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Stazione di S. Andrea (linea Cadore) https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=6&t=35861 |
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Autore: | Omnibus [ giovedì 21 maggio 2009, 11:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Stazione di S. Andrea (linea Cadore) |
Qualcuno ha notizie o foto della stazione di S. Andrea che si trovava a metà strada tra Perarolo e Sottocastello sulla linea Belluno - Calalzo? Negli orari della mia raccolta compare dall'apertura della linea e fino al 1931, poi scompare. Domanda un po' OT per i locali: Forse che Quero per un certo periodo (oppure nella parlata locale) si è chiamata Zuero? Omnibus |
Autore: | Marco Rivola [ giovedì 21 maggio 2009, 15:14 ] |
Oggetto del messaggio: | Quero |
Dall'unione del Veneto al regno d'Italia ad oggi il nome ufficiale è rimasto sempre Quero, senza modifiche. Quanto alla parlata locale non so, ma trovo difficile in toponomastica uno scambio Zuero/Quero. |
Autore: | Stanga-Tibb [ venerdì 22 maggio 2009, 18:36 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ciao Omnibus l'unica cosa che sapevo su S. Andrea è che il giorno dell'inaugurazione della linea Perarolo - Calalzo (18/05/1914) le popolazioni della Valle del Boite occuparono i binari e fermarono il treno inaugurale rivendicando l'apertura di questa fermata, all'epoca non esistente, e che avrebbe dovuto servire l'intera vallata. Credo che la fermata fosse ubicata nei pressi del Ponte sul Boite. La fermata fu attivata come posto di movimento solo negli anni della I G.M., attorno al 1917, per l'aumentato traffico. Notizie tratte dalla monografia di Cocchi, ed. Elledi. Ciao Alessandro |
Autore: | giovanni andretta [ sabato 23 maggio 2009, 22:11 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Ma non era nei pressi della Busa del Cristo? ciao, g. |
Autore: | Marco Bruzzo [ domenica 24 maggio 2009, 15:48 ] |
Oggetto del messaggio: | |
La fermata di Sant'Andrea (circa latitudine 46°24'0.88"N longitudine 12°21'28.40"E) era all'altezza dell'ultimo tornante della vecchia statale che saliva da Perarolo verso Tai di Cadore Per la cronaca fu effettuata una fermata notturna a ricordo di questo impianto, chiuso da decenni, dall'ultimo treno che ha percorso il 10 aprile 2003 il tratto di vecchia linea chiuso con l'attivazione della nuova galleria di Monte Zucco: il treno era in doppia trazione di 940 e 740 |
Autore: | caimano_001 [ domenica 31 maggio 2009, 11:11 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Marco Bruzzo ha scritto: La fermata di Sant'Andrea (circa latitudine 46°24'0.88"N longitudine 12°21'28.40"E) era all'altezza dell'ultimo tornante della vecchia statale che saliva da Perarolo verso Tai di Cadore
Per la cronaca fu effettuata una fermata notturna a ricordo di questo impianto, chiuso da decenni, dall'ultimo treno che ha percorso il 10 aprile 2003 il tratto di vecchia linea chiuso con l'attivazione della nuova galleria di Monte Zucco: il treno era in doppia trazione di 940 e 740 Confermo, io ero su quel treno ed è stata emozionante la sosta commemorativa peccato che ormai era piena notte! Comunque la fermata è ben riconoscibile dal grande fabbricato/abitazione ed è visibile dalla statale su lato opposto della valle poco prima del ponte "cadore". |
Autore: | mallet [ lunedì 8 giugno 2009, 19:57 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Sicuramente la stazione di S. Andrea non risultava più sull'orario estivo del 1939, pero quello che non mi spiego è il fatto che non ho trovato traccia della soppressione esaminando gli O.S. degli anni trenta. Mi pare impossibile che la soppressione sia stata circoscritta ad una circolare compartimentale e non riportata sul B.U. ufficiale FS. Omnibus, se hai qualche ulteriore spiegazione, sarà gradita. Saluti |
Autore: | Omnibus [ giovedì 11 giugno 2009, 18:10 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Stazione di S. Andrea (linea Cadore) |
Non ho proprio notizie. Ho chiesto perché mi sono accorto che nell'orario del '31 c'era, in quello successivo del '32 non c'era e nei successivi non è stata più riportata. Omnibus |
Autore: | Omnibus [ venerdì 12 giugno 2009, 16:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: Stazione di S. Andrea (linea Cadore) |
