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Veolia Transport e le linee turistiche https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=6&t=25837 |
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Autore: | littlegeorge79 [ lunedì 14 luglio 2008, 11:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Veolia Transport e le linee turistiche |
Salve a tutti, partendo da questo video di Bahn TV sul Train des Pignes (Linea Nice-Dignes) http://www.bahntv-online.de/btvo/site/i ... 142192#car ho trovato il sito della ferrovia stessa: http://www.trainprovence.com/pages/fr/7 ... ains-.html E di conseguenza al sito del gestore della linea, ovvero Veolia Transport: http://www.trainstouristiques.veolia-transport.com/ Ora mi chiedevo... con la liberalizzazione (per altro riportato dagli studi europei come a livello tragico nel nostro paese..) europea in materia di trasporti, non potrebbe essere un punto di partenza per quelle linee più o meno volutamente dimenticate (faccio l'esempio molto vicino a me la Fano-Urbino o anche vecchie linee ancora salvabili e destinate grazie al disinteresse pubblico e delle ferrovie nazionali ad essere distrutte dal passare del tempo?? Si potrebbe studiare un servizio passeggeri normale, con in più un treno storico e turistico nei weekend partendo di mattina e ritorno la sera a prezzo maggiorato ovviamente, ma è pur sempre un treno storico. Poi bus navetta per i paesini nel raggio di 10km che si distribuiscono a spina di pesce sul territorio e fanno confluire i passeggeri sulla linea principale. Così meno macchine in giro e grosso volume d'affari per le compagnie con fidelizzazione del cliente che parte praticamente da sotto casa, arriva a destinazione e torna sotto casa con una spesa pari o minore a quella della macchina. Secondo me è una bella idea, ad ogni modo, chi sa dirmi di più su Veolia Transport?? Grazie Davide |
Autore: | Marco Stellini [ lunedì 14 luglio 2008, 11:31 ] |
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Ciao!! Personalmente non penso che a breve le (poche) compagnie private italiane interessate al trasporto passeggeri a breve raggio si dedichino ai rami secchi o alla riscoperta delle linee dimenticate; è più probabile che, come accaduto recentemente sulla relazione Milano-Varese, cerchino di aggiudicarsi relazioni soggetto a forte traffico pendolare nelle aree suburbane delle metropoli italiane. Bisogna oltretutto constatare poi che il grosso delle licenze fin'ora assegnate si concentrino sul solo traffico merci, salvo qualche eccezione (Railion passeggeri, Serfer passeggeri, FCU, ecc...) riguardanti in ogni caso servizi diretti o al limite suburbani. Per quanto riguarda Veolia Transport. si tratta di una grossa società , dedita prevalentemente al trasporto merci o passeggeri locale (E' la più grande società privata per trasporti regionali del mondo con servizi in USA e Nord Europa) ed assegnataria in Italia della licenza n° 40. Si prevedono in futuro servizi regolari sull'asse Genova-Milano-Svizzera, anche con macchine del gruppo 473 (ES 64 F a due pantografi per la sola 3 Kv) in corso di omologazione. Marco |
Autore: | G-master [ lunedì 14 luglio 2008, 12:43 ] |
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Sì, la solita liberalizzazione all'italiana: si dà una tratta a qualche ditta di amici degli amici, o con grandi disponibilità finanziarie, la quale ditta come prima cosa dimezza le corse e raddoppia le tariffe. Non ci credete? Guardate cosa è successo con aliscafi e servizi di traghettamento... |
Autore: | mallet [ lunedì 14 luglio 2008, 17:48 ] |
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E cercare prima, magari con google, qualche notizia sulla Veolia? Solo se non si trova niente allora si può chiedere un aiuto. Comunque Veolia è una grossa società francese che opera in numerosi campi e di recente si è anche inserita nel mondo dei trasporti, soprattutto passeggeri su strada, acquisendo diverse aziende europee. Guarda caso è ora, con il proprio marchio, la più grossa azienda di autolinee della Slovenia dopo aver incamerato la Certus di Maribor, la SAP di Lubiana e la I&I (ex Slavnik) di Capodistria. So anche che ha fatto acquisti in altre regioni della ex Jugoslavia. Circa