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Ferrovia Sacile - Pinzano https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=6&t=33455 |
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Autore: | Marco Rivola [ giovedì 12 febbraio 2009, 18:53 ] |
Oggetto del messaggio: | Ferrovia Sacile - Pinzano |
Qualche frequentatore del forum ha il libro di Caludio Bortotto, "Ferrovie in Friuli", che secondo il catalogo on line della Biblioteca nazionale centrale di Firenze non è presente in nessuna biblioteca pubblica? Questo libro contiene una notizia che mi interessa: i lavori di costruzione ripresero dopo la prima guerra mondiale per esigenze militari e per alleviare la disoccupazione. Non potendo procurarmi il libro, esaurito anche presso la libreria antiquaria di Firenze che l'aveva in vendita anni fa, qualcuno può dirmi a quale/i pagina/e si afferma che il completamento dei lavori avvenne per i 2 motivi che ho scritto sopra? La notizia andrebbe a rafforzare la mia tesi che riguarda la costruzione dell'"Ostiglia" dopo la grande guerra: i motivi furono gli stessi, anche se le ragioni militari, scomparso l'impero austro-ungarico, erano meno importanti che in passato sia per l'una che per l'altra strada ferrata. |
Autore: | mallet [ giovedì 12 febbraio 2009, 19:26 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Se riesci ad aspettare fino a domenica prossima, quando avrò la possibilità di accedere alla biblioteca del museo ferroviario di Campo Marzio, probabilmente potrò trovare le informazioni che cerchi. Saluti |
Autore: | Marco Rivola [ giovedì 12 febbraio 2009, 20:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Ferrovia Sacile - Pinzano - (Gemona) |
Ti sono molto grato per la disponibilità. Sì, posso aspettare tranquillamnete fino a metà della settimana prossima. Mi dispiace crearti questo disturbo, ma non saprei come procurarmi il libro anche solo per consultarlo. Ciao. Marco |
Autore: | DEP.SV [ lunedì 16 febbraio 2009, 9:11 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Riporto da pagina 51 “Della “pedemontana” si riprese a parlare intorno al 1920 dopo alcuni finanziamenti disposti dai LL.PP.; ancora una volta due elementi risultarono determinanti per la ripresa dei lavori: realizzare una linea di interesse militare (secondo i nuovi disegni dello Stato Maggiore) alle spalle del nuovo confine nord-orientale e alleviare, con un’opera pubblica, la forte emigrazione e lo spopolamento delle vallate prealpine.” Penso che tutti gli appassionati siano concordi con me nel dire che dopo 18 anni sarebbe ora di riproporre aggiornata e magari ampliata a tutta la regione questa bella opera di Cesare Bortotto edita a cura del DLF di Udine. Saluti Michele |
Autore: | Marco Rivola [ lunedì 16 febbraio 2009, 10:15 ] |
Oggetto del messaggio: | Grazie |
Ti sono veramente molto grato per queste informazioni. Dunque è vero che dopo la prima guerra mondiale almeno due ferrovie nel nord-est vennero costruite anche (e forse soprattutto) per alleviare la disoccupazione. Saluti. Marco |
Autore: | Benedetto.Sabatini [ lunedì 16 febbraio 2009, 15:21 ] |
Oggetto del messaggio: | |
se ricordo bene, causa disoccupazione, quasi fosse una protesta, fu iniziata la costruzione pure della sede della progettata aviano pordenone senza alcuna autorizzazione... |
Autore: | archeofer [ lunedì 16 febbraio 2009, 15:47 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ricordi bene, ma come fai a sapere della Pordenone-Aviano? Rimane il sedime per qualche chilometro uscendo da Pordenone. |
Autore: | mallet [ lunedì 16 febbraio 2009, 19:57 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Visto che sono stato preceduto nelle informazioni circa la costruzione della Pedemontana, provvedo a fornire ulteriori notizie. Cesare Bortotto nel 1978 pubblicava sul numero 46 della rivista "IL NONCELLO" di Pordenone un articolo dal titolo "LA PEDEMONTANA - FERROVIA DEGLI EMIGRANTI". Si apprende così che uno studio di massima era già stato fatto nel 1908/1909 e quello esecutivo nel 1910 ma che soltanto nel 1914 vennero avviati i primi lavori, soprattutto per dare lavoro alle popolazioni della zona, costituite da numerosi emigranti che tornavano