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TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... https://forum.duegieditrice.it/viewtopic.php?f=6&t=50028 |
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Autore: | Giancarlo Giacobbo [ giovedì 21 ottobre 2010, 10:50 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... |
Sarebbe cosa giusta indicare da quale giornale è stato tratto l'articolo. |
Autore: | L'UTENTEACIDO [ giovedì 21 ottobre 2010, 12:13 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... |
Giancarlo Giacobbo ha scritto: Sarebbe cosa giusta indicare da quale giornale è stato tratto l'articolo. L'unico quotidiano degno di essere chiamato ''giornale'': Il fatto quotidiano (di oggi, 21 ottobre 2010). Quando ci sono da dare mazzate, a dx e sx, non si guardano in faccia a nessuno! |
Autore: | adria express [ giovedì 21 ottobre 2010, 13:45 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... |
Quale giornale vuoi che definisca "ras" un esponente del PDL? |
Autore: | il Masselli [ giovedì 21 ottobre 2010, 14:04 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... |
Permettetemi un'ovvietà : forse sarebbe il caso di fare una seria riflessione non sulla TAV in val di Susa ma sulla AV/AC in generale. Anzi, di più, sulle ferrovie del futuro. Ad oggi sulle nuove linee AV/AC, complessivamente, circola un volume di servizi pari ad una frazione di quello che circolava sulle storiche prima dell'apertura. Sommata alla frazione del traffico residuo delle linee storiche, non si raggiungono neanche i volumi di prima dell'attivazione dell'AV. Allora, che si fa? Andiamo avanti? In un periodo di forte sviluppo, un aumento del 10% del traffico stradale di merci e persone corrisponde ad un aumento del 2% degli stessi su ferrovia. In un periodo di recessione, una diminuzione del 10% del traffico stradale di merci e persone su strada corrisponde ad una diminuzione del 30% degli stessi su ferrovia. E' normale? Quante macchine (nel senso generalizzato) si producono od oggi col solo scopo di dissipare risorse o di generare catene di costi ed esborsi? Purtroppo la ferrovia per sua natura dissipa poche risorse ed ha dei costi, relativi alle capacità di trasporto, limitatissimi. Ci possiamo permettere, sinceramente, di rivoluzionare un ambiente dove ad oggi circolano tot miliardi di euro per fare lo stesso identico lavoro in un contesto dove ne girerebbero un decimo se non meno? Un ingegnere ed un ecologista direbbero convinatmente SI. Ma un economista, un imprenditore??? Siamo una società in declino, un'umanità in declino. L'intelligenza ed il sapere dei secoli oggi è ingabbiato senza possibilità di essere impiegato. La logica è una disciplina superata. Catastrofismo a parte, abbiamo ancora pochi anni davanti..... |
Autore: | Mattia646 [ venerdì 22 ottobre 2010, 13:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... |
Se in Italia esistesse ancora un barlume di logica si potrebbe ovviare in maniera intelligente, aumentando DAVVERO il traffico. Invece da noi l'AV viene considerata un sistema a parte, ma non dovrebbe essere così... ![]() Le linee tradizionali dovrebbero essere complementari all'AV e viceversa...cadenzando gli orari in maniera intelligente. Se io vivessi a Fidenza (ma anche a Parma...o altre città importanti ma non toccate dall'AV) potrei raggiungere Napoli cambiando per forza treno o affidandomi a treni gestiti male e con tracce orario quantomeno scandalose!! ![]() Invece dovremmo pensare anche a mantenere alcuni servizi "di rango" anche sulle linee lente, diminuendoli certo rispetto a un tempo, non mettendoli in "concorrenza" con l'AV ma nel contempo incrementando l'offerta a media/bassa percorrenza! Concatenando tutti questi fattori potremmo raggiungere un'eccellente stabilità /qualità del servizio, cosa non certamente raggiunta oggi! |
Autore: | Omnibus [ venerdì 22 ottobre 2010, 22:09 ] |
Oggetto del messaggio: | Re: TAV, tanto si sapeva che andava a finire così.... |
Possibile non lo si voglia capire? Il trasporto su ferro è una modalità obsoleta; se non interverranno decisioni forti e consistenti, fra pochi anni rimarranno solo le tratte di afflusso alle metropoli cittadine. Se si vuole salvare il resto bisogna vietare il trasporto stradale ogniqualvolta sia possibile effettuarlo via ferrovia. Questo vale specialmente per le merci. Non c'è altro rimedio; le linee AV/AC di per sé contribuiscono poco alla vagheggiata rinascita ferroviaria. Omnibus |
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