In queste feste ho varie volte ripreso il vol. II su stazioni e linee italiane soppresse o inutilizzate, e più lo sfoglio più vedo in ogni pagina un fallimento, un'occasione perduta, una possibilità lasciata al nulla per fare spazio a interessi particolari o per non far fare ad altri più volenterosi. Spesso la scusa dei danni di guerra è servita a far cadere nell'oblio strutture importanti ed interessanti come i raccordi tra linee principali evitando regressi o ingressi in nodi trafficati (Foggia, Brescia, Falconara...) o riusarli per la viabilità stradale o per parcheggi...
Che tristezza
