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Siamo alle solite
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Autore:  eu11 [ giovedì 26 gennaio 2006, 22:56 ]
Oggetto del messaggio:  Siamo alle solite

Dal gazzettino del 25/01/2006. Per la serie la sindrome di Scanzano ionico, Venaus e Acerra colpisce ancora.

Abano Terme
Non sono solamente i quasi duemila residenti di Giarre ad essere minacciati dalla "gronda sud", il tratto di ferrovia destinato a tagliare a metà la frazione. Ad essere minacciata dall'imponente opera viaria sarebbe anche la casa (nella foto) della Beata Liduina. A dichiararlo è il presidente del Comitato Giarre Dario Zilio a seguito di alcune attente analisi dei tracciati individuati dai tecnici delle Ferrovie dello Stato. Stando alla soluzione scelta nello studio di fattibilità la nuova linea ferroviaria andrebbe infatti ad immettersi nella Padova-Bologna all'altezza di via Gambato, proprio a ridosso della casa della Beata. E tenendo conto dell'ampiezza che dovrebbero necessariamente avere gli svincoli di immissione sarebbe inevitabile per i binari passare sopra l'abitazione dove è nata la Beata.
La linea ferroviaria partirà dalla zona industriale di Padova, nei pressi dell'interporto, attraverserà il comune di Ponte S. Nicolò, di Albignasego per poi allacciarsi alla Padova-Bologna nella frazione di Giarre. Nel frattempo lo studio di fattibilità sembra sempre più vicino a diventare un progetto esecutivo. In questi giorni alcuni incaricati delle Ferrovie dello Stato hanno infatti visitato alcune famiglie di Giarre per compiere rilevamenti sui terreni. Idem anche in alcune zone di Albignasego. Per alcuni terreni di Albignasego sarebbero anche state richieste le autorizzazioni per compiere carotaggi. Un intervento contro il quale i residenti delle frazioni interessate sembrano determinati a manifestare duramente. A Giarre i componenti del comitato hanno già annunciato una massiccia campagna di sensibilizzazione della popolazione. Lunedì 30 alle 20.30 presso la scuola di Giarre si terrà il primo incontro con i residenti.
Non si esclude inoltre che le iniziative che saranno scelte per contrastare l'avvio dei lavori siano decise in accordo con i comitati degli altri comuni interessati. Il tutto senza escludere l'eventualità, nel caso gli incontri con le ferrovie non portassero ad alcun risultato, di bloccare con una manifestazione la stessa linea Padova-Bologna. Il presidente del Comitato Giarre, Dario Zilio, si è reso disponibile a fornire a tutti i cittadini informazioni in merito. Per contattarlo è possibile scrivere all'indirizzo di posta elettronica dazilio@tin.it.
Riccardo Bastianello :

No sopiù cosa dire x

Autore:  Tradotta [ venerdì 27 gennaio 2006, 0:28 ]
Oggetto del messaggio: 

Nemmeno io. L'importante è non scrivere a questo coglione di Zilio per spiegargli la faccenda: sarebbe solo tempo perso.
Nell'articolo però c'è la spiegazione sociologica dell'essere italiani, almeno negli anni 2000:
- NO opere pubbliche sul mio territorio (importa se utili, inutili, impattanti, discrete, ferroviarie o stradali, inceneritori o impianti eolici)
- MINACCIA di blocchi ferroviari nel caso lo stato decida per il bene della collettività; il tutto secondo una ben consolidata moda scoppiata 5 anni fa, quando i lavoratori facevano casino contro la crisi industriale e proseguita ormai coi blocchi svolti da "tifosi" per protestare contro la retrocessione della squadra.
Siamo un paese di merda e questo si sapeva. Siamo governati da inetti che tra l'altro non garantiscono un minimo di ordine pubblico, e questo si sapeva. Siamo circondati da gente analfabeta e questo si sapeva. Mi mancava di sapere che il regresso culturale, in ogni settore, procede a passi spediti.

Autore:  Rocco Paladino [ venerdì 27 gennaio 2006, 8:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Fatto salvo il fatto che quoto integralmente quanto affermato da Tradotta, non mi pare comunque che il termine NIMBY* sia stato coniato in Italia...

(*) Not In My Back Yard - Non nel mio cortile.

Autore:  Tradotta [ venerdì 27 gennaio 2006, 11:44 ]
Oggetto del messaggio: 

> non mi pare comunque che il termine NIMBY* sia stato
>coniato in Italia...

Ma lo abbiamo presto importato, da bravi italiani.

Autore:  Gemini76 [ venerdì 27 gennaio 2006, 12:49 ]
Oggetto del messaggio: 

Non sarà solo un modo per alzare il prezzo degli espropri? :?:

Autore:  exp 349 [ venerdì 27 gennaio 2006, 19:28 ]
Oggetto del messaggio: 

oggi sul secolo c'era un articolo in cui vari comitati e associazioni imponevano le condizioni per la cantierizzazione della futura stazione di Albenga, si faceva notare che la linea attraverserà nella piana almeno cinque zone di interesse ambientale. tutto vero, peccato siano tutte trovate pubblicitarie per turisti, a parte la zona di confluenza tra i torrenti neva e arroscia dove vive una rarissima tartaruga, specie endemica.
peccato che a pochi metri corrano l'autostrada dei fiori, l'aurelia bis. come a pietra ligure dove chiedono un abbassamento del piano del ferro al di sotto del torrente maremola, con slogan come " per non avere la fermata degli intercity è meglio non avere per nulla la ferrovia", il tutto per evitare "scempi ambientali", nell'ultima zona"vergine" di pietra ligure, che...attenzione, si trova a cento metri da un quartiere di seconde case e a cinquanta dai viadotti dell'autostrada dei fiori.
fortunatamente il ministero dell'ambiente, in occasione della v.i.a. della tratta in realizzazione andora-san lorenzo ha creato un precedente a proposito della val prino a im, dicendo che dove ci sono già i viadotti dell'autofiori la ferrovia a monte non crea alcun impatto ambientale di particolare gravità.

il problema è solo nel fatto che 'sto benedetto raddoppio non l'ha finito buonanima, che se avesse raddoppiato in sede da albenga a finale senza
- conferenza dei servizi
- valutazione impatto ambientale
- apppalti europei
- riunione con il comitato dei miei c.....i

ora non ci porremmo neppure il problema.

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