Forse questa cronaca tratta da "Il Gazzettino di MERCOLEDI’ 17 Dicembre 1913" potrebbe avere qualche attinenza con la stazione di S. Andrea, anche in considerazione di quanto riportato da Stanga-Tibb nel suo intervento del 22 maggio "... il giorno dell'inaugurazione della linea Perarolo - Calalzo (18/05/1914) le popolazioni della Valle del Boite occuparono i binari e fermarono il treno inaugurale rivendicando l'apertura di questa fermata, all'epoca non esistente, e che avrebbe dovuto servire l'intera vallata". Omnibus FERROVIA DEL CADORE - A prova di bomba! Ieri, con l'intervento del comm. ing. De Pretto e dell'ing. Agostini, seguì una prova con due macchine ferroviarie delle più pesanti del gruppo 451, sul terzo tronco della ferrovia del Cadore. La linea fu percorsa a velocità media di 30 chilometri all'ora. Al ritorno le macchine percorsero il tratto dalla stazione capo linea di Calalzo a Perarolo in 25 minuti precisi. L'esito della prova fu ottimo. L'ing. Agostini, che ci riferiva ieri sera le notizie su questa prova, ebbe anche ad assicurarmi che la linea, in confronto a quanto è stato scritto su altri giornali, è costruita per portare il materiale più pesante che esista nelle ferrovie. Fin quì il nostro redattore bellunese; e della lieta notizia abbiamo ragioni di compiacersi perchè il Gazzettino non ha mai creduto agli allarmi, per quanto dati in buona fede, circa la stabilità della linea sopra Perarolo. Ma se col comm. De Pretto è da congratularsi per l’esito della prova, altrettanto non si può fare circa la sua ingenerosa ostilità verso gli abitanti della vallata del Boite, cui dapprima fece sperare una fermata, che finora non venne, mentre furono accordate fermate e stazioni anche a distanza di due o tre chilometri: Longarone-Castellavazzo, Longarone-Faè. Sentiamo cha il 19 corr. una commissione di alti funzionari visiterà il terzo tronco. Essi dovranno ben domandarsi perchè ai lati della stazione di Longarone siano state concesse altre due stazioni alla distanza di chil. 2 e mezzo o poco più; l'una (fermata con servizio merci) per un solo Comune, l’altra, una vera stazione, in località deserta e per soli due o trecento abitanti; e si domanderanno inoltre perchè si lasciano senza stazione i passeggeri della valle del Boite, che conta dodicimila abitanti. Si dice che non solo la Deputazione Provinciale, ma anche fra i Comuni interessati sorgano opposizioni pel versamento del milione a fondo perduto. Non sappiamo quali ragioni si accampino, ma delle buone ragioni di convenienza non mancano certamente ai cinque Comuni della vallata del Boite lasciati senza stazione. E si vuol dare fondamento o almeno parvenza di ragione alla resistenza dei detti Comuni, ostinandosi a non costruire cinquanta metri di marciapiede, che può costare cinque lire al metro! Si dirà che vi è la spesa del capo fermata. Ma vi è anche la perdita del provento di quattro chilometri di linea, giacchè tutti i passeggeri dei cinque Comuni, in mancanza della propria stazione, dovranno doppiare la ferrovia fino alla stazione di Perarolo. Non se ne persuade il comm. De Pretto? Vede! Potrebbe risparmiare anche la costruzione del casello. Il capo fermata potrebbe prendere alloggio all’osteria che rasenta la linea e che pare fatta a posta. In un paese della Calabria si è fatto provvisoriamente così. Ma il Cadore non è tenuto da tanto! |
Autore: | Marco Bruzzo [ venerdì 19 giugno 2009, 16:49 ] |
Oggetto del messaggio: | |
caimano_001 ha scritto: Marco Bruzzo ha scritto: La fermata di Sant'Andrea (circa latitudine 46°24'0.88"N longitudine 12°21'28.40"E) era all'altezza dell'ultimo tornante della vecchia statale che saliva da Perarolo verso Tai di Cadore Per la cronaca fu effettuata una fermata notturna a ricordo di questo impianto, chiuso da decenni, dall'ultimo treno che ha percorso il 10 aprile 2003 il tratto di vecchia linea chiuso con l'attivazione della nuova galleria di Monte Zucco: il treno era in doppia trazione di 940 e 740 Confermo, io ero su quel treno ed è stata emozionante la sosta commemorativa peccato che ormai era piena notte! Comunque la fermata è ben riconoscibile dal grande fabbricato/abitazione ed è visibile dalla statale su lato opposto della valle poco prima del ponte "cadore". la più grande emozione di quel viaggio furono i fischi delle due locomotive mentre il treno scendeva da Calalzo a Perarolo: il silenzio della notte era squarciato da questa pur triste melodia..... |
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