dall'Austria e dalla Germania. Uno dei propiugnatori di questa opera ferroviaria fu il medico Gino Zanardini, da Vivaro (PN) che già nel 1905 scriveva al senatore Francesco Rota di S. Vito al Tagliamento (PN) sulla necessità di costruire la Pedemontana, vista la sua importanza sia militare che civile. Nel 1914, con l'inizio della 1^ G.M., vennero avviati i lavori ma già nel 1915, con l'inizio delle operazioni militari sul fronte italiano, vennero sospesi perchè non ritenuti di primaria importanza. Con decreto reale del 1° novembre 1914, n. 1241, pubblicato sulla G.U. del 20/11/1914, n. 278, venne autorizzata la costruzione delle seguenti ferrovie a cura diretta dello Stato: Montebelluna-Susegana, Udine-Maiano nonchè il tratto Sacile-Aviano della Pedemontana. Il proseguimento della costruzione avvenne negli anni venti, sulla base delle nuove necessità di difesa del fronte orientale. Circa la Pordenone-Aviano, effettivamente venne proposta e in parte vennero avviati i primi lavori, però l'ancora oggi rilevabile tratto presso Pordenone non era l'inizio di questa bensì era il raccordo della Comina, costruito durante la 1^ G.M. per raggiungere la citata area a nord di Pordenone, nei pressi di Roveredo al Piano, dove esisteva il più grande aeroporto verso il fronte e ch successivamente ebbe grande importanza per lo sviluppo dell'Aeronautica militare italiana. Se troverò altre informazioni, le aggiungerò. Saluti |
Autore: | Marco Rivola [ martedì 17 febbraio 2009, 8:51 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Grazie per le ulteriori informazioni. Ciao. |
Autore: | cyber5tar86 [ giovedì 10 giugno 2010, 20:21 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: |
archeofer ha scritto: Ricordi bene, ma come fai a sapere della Pordenone-Aviano? Rimane il sedime per qualche chilometro uscendo da Pordenone. Ciao! Per passatempo sto usando google maps per crearmi una mappa delle linee dismesse in friuli, ed era da tempo che cercavo conferma di questa notizia ![]() Mi puoi dire esattamente(tramite google maps) dov'è il sedime che è rimasto? Sarei anche interessato a sapere se esiste ancora da qualche parte il progetto della linea e se qualcuno potesse fornirmelo o darmi indicazioni su come averlo, ve ne sarei grato! |
Autore: | mallet [ giovedì 10 giugno 2010, 20:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Ferrovia Sacile - Pinzano |
Sull'argomento avevo già risposto in data 17 febbraio 2009. Basta guardare un paio di messaggi precedentei. Lì è spiegato tutto. Saluti |
Autore: | cyber5tar86 [ mercoledì 23 giugno 2010, 9:17 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Ferrovia Sacile - Pinzano |
Non hai specificato esattamente dove ![]() ![]() |
Autore: | cyber5tar86 [ mercoledì 14 luglio 2010, 13:22 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Ferrovia Sacile - Pinzano |
nessuno che mi sappia dare risposta ![]() |
Autore: | max333 [ giovedì 12 agosto 2010, 20:19 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Ferrovia Sacile - Pinzano |
Chiedo scusa se sparo delle boiate.....La stazione di pinzano mi interessa molto,ha una buona conformazione,un portale per galleria da un lato ed un sovrapasso dall'altro...la vecchia linea per casarsa permette di creare un cappio di ritorno, la zona merci permette delle buone manovre (per un raccoglitore) ma quello che renderebbe il tutto più interessante l'ho letto in rete facendo ricerche su questa stazione. Ho letto di una piattaforma girevole utile oer una 880 che serviva per le manovre nelle stazioni delle 2 linea. Inoltre si parla di un deposito per le littorine. Ora ho intenzione di farci un salto per fare qualche foto,ma mi domandavo se vi sono tracce visibili di queste strutture o se vi é possibilità di capire dove erano posizionate. Sono lontano anniluce da fare un plastivo, ma un paio di moduli potrei sempre produrli, giusto per far sganchire quelle 2 loco che ho.....poi un'idea balorsa mi é venuta......perché usare come spunto pinzano e non elettrificarla in bifilare? Potrebbero circolare anche i miei buon 626..... Giusto in attesa di realizzare una loco trifase. Ok, non sparo più boiate Mandi, max |
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