l'esercizio di linee ferroviarie locali bisognerebbe vedere che cosa dicono i contratti di affidamento del servizio stesso. In altre parole, chi paga; quali garanzie ha il gestore per non trovarsi improvvisamente in rosso; quali sono i suoi oneri nei confronti della comunità che gli ha affidato il servizio, e così via. Per quanto riguarda il caso della Fano-Fermignano-Urbino, ritengo che la cosa si potrebbe fare, purchè la Regione Marche garantisca la copertura economica sempre, senza aspettare i trasferimenti da parte dello Stato, che non si sa mai quando arrivano. La Regione, inoltre, dovrebbe farsi carico delle manutenzioni degli impianti e del sedime, dell'acquisto, in tutto o in parte, del materiale rotabile. Questi sono soltanto alcune voci che concorrono nell'esercizio di un trasporto pubblico. Poi, non meno importante, non va dimenticato il discorso sindacale che in questo Paese si è ormai incancrenito ed è difficile da modificare, specie nel campo ferroviario dove il potere dei sindacati è ancora forte. Si potrebbe proseguire ancora per molto su questo argomento ma è meglio lasciar perdere. Comunque, non va dimenticato che se si presenteranno le occasioni favorevoli, sia Veolia che altri operatori non si tireranno indietro per assumere la gestione di un servizio di trasporto pubblico, indifferentemente su strada o su rotaia. Saluti |
Autore: | littlegeorge79 [ lunedì 14 luglio 2008, 20:15 ] |
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mallet ha scritto: E cercare prima, magari con google, qualche notizia sulla Veolia? Solo se non si trova niente allora si può chiedere un aiuto.
Mangiato pesante ![]() http://www.google.it/search?sourceid=na ... 6&q=veolia http://www.google.it/search?sourceid=na ... +trasporti http://www.google.it/search?hl=it&rlz=1 ... port&meta= Ma vuoi mettere il gusto di farselo spiegare dagli altri???? ![]() |
Autore: | mallet [ lunedì 14 luglio 2008, 21:09 ] |
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No proprio. Anzi, ho cenato leggero! Quello che mi da fastidio, e lo ripeterò sempre, è che molti aspettano "la pappa in bocca". Eppure navigando su internet ho trovato tante di quelle notizie che un tempo, prima del web, non avrei neanche immaginato potessero esistere. Basta mettersi un paio di minuti in rete e di siti interessanti se ne trovano a bizzeffe. Personalmente considerando solo quelli salvati tra i "preferiti" ne avrò qualche centinaio, quasi tutti di carattere trasportistico. Datevi da fare anche voi. Saluti |
Autore: | sportwagon [ martedì 15 luglio 2008, 6:24 ] |
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Cita: Si potrebbe studiare un servizio passeggeri normale, con in più un treno storico e turistico nei weekend partendo di mattina e ritorno la sera a prezzo maggiorato ovviamente, ma è pur sempre un treno storico.
Poi bus navetta per i paesini nel raggio di 10km che si distribuiscono a spina di pesce sul territorio e fanno confluire i passeggeri sulla linea principale. Così meno macchine in giro e grosso volume d'affari per le compagnie con fidelizzazione del cliente che parte praticamente da sotto casa, arriva a destinazione e torna sotto casa con una spesa pari o minore a quella della macchina. Nel mio plastico, sulla linea del Parco D'Abruzzo questo succedera' molto presto. Nella realta' forse mai, in Italia.... Maurizio |
Autore: | G-master [ lunedì 21 luglio 2008, 18:17 ] |
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Appunto. Le linee chiuse interessano molto di più in termini di come appropriarsi dei terreni in zone pregiate, che non come ferrovie. Tira molto di più un centro commerciale o un comprensorio di villette a schiera che non una linea turistica. Viviamo in un paese di sciacalli, o meglio, in un paese in cui non si immagina che anche una linea turistica può generare reddito. Meglio stipare la famigliola sulla focus e incolonnarsi tutta la domenica sulla statale (con beneficio di petrolieri e multatori di quegli enti delinquenziali che sono i comuni) che non farsi la gita sul trenino. Senza andare troppo lontano, guardate che fine ha fatto una rete che avrebbe avuto splendide potenzialità come la Sangritana. |
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