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 Oggetto del messaggio: Ferrovie italiane in Libia
MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2006, 9:32 
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Iscritto il: lunedì 12 giugno 2006, 9:19
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Località: SESTO SAN GIOVANNI
Un saluto a tutti; sono nuovo del forum e al primo post. :D

Mi interessano notizie sulle ferrovie e relativo materiale rotabile utilizzato in Libia prima della II Guerra Mondiale.
Qualcuno gentilmente può indicarmi libri o riviste che trattino l’argomento, grazie!

Giuseppe c


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MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2006, 9:36 
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Iscritto il: lunedì 16 gennaio 2006, 10:40
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Località: Vigonovo
In libia dovrebbe aver prestato servizio una Garrat di fabbricazione Ansaldo di cui si parla nel TT Storia dedicato a tale fabbrica e di cui si accenna anche nel libro di Cornolò sulle locomotive a vapore.

Mi pareva di aver sentito che in libia gli organi di aggancio e repulsione fossero solidali al carrello.


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MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2006, 14:05 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Il materiale impiegato in Libia proveniva pari pari dalla rete siciliana FS a scartamento ridotto, e le prime linee vennero costruite tra il 1911 e il 1912 per rifornire il fronte al tempo della guerra con la Turchia.
C'erano due reti intorno a Tripoli e Bengasi che avranno fatto insieme meno di cinquecento chilometri in tutto.
Fu progettata e mai realizzata una costiera che avrebbe dovuto congiungere le reti a scartamento normale di Tunisia ed Egitto, ma la guerra e gli orientamenti politici successivi hanno sempre impedito che il progetto venisse portato a compimento.
Adesso se ne riparla, e c'è anche un sito di una presunta "Lybian Railways": speriamo che sia la volta buona.
Le linee di Tripoli e Bengasi chiusero intorno ai primi anni Sessanta, essendo di interesse quasi tranviario e venendo soppiantate dal trasporto su gomma.
Ci fu anche, durante la Seconda Guerra Mondiale, un tratto a scartamento normale da Tobruk si congiungeva alla rete egiziana, e che serviva per sostenere l'avanzata italo-tedesca verso il Cairo, dove il Duce avrebbe dovuto sfilare con la Spada dell'Islam.
La Spada rimase a Roma, e la linea di Tobruk fu chiusa dopo il '45.
Dall'Italia arrivarono un po' di Soglioloni FS per le manovre, mentre in linea si usavano macchine inglesi catturate. Si parla anche di non precisati diesel tedeschi, forse V36 o V20.


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MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2006, 21:03 
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Iscritto il: lunedì 12 giugno 2006, 9:19
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Località: SESTO SAN GIOVANNI
Grazie per le risposte.

Ho trovato questo sul sito dell’afrika-korps.

http://www.afrika-korps.de/forum/viewtopic.php?t=457

e questa, non molto nitida, foto.
Sapreste indicarmi il modello della locomotiva?

Immagine


Giuseppe c


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MessaggioInviato: lunedì 12 giugno 2006, 21:19 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Ad occhio una 9F importata dall'Inghilterra per esigenze belliche, ma non ne sono sicuro.


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MessaggioInviato: martedì 13 giugno 2006, 16:26 
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Iscritto il: giovedì 2 febbraio 2006, 19:12
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Località: Gallarate,Italy
Aggiungo qualche info sui rotabili raccolta da un paio di fonti:

Locomotive FS 950mm trasferite in Libia:
In Tripolitania (Tripoli): R401, unità 01-12 (le unità .01, .08,. 11, .12 in Cirenaica dal 1914); R301, unità .12, .13, .14 , .25, .26; R302.10, .11, .12, .13, .20, .42
In Cirenaica (Bengasi): R301, unità .11, .21, .22, .33; R302, unità .22, .25
(fonte: TT Tema, "Lo scartamento ridotto")

Nel 1941 arrivarono in Cirenaica anche due diesel da treno costruite da Fiat e Tibb e destinate originariamente alla Eritrea, divenuta nel frattempo irraggiungibile a causa della guerra; rodiggio Bo' Bo', potenza 405 kW, vennero usate pochissimo, una delle due fu distrutta da eventi bellici. A mio parere avevano una linea molto bella, con le testate arrotondate e con tre finestrini frontali. Fonte: N.Molino, Diesel 1, Gulliver, 1992, pp.14-16, foto a pg.16.[/u]


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MessaggioInviato: martedì 13 giugno 2006, 19:00 
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Iscritto il: venerdì 3 marzo 2006, 15:25
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Località: Granducato di Toscana
Due foto in servizio di quei diesel le puoi vedere sul sito dell'Afrika Korps ,in basso a pag. 1 e pag. 3.

