maggior corrente immessa a parità dello stesso, nessuna necessità di convertire la frequenza o di procedere alla trasformazioni in CC mediante raddrizzatori e così via. Basta, al massimo, per semplificare, un trasformatore e si va.
Le macchine, poi, sono meno complicate costruttivamente e, oggi, puoi modificare a piacimento la corrente che entra dalla rete, secondo le proprie esigenze. Esistono numerose pubblicazioni e articoli su riviste che hanno trattato questi argomenti.
Quando le SNCF scopersero la bontà della monofase abbandonarono del tutto la CC, a soli 1500V, anche elettrificando dei tratti completamente isolati rispetto alla rete a 25kV come da Laval a Le Mans, ad esempio. Problemi? No, basti pensare che da Marseille St. Charles a Ventimiglia la macchina parte sotto i 1500 V CC, indi converte a 25kV CA e in prossimità di Ventimiglia ritorna sotto i 1500V CC. Si potrebbero però usare macchine tricorrenti così, una volta giunta a Ventimiglia, potrebbe proseguire senza problemi ino alla destinazione italiana; ma qui sorgerebbero altri problemi che il nostro Paese ha non poche capacità di escogitare.
Se invece adottassimo, come Germania, Svizzera e Austria, la CA a 15kV 16 2/3 Hz, dvremmo costruire centrali con appositi gruupi a quella frequenza e una conseguente rete primaria. Meglio avere una macchina policorrente.
Questi tre Paesi opterebbero volentieri per un tipo di trazione più moderno ma ormai hanno una rete talmente estesa che cambiare sarebbe quanto mai difficile e dispendioso. Tutti gli altri Paesi, dove la trazione elettrica è arrivata dopo, hanno scelto la CA monofase 25kV 50Hz. Addirittura negli USA esistono linee a 50kV e, ovviamente, a 60Hz come tutta la rete elettrica nazionale.
Per la storia, una proposta a suo tempo fatta era quella di elettrificare a CA trifase 3600V 16 2/3 Hz la rete FS a nord di Livorno, Firenze, Ancona e a 3000V CC quella a sud. Per fortuna l'sperimento della Benevento-Foggia riuscì talmente bene che vi fu il boom della CC. Ma queste sono cose che sanno tutti.
Termino qui e lascio ad altri le ulteriori spiegazioni sull'argomento.
Saluti

Autore:  mallet [ giovedì 15 marzo 2007, 19:18 ]
Oggetto del messaggio: 

Una piccola correzione a saint in merito al primo esperimento trifase a frequenza industriale; la Roma-Sulmona degli anni 20/30 per chi non lo sapesse.
La frequenza era di 42Hz e non 50, in quanto era quella della rete elettrica nazionale all'epoca.
Saluti

Autore:  saint [ giovedì 15 marzo 2007, 19:26 ]
Oggetto del messaggio: 

gr740avapore ha scritto:
saint ha scritto:
Poi i 25kV sono a 50Hz, cosa che semplifica e non poco la fornitura di corrente.


Ma scusa, anche i 15kv sono alternati nò , infatti è solo questione di voltaggio


Come ha fatto notare Mallet, c'e` anche la frequenza di alimentazione.

Per passare dalla frequenza industriale (50Hz) a quella ferroviaria (16+2/3 Hz - un terzo di quella industriale) occorre, dopo aver fatto una trasformazione in tensione - e qui bastano apparecchiature che sono grossi pezzi di ferro con dei cavi avvolti intorno -, effettuare una conversione in frequenza che non e` una cosa cosi` facile. Si fa -ma la cosa fa "buttare via corrente", come si e` fatto di crearsi una propria rete di generazione e distribuzione della corrente elettrica. Che introduce costi di struttura ed una certa rigidita` nella disponibilita` di potenza.

Per la cronaca:

:arrow: ottenere un numero elevato di velocita` economiche (ovvero quelle in cui non c'e` spreco di energia su circuiti resistivi) richiede una circuiteria piu` complessa (combinazioni dei motori e indebilimenti di campo) di quella che si ha con le macchine monofase (dove ti derivi dal trasformatore le tensioni che ti servono...)

:arrow: la frequenza ferroviaria venne scelta perche' coi motori sincroni c'era il problema del numero di giri troppo elevato ed all'epoca gli ingranaggi non erano cosi` affidabili.

Autore:  UTENTE CONTAMINATO [ giovedì 15 marzo 2007, 19:28 ]
Oggetto del messaggio: 

Per me è spettacolare a prescindere

:x U.C.

Autore:  gr740avapore [ giovedì 15 marzo 2007, 19:30 ]
Oggetto del messaggio: 

mallet ha scritto:
Germania, Svizzera e Austria, la CA a 15kV 16 2/3 Hz


Ah , adesso è chiaro!
infatti , devo ammettere che hai ragione te , non c'è solo il discorso del voltaggio ma c'è anche quello della freguenza di rete.

Però c'è un però, e sarebbe :
le moderne motrici se ne fanno un baffo dei 50 piuttosto che dei 16Hz , infatti non hanno più i "motori sincroni" ma sono tutte elettroniche, raddrizzano l'alternata di QUALSIASI frequenza, e vai col tango !!

Autore:  saint [ giovedì 15 marzo 2007, 19:45 ]
Oggetto del messaggio: 

gr740avapore ha scritto:
mallet ha scritto:
Germania, Svizzera e Austria, la CA a 15kV 16 2/3 Hz


Ah , adesso è chiaro!
infatti , devo ammettere che hai ragione te , non c'è solo il discorso del voltaggio ma c'è anche quello della freguenza di rete.

Però c'è un però, e sarebbe :
le moderne motrici se ne fanno un baffo dei 50 piuttosto che dei 16Hz , infatti non hanno più i "motori sincroni" ma sono tutte elettroniche, raddrizzano l'alternata di QUALSIASI frequenza, e vai col tango !!


Portano l'alternata in continua e da questa generano una trifase a frequenza variabile azionando proprio motori sincroni (se non ricordo male, non sono un elettrotecnico, sono ottimi per dimensioni e robustezza).

Autore:  Ugo Fermi [ giovedì 15 marzo 2007, 21:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Ragionando in astratto, dal punto di vista tecnico sarebbe fattibile (e avrebbe anche un senso).
Dal punto di vista politico sarebbe un disatro ... anche se potrebbe garbare a "qualcuno" ...

Autore:  Marino [ giovedì 15 marzo 2007, 22:51 ]
Oggetto del messaggio: 

UTENTE.ACIDO ha scritto:
ben detto sig gr740avapore
lei è nuovo del forum, non ci faccia caso
è pieno di str....i che insultano aggratis! :twisted:
U.A. :?


Non ditemi che siete così ingenui da non aver riconosciuto in gr740a vapore il nostro stimatissimo Loris Mancuso: il "modus operandi" è lo stesso seppur fortemente depurato, direi quasi serio!
Che sia andato a passar le acque?

Marino

Pagina 1 di 4 Tutti gli orari sono UTC + 1 ora [ ora legale ]

Duegi Editrice - Viale Francia, 7, 35020 Ponte S. Nicolò (PD). Italy - Tel. 049.711.363 - Fax 049.862.60.77 - duegi@duegieditrice.it - shop@duegieditrice.it
Direttori di testata: Gianfranco Berto - Franco Tanel. Registro Operatori della Comunicazione n° 1199. Partita iva IT 01116210293 Tutti i diritti riservati Duegi Editrice