Leggendo delle prove che sono state effettuate sulla linea AV mi sono fermato un minuto a riflettere su come cambierà, a partire dal 2009, il traffico passeggeri sulla tratta Direttissima per Bologna via Vaiano-Vernio.
Ovviamente non voglio criticare né le scelte né gli investimenti fatti, anche perchè i bilanci si fanno sempre a posteriori ma solamente soffermarmi a pensare, visto che sarà una realtà che mi toccherà da vicino, su quali saranno le modifiche apportate al traffico e il taglio ai convogli AV circolanti che presumibilmente verrà praticato con l'entrata in funzione della nuova linea il prossimo anno.
Sicuramente molti di voi staranno già pensando che quando si cambia in meglio è sempre bene e sono d'accordo. Il progresso, quello buono, non va fermato.
Però non posso fare a meno di pensare cosa ha rappresentato questa linea dalla sua entrata in servizio nel 1934 e quali miglioramenti ha apportato rispetto al precedente collegamento utilizzato: la Porrettana.
La stazione della mia città resterà fuori dal nuovo tracciato e quindi in futuro sarà senz'altro più raro avvistare un ETR in transito.
Ma non ne faccio una questione campanilistica; praticamente succederà la stessa cosa che successe a Pistoia con il declassamento della Porrettana.
Ciò che mi chiedo io è se la nuova linea determinerà lo stesso sconvolgimento del trasporto su rotaia che ebbe la FI-BO più di 70 anni fa (non penso) o se alla fine dei conti la favola dell'AV non si riveli più che altro un capriccio piuttosto che una reale necessità.
Sarebbe interessante sentire le opinioni di tutti.
Spero di non avervi tediato a morte.
Ale