Saluti Giancarlo


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 12:56 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
E' una bella notizia! La Garratt Ansaldo: mi sembra che due o tre siano state messe in servizio in Etiopia, mentre quelle destinate alla Libia sono state distrutte durante un bombardamento.


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 19:40 
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Iscritto il: lunedì 6 febbraio 2006, 20:58
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Località: Milano
Ciao a tutti
In particolare tra le loco che dovevano andare in Libia c'erano anche i tre Tobruk , che per vicende belliche avverse , non sono mai partiti e sono rimasti sulla Ferrara - Codigoro ( già Ferrovie padane ) . Un semplice telaio circondato da una intercapedine di lamiera che in origine doveva essere riempita di sabbia e fungere da paraschegge ; i carrelli sono quelli delle Aln 772 o simili .


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 20:26 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
Messaggi: 4549
Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Sì, è vero. Nella versione originale con blindatura sembravano delle e424 schiacciate e ribassate al massimo. Poi sono state adattate nel dopoguerra al traffico normale e hanno assunto la forma che conosciamo.
A proposito, scommetto che sono sempre lì ad arrugginire, vero?


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MessaggioInviato: mercoledì 14 giugno 2006, 22:15 
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Quale sito dell'Afrika Korps? Ce ne sono diversi, ma non ho visto nessun treno...


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MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2006, 7:47 
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Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2006, 17:44
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Località: VR
Su una vecchia rivista ho visto una foto con una V36 tedesca in Libia appena la trovo vi darò comunicazione.
Saluti
Enzo.


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MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2006, 15:35 
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Iscritto il: lunedì 12 giugno 2006, 9:19
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Località: SESTO SAN GIOVANNI
Con riferimento al materiale ferroviario trasportato in Libia, nel 1942, furono allestite due motozattere (MZ.764 e la 765 costruite nei Cantieri del Mediterraneo di Pietra Ligure) per il trasporto di materiale ferroviario (una locomotiva o quattro vagoni).
Le locomotive (non so di che tipo) furono caricate, con grossi problemi, a Taranto e trasportate a Tobruk.

Nell’estate del 1943, per supplire alle perdite del parco ferroviario della Sardegna, sempre la 764 e 765, furono predisposte per il trasporto di una locomotiva più tender per motozattera. Trasporto che non si effettuò per il sopravvenuto armistizio.
Anche qui non specificano il tipo di locomotive. Per supposizione credo che non fossero del tipo GR.740 o 735 in quanto pesanti quasi 70 ton., mentre la portata delle motozattere era di 65 ton..
Le motozattere, della 2° serie, potevano arrivare anche a 77 ton. di carico liquido (nafta o acqua) riempiendo tutte le casse di zavorra.
Di sicuro che se caricavano una locomotiva di quella categoria navigavano una spanna fuori dal pelo dell’acqua!


Immagine


Giuseppe c


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MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2006, 18:06 
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Iscritto il: venerdì 3 marzo 2006, 15:25
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Località: Granducato di Toscana
G-master ha scritto:
Quale sito dell'Afrika Korps? Ce ne sono diversi, ma non ho visto nessun treno...

Il link del sito è nel quarto intervento(quello di giuseppe c)e ti spara subito la pagina uno,in fondo c'è la foto col diesel in testa ad un treno passeggeri,anche se lontano si riconosce bene, poi vai alla pagina tre dello stesso argomento e sempre in fondo ce nè uno in deposito col muso a righe,bei locomotori davvero.
Hai visto la locomotiva e non il link ????
ciao Giancarlo


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MessaggioInviato: giovedì 15 giugno 2006, 20:28 
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Iscritto il: lunedì 23 gennaio 2006, 22:08
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Località: Ovunque, in sella alla vespa...
Ebbene sì, ho visto la foto e non il link!
Ad occhio, la foto del treno in Libia sembra scattata dopo la guerra, e la locomotiva dovrebbe essere una delle Fiat-Tibb.
Negli anni Cinquanta fu importato anche materiale dall'Irlanda, per esempio la vettura non è di derivazione FS.
Oltretutto gli inglesi, conquistata la Libia, pensarono bene di convertire per un periodo le linee di Bengasi allo scartamento metrico: secondo alcune fonti poi si tornò allo 0,95, secondo altre no, e in ogni caso fu usato anche materiale di loro provenienza.


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